Subito dopo il tuo post si era già alzato a 90,50 prezzo del mio eseguito. Ad ogni modo ti ringrazio ancorasolo 100.000 swappa, no 50.000 . ora si prende a 92.9 circa
ethias swappa a 100 il vecchio sub 4,747% in call a dicembre con uno nuovo billet 2026 cedola 5%..bingoo. uscito ora. Ethias si compra ancora a 89 ..non lo sanno ancora tutti![]()
Ciao,
domani, e nei prossimi giorni, non vedo come si possa evitare di ballare.
Sarei sorpreso se azioni (bancari in testa, ovviamente) e T1 non fossero i titoli più penalizzati. Se la BCE, come si spera, agirà aggressivamente i TdS periferici potrebbero contenere le perdite.
Se le cose andranno così, il giochino che dovrebbe pagare maggiormente sarà quello che conosciamo: vendere i titoli che resistono e investire in quelli che avranno sofferto maggiormente, una volta che la tendenza si invertirà.
Tutto facile, in teoria.
In pratica….
La scelta dei tempi diventa fondamentale.
Diversamente da Amorgos, non credo che il momento decisivo sarà quello dell’eventuale risultato referendario favorevole ad un accordo con l’Europa. Il “momento X” (se ci sarà) a mio avviso sarà quello che vedrà all’orizzonte un governo diverso dall’attuale.
Ad esempio: immaginiamo che Syriza si spacchi e si profili una nuova coalizione capace di abbandonare i deliri di quella attuale.
E tuttavia, sino a che il quadro politico non muterà temo che i mercati non avranno pace.
Naturalmente è possibile che i Greci seguano la raccomandazione di Tsipras il 5 luglio. A quel punto il quadro si complicherebbe, ma avremo tutto il tempo di tornarci sopra per cercare di immaginare i passi successivi.
ma se perde il referemdum Syriza non avra' altra scelta che indire nuove elezioni... magari senza neanche votea il piano dei creditori nel frattempo... son capaci di tutto
purtroppo ho letto tardissimo il post, sono arrivato lungo
zero, zero otc
bella presa slv
L’annuncio di nuove elezioni, da solo, potrebbe non essere il fattore dirimente. Più importante valutare il quadro politico che si sarà formato. E cercare di analizzarlo alla luce delle “abitudini politiche” greche.
Logica vorrebbe che ad un successo dei “sì” corrispondessero le dimissioni di Tsipras: se la Grecia non è (ancora) uscita dall’Europa, Tsipras e Varoufakis non ne fanno già più parte.
Ma chi può scommettere su ciò che frulla nella testa di questi eccentrici personaggi?
Non è stato il Varou a dire che in caso di un “sì” referendario sarebbe stata Syriza ad attuare l’accordo?
Ripeto: chi volesse investire in risky assets (ivi compresi i TdS greci) minimizzando i rischi dovrebbe vedersi formare all’orizzonte una maggioranza politica europeista e non schizofrenica (vedasi articolo qui sotto di Andrea Bonanni).
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