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UniCredit prepara un altro buy back da 3,5 miliardi
di Marco Ferrando | 3 aprile 2013
UniCredit sfrutta la fase di tregua sui mercati e prepara un'altra operazione di riacquisto di obbligazioni proprie. In totale, il buy back potrà arrivare fino a 3,5 miliardi di titoli e si svolgerà tra l'8 e il 24 aprile (a meno di una chiusura anticipata).
L'operazione di UniCredit - annunciata in una giornata in cui lo spread tra BTp e Bund è tornato sotto i 330 punti e Snam ha raccolto in poche ore 5 miliardi di ordini per una doppia emissione da 1,5 miliardi complessivi - vede coinvolti 13 miliardi di titoli in circolazione di durate diverse.
In una nota, la banca precisa che l'operazione consentirà di ottimizzare il profilo delle proprie passività riducendone l'ammontare in eccesso e modificando la relativa distribuzione temporale, anche al fine di ridurre la concentrazione delle scadenze nel triennio 2015-2017. Inoltre, permetterà, continua la nota, «un efficiente utilizzo della liquidità disponibile».
Sul 2012, l'impatto positivo sull'utile netto del gruppo UniCredit del buy back di operazioni proprie, è stato pari a 543 milioni di euro, oltre la metà del totale dei profitti di gruppo (865 milioni).
UniCredit prepara un altro buy back da 3,5 miliardi
di Marco Ferrando | 3 aprile 2013
UniCredit sfrutta la fase di tregua sui mercati e prepara un'altra operazione di riacquisto di obbligazioni proprie. In totale, il buy back potrà arrivare fino a 3,5 miliardi di titoli e si svolgerà tra l'8 e il 24 aprile (a meno di una chiusura anticipata).
L'operazione di UniCredit - annunciata in una giornata in cui lo spread tra BTp e Bund è tornato sotto i 330 punti e Snam ha raccolto in poche ore 5 miliardi di ordini per una doppia emissione da 1,5 miliardi complessivi - vede coinvolti 13 miliardi di titoli in circolazione di durate diverse.
In una nota, la banca precisa che l'operazione consentirà di ottimizzare il profilo delle proprie passività riducendone l'ammontare in eccesso e modificando la relativa distribuzione temporale, anche al fine di ridurre la concentrazione delle scadenze nel triennio 2015-2017. Inoltre, permetterà, continua la nota, «un efficiente utilizzo della liquidità disponibile».
Sul 2012, l'impatto positivo sull'utile netto del gruppo UniCredit del buy back di operazioni proprie, è stato pari a 543 milioni di euro, oltre la metà del totale dei profitti di gruppo (865 milioni).