Obbligazioni perpetue e subordinate Tutto quello che avreste sempre voluto sapere sulle obbligazioni perpetue... - Cap. 2

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
Chiamato proprio ieri per chiedere se era possibile acquistare un titolo quotato sul Lux ma illiquido.
La risposta è stata "OTC SOLO IN VENDITA"! :wall:
Questa è una grande cappellata, passatemi il termini, se il titolo è quotato su un mercato dove loro operano, come in questo caso su lux, devono fartelo acquistare, almeno è quello che hanno detto a me fino a ieri e come effettivamente è avvenuto, se poi da ieri hanno cambiato idea la cosa mi giunge nuova.
Ripeto il titolo in questione essendo quotato su lux, devono fartelo prendere.
 
Questa è una grande cappellata, passatemi il termini, se il titolo è quotato su un mercato dove loro operano, come in questo caso su lux, devono fartelo acquistare, almeno è quello che hanno detto a me fino a ieri e come effettivamente è avvenuto, se poi da ieri hanno cambiato idea la cosa mi giunge nuova.
Ripeto il titolo in questione essendo quotato su lux, devono fartelo prendere.

Guarda... non so cosa dirti... io ho spiegato che il titolo è quotato su Lux ma non è liquido... senza nemmeno chiedere che titolo era, la risposta è stata quella che ho scritto prima!
 
Rumors/ UniCredit studia emissione lower tier 2 per Bank Austria per rafforzare i coefficienti e fare shopping nell'Est Europa


Venerdì, 22 marzo 2013 - 12:43:00


unicredit-ghizzoni.jpg

Di Andrea Deugeni
e Luca Spoldi

Mentre i mercati restano incerti sull'evolversi della crisi cipriota e sul ruolo che vorrà recitare la Russia, qualche blue chips di Piazza Affari inizia a chiedersi se non sia il momento di riaccendere i motori e cercare di intercettare la crescita dei Paesi dell'area Cee (Centro-Est Europa) per rafforzare i propri margini e il proprio patrimonio.

UniCredit
, che con l'acquisizione Bank Austria è diventata fin dal 2006 l'istituto italiano più presente nella regione, cui fanno ormai capo, attraverso la Divisione Cee, circa il 20% dei ricavi del gruppo e ben il 90% degli utili, sta da qualche tempo avviando una revisione della propria presenza, con semplificazioni societarie (come le fusioni tra UniCredit Bank Ukraine e Ukrsotsbank e UniCredit Bank della Repubblica Ceca e tra UniCredit Bank Slovakia), accentramenti di attività (come la decisione di centralizzare il business sviluppato in Estonia, Lettonia e Lituania facendolo gestire dalla Lettonia) e dismissioni (la kazaka AtfBank è passata a KazNitrogenGaz e le attività assicurative nel Vita e nel Danni in Turchia sono sotto due diligence).
neve-milano-unicredit-6.jpg

Ora secondo quanto risulta ad Affaritaliani.it, Bank Austria potrebbe rafforzarsi patrimonialmente con un'emissione di bond lower tier 2, da collocare sul mercato o da far acquisire alla controllante italiana, allo scopo sia di rafforzare il patrimonio sia di disporre di mezzi freschi per cogliere eventuali occasioni sul mercato. Una formula che permetterà, se non ci saranno ulteriori crisi finanziarie e le valutazioni tra venditori e acquirenti collimeranno, di tornare ad effettuare acquisizioni sul mercato bancario Cee dove retail e corporate tramite la rete delle filiali hanno ancora molte potenzialità di crescita.

La mossa non sembra del resto incoerente col disegno che l'ultimo piano strategico di Piazza Cordusio, presentato nel novembre del 2011, ha evidenziato, ossia di ristrutturare le attività di Bank Austria, subholding cui fanno capo tutte le attività nell'Est Europa ad eccezione di quelle in Polonia, Russia e Turchia, uscendo dai mercati più problematici o dove la presenza del gruppo è meno significativa per concentrarsi dove ci sono tassi di crescita più interessanti e la possibilità di fare da subito leva su una quota di mercato rilevante. Il che potrebbe voler dire novità in arrivo in Ucraina e Repubblica Ceca, una volta stabiliti i dettagli del funding e l'obiettivo su cui puntare.
 
Rumors/ UniCredit studia emissione lower tier 2 per Bank Austria per rafforzare i coefficienti e fare shopping nell'Est Europa


Venerdì, 22 marzo 2013 - 12:43:00


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Di Andrea Deugeni
e Luca Spoldi

Mentre i mercati restano incerti sull'evolversi della crisi cipriota e sul ruolo che vorrà recitare la Russia, qualche blue chips di Piazza Affari inizia a chiedersi se non sia il momento di riaccendere i motori e cercare di intercettare la crescita dei Paesi dell'area Cee (Centro-Est Europa) per rafforzare i propri margini e il proprio patrimonio.

UniCredit
, che con l'acquisizione Bank Austria è diventata fin dal 2006 l'istituto italiano più presente nella regione, cui fanno ormai capo, attraverso la Divisione Cee, circa il 20% dei ricavi del gruppo e ben il 90% degli utili, sta da qualche tempo avviando una revisione della propria presenza, con semplificazioni societarie (come le fusioni tra UniCredit Bank Ukraine e Ukrsotsbank e UniCredit Bank della Repubblica Ceca e tra UniCredit Bank Slovakia), accentramenti di attività (come la decisione di centralizzare il business sviluppato in Estonia, Lettonia e Lituania facendolo gestire dalla Lettonia) e dismissioni (la kazaka AtfBank è passata a KazNitrogenGaz e le attività assicurative nel Vita e nel Danni in Turchia sono sotto due diligence).
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Ora secondo quanto risulta ad Affaritaliani.it, Bank Austria potrebbe rafforzarsi patrimonialmente con un'emissione di bond lower tier 2, da collocare sul mercato o da far acquisire alla controllante italiana, allo scopo sia di rafforzare il patrimonio sia di disporre di mezzi freschi per cogliere eventuali occasioni sul mercato. Una formula che permetterà, se non ci saranno ulteriori crisi finanziarie e le valutazioni tra venditori e acquirenti collimeranno, di tornare ad effettuare acquisizioni sul mercato bancario Cee dove retail e corporate tramite la rete delle filiali hanno ancora molte potenzialità di crescita.

La mossa non sembra del resto incoerente col disegno che l'ultimo piano strategico di Piazza Cordusio, presentato nel novembre del 2011, ha evidenziato, ossia di ristrutturare le attività di Bank Austria, subholding cui fanno capo tutte le attività nell'Est Europa ad eccezione di quelle in Polonia, Russia e Turchia, uscendo dai mercati più problematici o dove la presenza del gruppo è meno significativa per concentrarsi dove ci sono tassi di crescita più interessanti e la possibilità di fare da subito leva su una quota di mercato rilevante. Il che potrebbe voler dire novità in arrivo in Ucraina e Repubblica Ceca, una volta stabiliti i dettagli del funding e l'obiettivo su cui puntare.
E per opare quelle sul mercato si spera.
 
Chi segue ancora abbastanza da vicino la vicenda dei perpetuals greci ???
Mi riferivo a questi :
ALPHA DE000A0DX3M2
EFG XS0234821345
EFG XS0232848399
A memoria, avevato opato al tempo, poi ho perso il filo del discorso.
Hanno skippato/skipperanno, quotano flat accrued/cum rateo...
Soprattutto, avete un elenco di senior/lt2 ???
Grazie in anticipo.
 
Stato
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