Ciao Rott
,
io non mi scandalizzo. Anzi.
E posso anche dire che concordo.
Due domande :
- Io sto fuori dai subordinati bancari. Se arriverà la bufera sulla pattumaglia, tirerà giù, ritengo, anche le quotazioni dei sub. degli istituti più forti. Quando si scende, all'inizio, passano paura un po' tutti.
In quel momento rientrerò.
Non concordi ?
- non ritieni un po' contraddittorio apprezzare la letterina di Draghi e contemporaneamente proferire( con sommo spregio del pericolo
) "avanti Francoforte" ?
Domanda a): concordo. Oggi se entro in un sub bancario, lo faccio solo con obiettivi di brevissimo respiro. Dopo l'AQR si vedrà.
Domanda b): nessuna contraddizione. Proviamo a riassumere, partendo un attimo da lontano:
1)il Parlamento europeo adotta CRD4 a fine giugno e si prepara ad adottare RRD (resolution). CRD4 fissa per legge il PONV, che, ricordo, stabilisce il minimo CET1 a 5.125%
2)la Commissione Europea annuncia nuovi criteri per l'intervento statale (agosto)
3)la BCE procede con l'Unione Bancaria, della quale AQR e stress test sono uno step. L'AQR guarderà ad un CET1 minimo dell'8% (prendendo i dati del gennaio 2014, non quelli a regime); per lo stress test non è ancora noto.
A questo punto Draghi prende carta e penna e dice: "cari amici della Commissione Europea: se dal nostro (=BCE) processo emergesse che vi sono banche che non rispettano i parametri del
nostro esercizio, non è che possiate imporre le regole che applichereste se si fosse passata la linea del Piave del PONV". Draghi lo ha detto e ripetuto: "Se una banca è viable...etc. etc.".
Ecco perchè non vedo contraddizione alcuna: Draghi vuole fare pulizia prima di gestire in prima persona, ma non vuole isterismi. Volendo, non sarebbe neppure stato necessario, dato che per legge (CRD4) la Commissione non può imporre nulla se il CET1 sta sopra il PONV. Però Draghi, che conosce i suoi polli, specie tedeschi, ha preferito puntualizzare.
Amorgos: vedi ancora contraddizioni?