Obbligazioni perpetue e subordinate Tutto quello che avreste sempre voluto sapere sulle obbligazioni perpetue... - Cap. 3

boh io sapevo che il future americano nulla aveva a che vedere con il costo gas europeo ... stasera vado a vedere sui libri

ll gas che in America è venduto a circa 3 dollari per milione di BTU (British Thermal Units, è un’unità di misura del gas), Mosca lo vende agli europei a 10 dollari per milione di BTU
 
Ultima modifica:
sono decisamente in secondo piano con i tassi attuali, ma nel prox anno vista l'abbondante liquidità credo che si ripartirà come nel 2012 con le offerte di riacquisto

questo vale a maggior ragione per le aziende che hanno un eccesso di capitale tier1-tier2 per il grandfathering

in base alle varie emissioni ci sono margini di apprezzamento del 10-15% per con prezzi di riacquisto tra 70 e 80

inoltre dal punto di vista del tasso oramai è difficile ipotizzare ulteriori downside, sono già quasi degli zero coupon, se mai il dubbio è sull'ipotizzare la scadenza ma questo sarà molto diverso da emittente ad emittente

:ciao:

Ciao Fidw,

il "ragionamento" che proponi arricchisce senz'altro il dibattito in corso da tempo sulle irs, delle quali, come ho avuto modo di spiegare in passato, non sono un fan.
Almeno per il momento.

In effetti puntare sulle irs pensando alle possibili LME è cosa ben diversa dall'attesa di uno scenario inflattivo con tassi crescenti. Questa seconda ipotesi è stata messa a nanna dalle dichiarazioni esplicite di Draghi "for atleast 2 years".

Puntare alle LME è un'ipotesi interessante, anche se sarei sorpreso se conoscessimo una ventata di tenders su tutti gli emittenti.

Rimanendo sui bancari, credo anch'io, come suggerisci tu, sia importante individuare gli emittenti che nel 2015 si troveranno con capitale AT1 in eccesso rispetto al cap fissato dalla CRDIV, e orienterei su di essi l'eventuale scommessa.
Scommettere sugli altri a mio avviso sarebbe un filo avventato, visto che il capital gain andrebbe confrontato con una perdita di eligibility di costo molto modesto.
 
Ciao Fidw,

il "ragionamento" che proponi arricchisce senz'altro il dibattito in corso da tempo sulle irs, delle quali, come ho avuto modo di spiegare in passato, non sono un fan.
Almeno per il momento.

In effetti puntare sulle irs pensando alle possibili LME è cosa ben diversa dall'attesa di uno scenario inflattivo con tassi crescenti. Questa seconda ipotesi è stata messa a nanna dalle dichiarazioni esplicite di Draghi "for atleast 2 years".

Puntare alle LME è un'ipotesi interessante, anche se sarei sorpreso se conoscessimo una ventata di tenders su tutti gli emittenti.

Rimanendo sui bancari, credo anch'io, come suggerisci tu, sia importante individuare gli emittenti che nel 2015 si troveranno con capitale AT1 in eccesso rispetto al cap fissato dalla CRDIV, e orienterei su di essi l'eventuale scommessa.
Scommettere sugli altri a mio avviso sarebbe un filo avventato, visto che il capital gain andrebbe confrontato con una perdita di eligibility di costo molto modesto.


secondo me il prossimo anno si confermeranno le tendenze già viste nel 2014, con proposte di opa ops finalizzate all'emissione di strumenti che meglio capitalizzano a patrimonio (perpetue assicurative, coco at1, ecc)

e questo sarà interesse di tutti, emittenti forti e meno forti (accesso al mercato permettendo.. :) )

ciao
Andrea
 
Ciao,

a) è un rigore a porta vuota ?

b) secondo te siamo al limite ?


Groupama 414 in denaro a 103 (dopo le voci su CNP si è svegliata) , mi verrebbe voglia di scaricare parecchia roba.


SRLEV OTC si sono ristretti parecchio gli spreads : 144.30-144.50


secondo me il mercato ha paura su gazprom bank vedendo i coefficenti patrimoniali un po' calati
e quindi di conseguenza questo si fa sentire anche su gazprom capital

se siamo al limite o no per me lo stabilisce il rublo, ma molto di piu' obama e la ue con il valzer delle sanzioni si / sanzioni no..

ciao
Andrea
 
vendute 20k baca 4k8 67
mi sembra relativamente esuberante in denaro

decisamente, in questo contesto di mercato il recupero che sta facendo rispetto ad altri titoli analoghi lascia pensare...

non deve succedere per forza nulla ma se è salita negli ultimi 10 gg è perchè qualcuno compra

Provo ad usare l'esempio di Unicredit per illustrare il concetto esposto al mio post precedente.

I titoli T1 Unicredit di vecchia generazione, secondo i miei calcoli dovrebbero essere 11, con un valore totale del flottante, a fine 2012 (è la data di riferimento per i calcoli del grandfathering secondo CRD IV) pari a circa 1900 mln euro (= al cap).
Non mi risultano LME's da allora ad oggi, ma potrei sbagliarmi.

Gli ammortamenti previsti dalla legge permetteranno ad un massimo del 70% di tale livello (circa 1300 mln) di qualificarsi come AT1 a partire dal 1° gennaio 2015 in base alle regole di transizione.
Questo significa che se Unicredit non diminuirà la circolazione di quegli 11 bonds, manterrà sul mercato circa 600 mln di titoli che non contribuiranno agli indici di capitalizzazione.
Incidentalmente: nel corso del 2014 ne ha già mantenuti circa 400 mln in eccesso del cap.

E' pur vero che questi titoli hanno anche altri meriti, fungendo, ad esempio, anche come buffer dei seniors in caso di bail-in. Tuttavia, la maggior parte di questi titoli è parecchio costosa e ci si può chiedere se il gioco, per Unicredit, valga la candela...

Unicredit è quindi uno degli emittenti dai quali sarebbe logico attendersi LME's o esercizi volti a diminuire il numero di vecchi T1 in circolazione.

Resta poi da capire quali titoli siano i candidati più probabili. La logica dice che i titoli con la cedola più elevata dovrebbero essere i maggiori sospettati, ma qui ognuno può sbizzarrirsi con le proprie ipotesi.
 
Provo ad usare l'esempio di Unicredit per illustrare il concetto esposto al mio post precedente.

I titoli T1 Unicredit di vecchia generazione, secondo i miei calcoli dovrebbero essere 11, con un valore totale del flottante, a fine 2012 (è la data di riferimento per i calcoli del grandfathering secondo CRD IV) pari a circa 1900 mln euro (= al cap).
Non mi risultano LME's da allora ad oggi, ma potrei sbagliarmi.

Gli ammortamenti previsti dalla legge permetteranno ad un massimo del 70% di tale livello (circa 1300 mln) di qualificarsi come AT1 a partire dal 1° gennaio 2015 in base alle regole di transizione.
Questo significa che se Unicredit non diminuirà la circolazione di quegli 11 bonds, manterrà sul mercato circa 600 mln di titoli che non contribuiranno agli indici di capitalizzazione.
Incidentalmente: nel corso del 2014 ne ha già mantenuti circa 400 mln in eccesso del cap.

E' pur vero che questi titoli hanno anche altri meriti, fungendo, ad esempio, anche come buffer dei seniors in caso di bail-in. Tuttavia, la maggior parte di questi titoli è parecchio costosa e ci si può chiedere se il gioco, per Unicredit, valga la candela...

Unicredit è quindi uno degli emittenti dai quali sarebbe logico attendersi LME's o esercizi volti a diminuire il numero di vecchi T1 in circolazione.

Resta poi da capire quali titoli siano i candidati più probabili. La logica dice che i titoli con la cedola più elevata dovrebbero essere i maggiori sospettati, ma qui ognuno può sbizzarrirsi con le proprie ipotesi.

occhio alla bpm 9% tra le italiane
 
Provo ad usare l'esempio di Unicredit per illustrare il concetto esposto al mio post precedente.

I titoli T1 Unicredit di vecchia generazione, secondo i miei calcoli dovrebbero essere 11, con un valore totale del flottante, a fine 2012 (è la data di riferimento per i calcoli del grandfathering secondo CRD IV) pari a circa 1900 mln euro (= al cap).
Non mi risultano LME's da allora ad oggi, ma potrei sbagliarmi.

Gli ammortamenti previsti dalla legge permetteranno ad un massimo del 70% di tale livello (circa 1300 mln) di qualificarsi come AT1 a partire dal 1° gennaio 2015 in base alle regole di transizione.
Questo significa che se Unicredit non diminuirà la circolazione di quegli 11 bonds, manterrà sul mercato circa 600 mln di titoli che non contribuiranno agli indici di capitalizzazione.
Incidentalmente: nel corso del 2014 ne ha già mantenuti circa 400 mln in eccesso del cap.

E' pur vero che questi titoli hanno anche altri meriti, fungendo, ad esempio, anche come buffer dei seniors in caso di bail-in. Tuttavia, la maggior parte di questi titoli è parecchio costosa e ci si può chiedere se il gioco, per Unicredit, valga la candela...

Unicredit è quindi uno degli emittenti dai quali sarebbe logico attendersi LME's o esercizi volti a diminuire il numero di vecchi T1 in circolazione.

Resta poi da capire quali titoli siano i candidati più probabili. La logica dice che i titoli con la cedola più elevata dovrebbero essere i maggiori sospettati, ma qui ognuno può sbizzarrirsi con le proprie ipotesi.

Mi fa molto piacere aver stimolato questo tuo post, come al solito hai centrato il punto :up:

Gli emittenti possono avere due strade: ricomprare le tasso fisso che costano care di cedola ma che comportano una perdita immediata dato dal fatto che si ricomprano a prezzi molto superiori al valore di emissione oppure riacquistare quelle che costano poco di cedola ma che permettono un gain immediato in conto capitale.
 
Mi fa molto piacere aver stimolato questo tuo post, come al solito hai centrato il punto :up:

Gli emittenti possono avere due strade: ricomprare le tasso fisso che costano care di cedola ma che comportano una perdita immediata dato dal fatto che si ricomprano a prezzi molto superiori al valore di emissione oppure riacquistare quelle che costano poco di cedola ma che permettono un gain immediato in conto capitale.
potrebbero anche usare la regulatory call:-o
 
Novo Banco Sale Process Will Start Very Soon, CEO Says

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*NOVO BANCO CEO STOCK DA CUNHA SPEAKS IN INTERVIEW WITH TVI
*NOVO BANCO SALE PROCESS WILL START VERY SOON, CEO SAYS
*NOVO BANCO CEO STOCK DA CUNHA SPEAKS IN INTERVIEW WITH TVI
*NOVO BANCO SALE PROCESS WILL START VERY SOON, CEO SAYS


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Novo Banco Sale Process Will Start Very Soon, CEO Says
2014-12-03 21:37:21.6 GMT


“We have already recovered more than
2 billion euros of deposits in two months,” Novo Banco CEO
Eduardo Stock da Cunha says in interview with Portuguese TV
channel TVI.
* NOTE Earlier: Novo Banco Has Capital Ratio of 9.2% in
Initial Balance Sheet

 

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