In Germania la direttiva europea sulla risoluzione delle banche ha comportato
la modifica alla legge fallimentare. Nella primavera del 2015 il Parlamento ha varato una riforma che introduce un elemento nuovo: le obbligazioni senior (quelle tradizionali) ìdal 2017 saranno “indebolite” e rese di fatto subordinate rispetto ad altre passività operative non garantite della banca. Per esempio i depositi (anche quelli sopra i 100mila euro) e le passività derivanti da operazioni di derivati. Questo significa che se una banca dovesse fallire, verrebbero “bruciate” prima le azioni, poi le obbligazioni subordinate e poi quelle «senior». Queste ultime, grazie alla riforma della legge fallimentare, verrebbero dunque aggredite prima dei depositi e delle esposizioni in derivati. La logica di questa scelta è duplice. Da un lato si proteggono i conti correnti e le operazioni in derivati, perché sotto di loro si crea un “cuscinetto” di titoli aggredibili prima. Dall'altro si evita che le banche siano costrette ad emettere tanti nuovi bond subordinati per creare un adeguato “cuscinetto” di titoli (Tlac). Questo protegge i conti correnti e i derivati (molto presenti nelle banche tedesche), ma ha creato contenziosi con gli obbligazionisti senior (che sono investitori istituzionali)