Obbligazioni perpetue e subordinate Tutto quello che avreste sempre voluto sapere sulle obbligazioni perpetue... - Cap. 2 (14 lettori)

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Rottweiler

Forumer storico
azz



partita offerta per empiriki da alpha bank


GREECE'S ALPHA BANK <ACBr.AT> SAYS SUBMITTED OFFER TO BUY EMPORIKI TO CREDIT AGRICOLE - STATEMENT

La notizia è certamente buona per CA. Tuttavia va capito come l'operazione influenzerà i risultati del 2012. Non ho mai letto il bilancio della banca, ma sarei sorpreso se CA non fosse costretta a incassare pesanti minusvalenze a seguito dell'operazione. Ricadute di breve sui perps da capire.
 

bosmeld

Forumer storico


XS0457228137


si compra otc, ci sono diverse controparti a 75 ma poi non le mollano...

La notizia è certamente buona per CA. Tuttavia va capito come l'operazione influenzerà i risultati del 2012. Non ho mai letto il bilancio della banca, ma sarei sorpreso se CA non fosse costretta a incassare pesanti minusvalenze a seguito dell'operazione. Ricadute di breve sui perps da capire.


da vedere, cmq avviamento era stato svalutato già, anche se ci perdono qualche cosa, per me è un grande positivo sta news
 

ferdo

Utente Senior
La notizia è certamente buona per CA. Tuttavia va capito come l'operazione influenzerà i risultati del 2012. Non ho mai letto il bilancio della banca, ma sarei sorpreso se CA non fosse costretta a incassare pesanti minusvalenze a seguito dell'operazione. Ricadute di breve sui perps da capire.

CA era salita di diversi punti alle prime voci di interesse per la dismissione
 

negusneg

New Member
premetto che la mia non vuole essere una ideologia, cioe'la logica di una sola idea,ma per chi aveva comprato le unicredit a 100, vedersele in autunno a 45 in offer, qualche notte insonne penso ci sia scappata.

son tempi difficili questi, se volete fare una prova, andate in una banca solida come giusto unicredit e chiedete di prelevare 3/4k di contanti

Sinceramente non ho mai avuto preoccupazioni serie sulla tenuta di Unicredit, nè sui TdS italiani.

So di andare contro il senso comune, ma ho sempre pensato che la crisi italiana non fosse di solvibilità ma di liquidità. Unicredit, Intesa, la borsa italiana e i TdS non sono scesi per motivazioni fondamentali ma perchè c'è stato un gigantesco sell-off di carta del nostro paese che nessuno voleva più avere in portafoglio.

Ricordo che le banche italiane sono decisamente quelle uscite meglio da questa crisi (praticamente hanno avuto bisogno di pochi spiccioli di aiuti, contro le decine, se non centinaia di miliardi, erogati alle banche americane, tedesche, svizzere, olandesi, inglesi e francesi).

Non so se l'anno prossimo raggiungeremo davvero il pareggio di bilancio, di sicuro ci arriveremo molto vicini, probabilmente più di qualsiasi altro paese occidentale. Mentre nel frattempo gli Usa ci avranno quasi superati come rapporto debito/PIL.

Poi certamente ero preoccupato anche io della situazione, arrabbiatissimo con la nostra classe politica, che ha sprecato decenni di bassi tassi senza approfittarne per fare le riforme necessarie e mettere in sicurezza i nostri conti, e con l'intera classe dirigente europea, che è riuscita a compiere il capolavoro di trasformare una crisi fondamentalmente americana nella catastofe dell'Europa.

Siamo stati molto vicini ad un punto di non ritorno, e a quel punto per noi sarebbero stati momenti drammatici, ma se fosse davvero andata in default l'intera Italia non credo che mi sarei sentito più tranquillo ad avere in portafoglio titoli di emittenti deboli (come Groupama, SNS, Dexia o certe banche tedesche) che probabilmente sarebbero stati spazzati via alla pari, se non prima, delle nostre Unicredit ed Intesa.

Per cui ero preoccupato ma sereno (e ho sempre dormito bene :D), tanto che non solo non ho liquidato niente, ma negli ultimi sette-otto mesi ho incrementato la quota di perpetue-TdS-azioni italiane (attualmente al 25% del portafoglio).
 

sbariamiento

Nuovo forumer
Scusatemi ma proprio nessuno ha aderito a sta Opa Intesa con IW Bank ? Vi sarei grato se mi fareste sapere l' evoluzione dell' adesione , grazie
 

maxolone

Forumer storico
Secondo me non ci siamo ancora allontanati molto dal punto di non ritorno...e potremmo farci ritorno in un batter d'occhio...

L'euforia di questi giorni mi sembra eccessiva...in attesa di decisioni che ci aspettiamo incredibili ( come giá avvenuto varie volte negli ultimi 2 anni )...

In relazione alla situazione italiana caro Negus non posso negare che qualcosa é stato fatto ma lungi da aver fatto quanto basta...il problema é che la mentalitá dell'italiano non é cambiata ed é incambiabile...siamo pian piano destinati a scomparire come potenza economica, magari non faremo default ma non vedo come la nostra economia possa migliorare...siamo ancorati agli errori del passato e con tutto il rispetto mai mi paragonerei neanche lontanamente dal punto di vista economico agli USA...quando si vuole fare qualcosa lá ci vogliono 24 ore...da noi 24 mesi...


Sinceramente non ho mai avuto preoccupazioni serie sulla tenuta di Unicredit, nè sui TdS italiani.

So di andare contro il senso comune, ma ho sempre pensato che la crisi italiana non fosse di solvibilità ma di liquidità. Unicredit, Intesa, la borsa italiana e i TdS non sono scesi per motivazioni fondamentali ma perchè c'è stato un gigantesco sell-off di carta del nostro paese che nessuno voleva più avere in portafoglio.

Ricordo che le banche italiane sono decisamente quelle uscite meglio da questa crisi (praticamente hanno avuto bisogno di pochi spiccioli di aiuti, contro le decine, se non centinaia di miliardi, erogati alle banche americane, tedesche, svizzere, olandesi, inglesi e francesi).

Non so se l'anno prossimo raggiungeremo davvero il pareggio di bilancio, di sicuro ci arriveremo molto vicini, probabilmente più di qualsiasi altro paese occidentale. Mentre nel frattempo gli Usa ci avranno quasi superati come rapporto debito/PIL.

Poi certamente ero preoccupato anche io della situazione, arrabbiatissimo con la nostra classe politica, che ha sprecato decenni di bassi tassi senza approfittarne per fare le riforme necessarie e mettere in sicurezza i nostri conti, e con l'intera classe dirigente europea, che è riuscita a compiere il capolavoro di trasformare una crisi fondamentalmente americana nella catastofe dell'Europa.

Siamo stati molto vicini ad un punto di non ritorno, e a quel punto per noi sarebbero stati momenti drammatici, ma se fosse davvero andata in default l'intera Italia non credo che mi sarei sentito più tranquillo ad avere in portafoglio titoli di emittenti deboli (come Groupama, SNS, Dexia o certe banche tedesche) che probabilmente sarebbero stati spazzati via alla pari, se non prima, delle nostre Unicredit ed Intesa.

Per cui ero preoccupato ma sereno (e ho sempre dormito bene :D), tanto che non solo non ho liquidato niente, ma negli ultimi sette-otto mesi ho incrementato la quota di perpetue-TdS-azioni italiane (attualmente al 25% del portafoglio).
 
Stato
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