MILANO (MF-DJ)--Per l'indebitamento di Enel non piu' bond ibridi, ma un mix di prestiti obbligazionari tradizionali, rimborsi e riacquisti di titoli per abbassare il costo medio del debito. Stando a fonti finanziarie, nei piani dell'a.d. Francesco Starace questo e' un punto fermo. A oggi, infatti, a tenere alta l'asticella contribuiscono proprio le emissioni cosiddette ibride, quelle con scadenze oltre i 60 anni, che nel caso di Enel hanno un costo medio ponderato del 6,5%.
Spalmate su quello dell'intero debito del gruppo, lo tengono intorno al 5,1%, ancora troppo alto secondo l'a.d.. Non e' un caso, si legge su MF, se il programma varato nel 2013 per andare sul mercato con i titoli obbligazionari subordinati, detti ibridi perche' caratterizzati da un contenuto equity del50%, si e' fermato a 4,2 miliardi rispetto ai 5 miliardi previsti. Era prevista una nuova tranche in dollari, ma non se ne e' fatto nulla. L'ex a.d., Fulvio Conti, aveva voluto gli ibridi per rinforzare il patrimonio, come prevedeva il vecchio piano industriale, ma Starace che li ha ereditati non sembra andarne matto. Si riparte percio' da quel dato, un costo medio del debito lordo che a fine 2014 era del 5,1% e ora va abbassato.
red/cas (fine) MF-DJ NEWS 24 giu 2015 08:45