negusneg
New Member
Ciao Negus,
riprendo volentieri il nostro dialogo.
Potrei analizzare punto per punto le tue affermazioni, nel tentativo di ricercare una comune visione su ciascuna delle questioni toccate.
Ad esempio, a proposito della tua posizione in emittenti “acciaccati” potrei chiedermi, insieme con te, come interpretare affermazioni di questo tipo:
(...)
Non credo però che un tale approccio sarebbe produttivo: temo finiremmo per perderci in una infinità di “distinguo” di modesta utilità. Chi fosse interessato al dettaglio del nostro confronto può ritornare ai rispettivi posts e farsi una sua idea.
Preferisco cercare di estrarre il succo dai nostri interventi, più o meno recenti, su questo argomento, anticipando una conclusione: i nostri giudizi coincidono già al 90%. E niente mi toglie dalla mente la convinzione che la coincidenza arriverebbe al 95%, se una certa “questione finanziaria” non fosse uscita dal suo ambito per diventare, deformandosi, una “questione di democrazia”.
In particolare entrambi siamo, tra varie cose, convinti che:
1)l’universo dei perpetuals rimane un campo di notevole complessità, che richiederebbe un certo livello di studio preliminare da parte dell’investitore avveduto.
2)non amiamo gli azzardi (o almeno quelli che riteniamo tali), nella nostra operatività, ma riconosciamo ad ognuno il diritto di gestirsi i risparmi come preferisce e che sia una ricchezza per tutti il parlarne su un unico forum. Chiediamo solo che le convinzioni personali siano distinte dalle informazioni, che queste ultime siano documentate in misura direttamente proporzionale al rischio dell’investimento e che le une e le altre siano espresse con accenti controllati. Inoltre, che sia un dovere dei mods vigilare con particolare attenzione su questi aspetti.
3)non escludiamo di investire in “turn-around stories”, ma evidentemente non scegliamo lo stesso momento della (presunta) curva di risalita.
4)non sopportiamo la maleducazione, anche se poi manifestiamo un grado di tolleranza non proprio identico al riguardo, in funzione di varie circostanze.
Guardando al forum che hai fondato credo si possa dire che queste convinzioni sono ampiamente condivise dai suoi partecipanti, anche se le singole operatività sono molto diverse.
I casi in cui ci si è allontanati da questo spirito sono veramente pochissimi. Se così non fosse stato, non saremmo così numerosi e motivati a distanza di tanto tempo. E orgogliosi di sentirci parte di questa comunità.
Ciao Rott,
condivido il senso ed il contenuto del tuo post, al 100%.
Quel 5% che manca ad una coincidenza totale di giudizi (democrazia a parte) credo che dipenda dalla diversa valutazione che facciamo su alcuni specifici emittenti.
Ad esempio, seguendo la mia classificazione in 4 classi di merito, HAA la vedo decisamente in categoria 4 [emittenti zombie, o morti che camminano, o ciofeche (alcuni nazionalizzati, altri no, no call, no cedole, haircut quasi certo)], al pari di Depfa tanto per intenderci, e con scarse possibilità di risalita. Da qui la battuta sulla necrofilia.
Mentre SNS e Groupama, a mio parere, si collocano a metà fra la categoria 2 [emittenti di seconda fascia (a rischio la call ed il pagamento delle cedole, in caso di risultati negativi, ma non il capitale)] e la categoria 3 [emittenti distressed (tipicamente quelli che hanno ricevuto sostanziosi aiuti dallo stato; a rischio la call, le cedole e con possibilità di haircut)].
Il newsflow che si è concretizzato da quando si è iniziato a parlare di questi emittenti (e quindi, giustamente, a monitorarne più approfonditamente gli andamenti e lo stato di salute) non mi sembra tale da fare intravvedere un possibile turnaround di breve periodo.
Permangono numerose incertezze e, sempre a mio parere, dai dati in nostro possesso non è possibile escludere che la loro situazione peggiori ulteriormente. Come scrivevo in uno dei passaggi che hai citato: non vedo quale può essere la molla che spinge a ricercare istituti alle prese con problematici ed incerti programmi di risanamento, che spesso dipendono dall'intervento determinante di istituzioni terze che al momento sembrano tutt'altro che ansiose di intervenire.
Diciamo che quindi il mio outlook su questi due emittenti rimane negativo, o comunque cauto. Lieto di ricredermi se e quando arriveranno notizie tali da farmi cambiare idea su questo punto. E comunque consapevole che questo non è altro che il mio punto di vista e che potrei benissimo sbagliarmi, non sarebbe la prima volta ovviamente
Buona domenica
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