a spizzichi ma l'ho letto
mi sono fatto l'idea di un processo di ristrutturazione classico (tagli al personale, cessioni di rami d'azienda, ecc...)
Ora che nelle situazioni critiche siano proprio le imprese più deboli le prime a dover ricorrere a interventi rigenerativi è palese; che la crisi di redditività si avviti con una crisi di liquidità che ne amplifica gli effetti è indubbio.
Groupama ha appena rimborsato il salvataggio prestato alla fine dell'anno scorso da Caisse des Dèpos girando i soldi ricavati dalla cessione di Gan (a proposito: dove hai letto che i disinvestimenti generavano perdite? io contabilizzo solo una perdita di cessione al netto di una diminuzione del patrimonio).
Il management di groupama poteva agire diversamente? In teoria sì, non inimicandosi il mercato; se non l'ha fatto possiamo dire che alle spalle aveva un etica da seguire, che il sindacato andava accontentato...ma date le cessioni rapide (fin troppo) pur in presenza di un miglioramento del cash-flow tengo sempre il sospetto che gli impegni finanziari a breve possano aver consigliato prudenzialmente di azzerare l'esborso per la cedola della T1 e che quindi non sia solo una mossa fatta in onore alla redditività aziendale.
Di certo stiamo parlando di un assicurativo con 38.000 dipendenti (quanti a progetto, quanti fissi? boh...quanti dopo le dismissioni? boh...) quindi siamo in presenza di un gruppo sistemico: ciò dovrebbe tranquillizzare almeno riguardo gli scenari "estremi"...per il resto, cioè per il trading, necessario imho navigare a vista