titolo:
risanamento mediante prestito forzoso
sottotitolo :
considerazioni deliranti
dato che la patrimoniale sembra ormai inevitabile
,
per evitarne gli effetti recessivi (sotto il profilo sostanziale e psicologico) e, in parte, anche quelli espropriativi, si potrebbe ricorrere ad un istituto desueto ma sicuramente compatibile con l'ordinamento quale il prestito forzoso in favore dello stato, (gia suggerito, ma in forme molto più complesse ed aleatorie, da commentatori assai più autorevoli)
il prestito forzoso avrebbe ad oggetto
l'acquisto obbligatorio di titoli di stato, in misura proporzionata a parametri certi, da da imporre a :
a) casse previdenziali ed altri enti pubblici e semipubblici con vigoroso flusso di entrate
b) concessionari di servizi pubblici e destinatari della robin hood tax
c) privati cittadini titolari di un patrimonio immobiliare o mobiliare
d) altri soggetti dotati di idonea capacità contributiva
i titoli potrebbero essere dotati delle seguenti caratteristiche:
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tasso indicizzato all'euribor (per sterilizzare l'effetto sul tasso del rischio italia)
+ onesto spread
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non cedibili fino a scadenza o per un certo numero di anni (per escludere l'inevitabile crollo dei corsi, nei caso detti titoli fossero liberamente collocabili sul mercato),
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disponibili per garanzia reale (pegno), anche finalizzata al pagamento degli stessi titoli da costituire in garanzia : in caso di insolvenza gli istituti mutuanti potrebbero divenirne diretti titolari, con procedura abbreviata in deroga alla disciplina ordinaria, da prevedersi ad hoc
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zero coupon o con cedola annuale (per favorire il reinvestimento delle somme incassate, specie nel caso di tagli modesti),
da erogarsi in corrispondenza di date scelte dall'emittente anche indipendentemente da quella di emissione del titolo per favorire effetti anticiclici (fine gennaio, metà settembre) o, se ritenuto preferibile, prociclici (dicembre-fine primavera)
le scadenze, il tasso ed il tipo di cedola potrebbero essere anche molto differenziate, a seconda della consistenza patrimoniale e della natura del soggetto "torchiato", anche per evitare concentrazioni eccessive di cedole e rimborsi
l'effetto recessivo sarebbe sicuramente - ed incomparabilmente - minore rispetto ad una patrimoniale di entità anche molto inferiore in quanto le somme drenate andrebbero ad alimentare impieghi sostitutivi di altre forme di investimento già in atto o in previsione (probabilmente più volatili e meno redditizie in misura statisticamente rilevante) e comportebbe il rientro ed il susseguente impiego nel sistema economico nazionale di ricchezza attualmente impiegata all'estero
(da spostare in altro 3d?)