Obbligazioni perpetue e subordinate Tutto quello che avreste sempre voluto sapere sulle obbligazioni perpetue... - Cap. 2

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
Il transcript originale dell'intervista di JD (poi smentita). Lui intendeva dire esattamente quello che detto... E al fondo parla pure di SNS...

Q: To what extent does the decision taken last night end up setting a template for bank resolution going forward?
A: What we should try to do and what we’ve done last night is what I call “pushing back the risks”. In times of crisis when a risk certainly turns up in a banking sector or an economy, you really have very little choice: you try to take that risk away, and you take it on the public debt. You say, “Okay, we’ll deal with it, give it to us.”
Now that the situation is more calm and the financial markets seem to have become more steady and easier, we should start pushing back the risks. If there is a risk in a bank, our first question should be: “Ok, what are you the bank going to do about that? What can you do to recapitalise yourself?” If the bank can’t do it, then we’ll talk to the shareholders and the bondholders. We’ll ask them to contribute in recapitalising the bank. And if necessary the uninsured deposit holders: “What can you do in order to save your own banks?”
In other words, taking away the risk from the financial sector and taking it onto the public shoulders is not the right approach. If we want to have a healthy, sound financial sector, the only way is to say: “Look, there where you take on the risks, you must deal with them. And if you can’t deal with them, you shouldn’t have taken them on and the consequence may be that it’s end of story.” That is an approach that I think we should, now that we’re out of the heat of the crisis, consequently take.
I’ve tried to do so as far as I could in nationalising the SNS bank in the Netherlands. We’ve completely wiped out the shareholders and the junior bondholders. We have to bring down the tab to be picked up by the taxpayers.

The FT/Reuters Dijsselbloem interview transcript | Brussels blog
 
FMI di pubblicare dichiarazione sulla stabilità finanziaria in Italia 1700GMT, esprimendo visione sostanzialmente positiva del sistema bancario secondo le fonti
 
Ciao Nik,

ho visto che il FROB ha finalmente definito, pochi giorni fa, le modalità concrete secondo cui sarà ricapitalizzata Bankia.
Sarà interessante quantificare, in modo preciso, il taglio subito dai subordinati. Temo che il calcolo esatto, che, se non sbaglio, prevede anche la conversione in azioni dei titoli "tagliati", sarà possibile solo a fine maggio, quando l'operazione sarà conclusa.



grazie rott molto interessante.


per chi ha bancaja (io ne ho un cip per scommessa) o altri sub di bankia funzionerà cosi


vecchi azionisti restano fregati (praticamente morti) un bene per i sub


il Frob fa adc con azioni a 0,01 cent l'una + una piccola quota

le raggruppa a 100


e le scambia con noi esattamente allo stesso prezzo con cui fa Adc

(quindi noi avremo azioni bankia allo stesso prezzo dell'adc fatto dal frob)


in pratica la nuova bankia quoterà i soldi messi dentro con adc.


nel caso di bancaja se non vado errato dovrebbero dare 54% del nominale in azioni.


in pratica se azione perderà oltre il 50 - 60% (la nuova azione con cash vero dentro) allora si perderà dai livelli attuali altrimenti c'è possibilità di upside.


(titolo per amanti scommesse, ma la cosa è interessante)
 
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la dichiarazione era stata:

COMMISSIONE UE: COINVOLGIMENTO IN SALVATAGGI PER DEPOSITI SOTTO 100.000 EURO MAI POSSIBILE, NÉ ORA NÉ IN FUTURO

e allora il giornalista l'ha poi ribaltata in una successiva news dicendo che: commissioni nn ha escluso quindi il sopra 100k..

cioè questi adattano e sfanno e interpretano e scrivono le notizie come ca**o gli fare per rigirare mercato come gli pare..

ciao
Andrea



Non si può negare che ci sia una forte dialettica tra Paesi core e Paesi periferici sulla questione del bail-in bancario. Questo articolo sul Sole24Ore non fa che confermarlo:

"L'Europa si spacca sul «modello Cipro». Parigi critica, Helsinki: ha ragione
24o.it
26 Marzo 2013 11:21:10ilsole24ore.com +

Europa divisa sul numero uno della Banca centrale olandese (e presidente dell'Eurogruppo) Dijsselbloem. Dal governatore della Banca di Francia, Benoit Coeuré, arrivano dure ctritiche all'ultimo scivolone del presidente dell'Eurogruppo, l'olandese Jeroen Dijsselbloem che ieri è riuscito a riaccendere il nervosismo dei mercati asserendo che il caso Cipro potrà fare «da modello» per altri interventi di aiuti di questo tipo nell'Unione valutaria. «Dijsselbloem ha avuto torto a dire quel che ha detto», ha affermato chiaro e tondo Coeuré alla radio Europe 1. «L'esperienza di Cipro non è un modello per il resto della zona euro perché la situazione ha raggiunto una ampiezza che non è paragonabile ad alcun altro Paese».
Intanto però il primo ministro finlandese, Jyrki Katainen, ritiene anch'egli che il caso Nicosia debba fare scuola. «Secondo me l'unione bancaria nel suo complesso dovrebbe includere l'idea del "bail-in"», ha affermato Katainen durante un seminario, «Tutta l'Europa dovrebbe tornare a una normale economia di mercato, con i proprietari e gli investitori che si accollano le perdite qualora una banca fallisca».
Ieri le dichiarazioni del presidente dell'Eurogruppo sono state accolte come una doccia fredda dai mercati. Lo stesso ministro delle Finanze olandese, che nel tempo libero ama dedicarsi all'allevamento di maiali, era stato criticato in precedenza per il primo accordo sul salvataggio di Cipro, che prevedeva un prelievo forzoso su tutti con i conti bancari dell'isola, senza risparmiare, cone la nuova intesa, i depositi al di sotto della soglia dei 100mila euro."


Di fronte a questa situazione ognuno ha diritto di reagire come preferisce.

La penso così:
1)non credo affatto che Cipro sia il "nuovo modello" che l'Europa adotterà a cuor leggero in futuro: ciò non toglie che i Paesi core continuino, strumentalmente, a battere su questo tasto.
2)ho visto che la futura normativa europea sul bail-in mette sullo stesso piano correntisti e obbligazionisti senior. Questa impostazione sarebbe semplicemente conseguenza della normativa in vigore in molti Paesi europei, che, mi pare di capire, assegna pari subordinazione queste due categorie di soggetti. Peraltro questo è anche uno dei punti più controversi dell'attuale bozza: ci sarebbero forti pressioni per modificarlo.
3)la questione da definire non riguarda l'applicazione delle nuove regole del bail-in, in contrapposizione alla antica abitudine di salvare sempre e comunque correntisti e obbligazionisti bancari. La vera questione è di capire con quale "facilità" si ricorrerà al bail-in coinvolgendo anche queste due categorie. E' su questo punto che ognuno deve farsi una sua idea.
A mio avviso l'Europa, al di là dei tira-molla core-periferia non si muoverà mai con leggerezza e Cipro rimarrà un'eccezione.

Ci sono poi altre conseguenze di questo trend e che ci riguardano, come quella del buffer che le banche stanno creando (e rafforzeranno) tra titoli subordinati e senior.

Rimane il fatto che, come si è già detto e ripetuto in passato, un investitore dovrà fare sempre maggiore attenzione ad investire nei titoli bancari, a maggior ragione se subordinati.
 
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Non si può negare che ci sia una forte dialettica tra Paesi core e Paesi periferici sulla gestione del debito bancario. Questo articolo sul Sole24Ore non fa che confermarlo:

"L'Europa si spacca sul «modello Cipro». Parigi critica, Helsinki: ha ragione
24o.it
26 Marzo 2013 11:21:10ilsole24ore.com +

Europa divisa sul numero uno della Banca centrale olandese (e presidente dell'Eurogruppo) Dijsselbloem. Dal governatore della Banca di Francia, Benoit Coeuré, arrivano dure ctritiche all'ultimo scivolone del presidente dell'Eurogruppo, l'olandese Jeroen Dijsselbloem che ieri è riuscito a riaccendere il nervosismo dei mercati asserendo che il caso Cipro potrà fare «da modello» per altri interventi di aiuti di questo tipo nell'Unione valutaria. «Dijsselbloem ha avuto torto a dire quel che ha detto», ha affermato chiaro e tondo Coeuré alla radio Europe 1. «L'esperienza di Cipro non è un modello per il resto della zona euro perché la situazione ha raggiunto una ampiezza che non è paragonabile ad alcun altro Paese».
Intanto però il primo ministro finlandese, Jyrki Katainen, ritiene anch'egli che il caso Nicosia debba fare scuola. «Secondo me l'unione bancaria nel suo complesso dovrebbe includere l'idea del "bail-in"», ha affermato Katainen durante un seminario, «Tutta l'Europa dovrebbe tornare a una normale economia di mercato, con i proprietari e gli investitori che si accollano le perdite qualora una banca fallisca».
Ieri le dichiarazioni del presidente dell'Eurogruppo sono state accolte come una doccia fredda dai mercati. Lo stesso ministro delle Finanze olandese, che nel tempo libero ama dedicarsi all'allevamento di maiali, era stato criticato in precedenza per il primo accordo sul salvataggio di Cipro, che prevedeva un prelievo forzoso su tutti con i conti bancari dell'isola, senza risparmiare, cone la nuova intesa, i depositi al di sotto della soglia dei 100mila euro."

Di fronte a questa situazione ognuno ha diritto di reagire come preferisce.

La penso così:
1)non credo affatto che Cipro sia il "nuovo modello" che l'Europa adotterà a cuor leggero in futuro: ciò non toglie che i Paesi core continuino, strumentalmente, a battere su questo tasto.
2)ho visto che la futura normativa europea sul bail-in mette sullo stesso piano correntisti e obbligazionisti senior. Questa impostazione sarebbe semplicemente conseguenza della normativa in vigore in molti Paesi europei, che, mi pare di capire, assegna pari subordinazione queste due categorie di soggetti. Peraltro questo è anche uno dei punti più controversi dell'attuale bozza: ci sarebbero forti pressioni per modificarlo.
3)la questione da definire non riguarda l'applicazione delle nuove regole del bail-in, in contrapposizione alla antica abitudine di salvare sempre e comunque correntisti e obbligazionisti bancari. La vera questione è di capire con quale "facilità" si ricorrerà al bail-in coinvolgendo anche queste due categorie. E' su questo punto che ognuno deve farsi una sua idea.
A mio avviso l'Europa, al di là dei tira-molla core-periferia non si muoverà mai con leggerezza e Cipro rimarrà un'eccezione.

Ci sono poi altre conseguenze di questo trend e che ci riguardano, come quella del buffer che le banche stanno creando (e rafforzeranno) tra titoli subordinati e senior.

Rimane il fatto che, come si è già detto e ripetuto in passato, un investitore dovrà fare sempre maggiore attenzione ad investire nei titoli bancari, a maggior ragione se subordinati.

Solo un commento sul tuo punto 2.
Coinvolgere correntisti (che niente hanno a che fare con la gestione della banca) ed obbligazionisti (che sono creditori della banca) è un principio semplicemente inaccettabile.
Se io investitore decido liberamente di acquistare azioni di una banca, poi è giusto che il mio investimento segua le sorti della banca stessa.
Ma questo è l'UNICO CASO in cui l'investitore può e deve rimanere coinvolto nelle eventuali disavventure dell'istituto di credito.
Se non si rispetta questo punto, non ha più senso investire!
 
BP 373 JPM in lettera a 50,125 (se qualcuno vuol provare...)

Anche l'altra.

Lodi a 60,500 (sempre JPM in lettera)
 
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