Ciao bia06, ho ancora tutto e, nonostante i recenti recuperi, credo che ci sia ancora spazio per salire.
Prendi le nuove tier 2 Generali, ad esempio: è vero che sono salite di 16 punti dal collocamento (e 18 dai minimi
) ma a questi prezzi rendono pur sempre un buon 6,20% netto alla call, e quindi me le tengo.
Ci sono molti fattori che secondo me continueranno a sostenere le quotazioni:
- migliore situazione patrimoniale delle banche, grazie alla ritenzione degli utili e, dove necessario, agli aumenti di capitale (naturalmente questo non vale per gli emittenti distressed). Continua il graduale deleveraging e derisking dei portafogli;
- migliore situazione di bilancio in gran parte degli stati europei, in particolare quelli più a rischio come il nostro. Naturalmente su come stiamo arrivando a questo risultato potremmo discutere per pagine e pagine, ma dal punto di vista di un bondholder quello che conta è che l'anno prossimo saremo molto vicini al pareggio di bilancio, probabilmente più di qualsiasi altro paese occidentale, e gli spread prima o poi ne dovranno tenere conto;
- se le linee guida di Basilea 3 verranno confermate, e l'implementazione slitterà non troppo in là nel tempo, le banche dovranno ricapitalizzarsi ulteriormente con strumenti di capitale di tipo nuovo che gradualmente porteranno gli attuali titoli perpetui e subordinati all'estinzione;
- nel frattempo continueranno gli esercizi di LME, fornendo sostegno alle quotazioni ed accentuando l'effetto scarsità di questi titoli;
- mano a mano che si normalizzerà la situazione, anche gli emittenti più restii ricominceranno ad esercitare le call, onorando quel patto non scritto che vuole che un emittente in salute rimborsi alla prima occasione utile. In questo modo manderanno un segnale di forza al mercato e avranno accesso ad una importante fonte di funding, e a costi più accessibili. Guarda le Generali, ad esempio: dovessero uscire oggi con una nuova emissione tier 2 pagherebbero ben 236 bps in meno;
- last but not least, la ricerca sempre più difficile di investimenti che siano in grado di coprire almeno l'incremento dell'inflazione porterà sempre più investitori istituzionali (come già è successo negli ultimi mesi) a ricominciare ad acquistare.
Naturalmente questo non vuol dire che consiglio di buttarsi a corpo morto su questo settore. Come sempre cerco di diversificare al massimo e di rivolgermi ad emittenti che ritengo più che sicuri. Ultimamente ho aumentato la quota di TdS italiani in portafoglio, ma ho anche acquistato qualcosa in borsa e comunque mantengo una buona scorta di liquidità con cui approfittare di eventuali flessioni dei prezzi, che sicuramente ci saranno ancora, ma secondo me in misura minore rispetto, ad esempio, al 2011.