Lungi da me voler smorzare l'entusiasmo per la bellissima vittoria irlandese, che è importante, ma va letta nella sua specificità. Sarebbe triste essere indotti a sottovalutare alcuni rischi.
Non ho seguito nel dettaglio la vicenda irlandese, ma mi sembra di capire che il giudice abbia bocciato il percorso seguito dalla banca, senza per questo "santificare" il prospetto. Pertanto, in futuro dobbiamo aspettarci che gli emittenti evitino di ricorrere a gravi soprusi, non già che i bondholders europei (subordinati e senior) ricevano protezione assoluta.
Per convincersi basta chiedersi: la nuova normativa CMD (Crisis Management Directive) è un bluff o è destinata a trasformarsi in realtà? Se non crediamo alla bufala, allora dovremmo essere molto cauti, perchè uno dei nuovi concetti destinati a diventare legge è proprio questo: un'autorità esterna all'emittente interviene non già quando questo è "saltato", ma quando si presuppone che sia destinato a saltare.
Si brindi dunque al successo irlandese, ma con juicio....