Obbligazioni perpetue e subordinate Tutto quello che avreste sempre voluto sapere sulle obbligazioni perpetue... - Cap. 3

Per restare in argomento, da "La Stampa":

Mps ha presentato istanza di patteggiamento davanti al Gup di Milano Livio Cristofano per la cosiddetta operazione Alexandria, realizzata dagli ex vertici della Banca con la giapponese Nomura. L’istanza - si legge in una nota - è stata chiesta con il consenso del pubblico ministero e, in caso di accoglimento, consente alla Banca di uscire dal processo come imputata dell’illecito amministrativo, limitando le conseguenze ad una sanzione da 600mila euro e ad una confisca per 10 milioni.
In questo modo Mps non si espone al rischio di «sanzioni peggiori», spiega la Banca, che aggiunge di essersi costituita parte civile nei confronti di ex amministratori e dirigenti in carica tra il 2009 ed il 2012. In pratica l’ex amministratore delegato Giuseppe Mussari, l’ex direttore generale Antonio Vigni e l’ex responsabile finanziario Gianluca Baldassarri. L’udienza preliminare del processo si è tenuta lo scorso 15 ottobre a Milano, con la richiesta di costituzione di oltre mille azionisti, della Banca d’Italia, di Consob, di Mps e della stessa Fondazione Monte dei Paschi di Siena.
I reati contestati sono falso in bilancio e manipolazione del mercato in relazione al bilancio 2009 di Rocca Salimbeni, approvato il 27 aprile 2010. Per l’accusa, con l’operazione sul derivato Alexandria, posseduto da Monte Paschi, attraverso un contratto stipulato tra Mps e Nomura, gli ex dirigenti avrebbero nascosto «perdite per oltre 300 milioni di euro» (circa 308 milioni di cui 220 milioni di perdite causate dal derivato e circa 88 milioni di oneri legati alla transazione) con un sistema che avrebbe permesso a Mussari di chiudere in utile e di `abbellire´ il bilancio.
 
Certo che si sta creando una situazione paradossale e priva di una qualsiasi logica ..... questi fanno uno scudo di 150 bil.... a garanzie delle senior e cc ... delle banche solvibili , che assolutamente non sono in sofferenza ... le obbligazioni ,basta vedere i prezzi delle senior ... inoltre la bce sono anni che offre denari a queste banche a zero interessi , ma questi si guardano bene di usarli nell'economia reale ... o sono dei veri cialtroni a livello quasi inimmaginabile o altrimenti non riesco a spiegarmi tutto quello che stanno facendo per ridurre ai minimi termini le capitalizzazione e quindi il valore degli azionisti ...... certo che Soros & C ... stanno facendo soldi a palate....e gli stanno stendendo il tappeto rosso sotto i piedi in modo che non si sporchino.....d'altronde l'ha detto lui stesso e' il sistema che mi permette questo...... e forse avrebbe dovuto aggiungere .... ed è d' accordo con me
 
Certo che si sta creando una situazione paradossale e priva di una qualsiasi logica ..... questi fanno uno scudo di 150 bil.... a garanzie delle senior e cc ... delle banche solvibili , che assolutamente non sono in sofferenza ... le obbligazioni ,basta vedere i prezzi delle senior ... inoltre la bce sono anni che offre denari a queste banche a zero interessi , ma questi si guardano bene di usarli nell'economia reale ... o sono dei veri cialtroni a livello quasi inimmaginabile o altrimenti non riesco a spiegarmi tutto quello che stanno facendo per ridurre ai minimi termini le capitalizzazione e quindi il valore degli azionisti ...... certo che Soros & C ... stanno facendo soldi a palate....e gli stanno stendendo il tappeto rosso sotto i piedi in modo che non si sporchino.....d'altronde l'ha detto lui stesso e' il sistema che mi permette questo...... e forse avrebbe dovuto aggiungere .... ed è d' accordo con me

Potrebbe esserci dell'altro dietro...
Qui finiscono per portarsi via tutto con 4 soldi...
 
Lettera-ultimatum di Bce a Mps: "Smaltite 10 miliardi di sofferenze"

Con un tempismo a dir poco bislacco, la lettera è arrivata alla vigilia del referendum su Brexit, noncurante del suo esito. Mittente la Bce di Francofote, destinatario Monte dei Paschi. Due vecchie conoscenze: l'authority del credito continentale e l'istituto senese che più di tutti in un anno e mezzo di unione bancaria è finito dietro la lavagna.

Pochi e lapidari concetti, finora riservatissimi: "Monte dei Paschi presenti al più presto un piano triennale per riportare a livello fisiologico la percentuale dei crediti in sofferenza della banca", è il succo della missiva. Tradotto in cifre, e in azioni, significa più o meno che i banchieri senesi devono compilare una nuova mappa per smaltire almeno una decina di miliardi di euro di sofferenze lorde, degli oltre 27 miliardi che ne frenano da anni il rilancio. Gli obiettivi sono più alti di quelli del piano strategico Mps di un anno fa, che prevedeva al 2018 la vendita di 5,5 miliardi di sofferenze e il recupero interno di altri 6 miliardi. La reazione del titolo in Borsa è violenta, con l'azione senese che torna a vedere i minimi storici intorno a 35 centesimi (segui in diretta).

Vendere più cattivi crediti però non è semplice né indolore. Poiché Mps li valuta in bilancio in media il 39% del loro valore nominale, mentre sul mercato un euro di sofferenze si compra in media a 20 centesimi, ripulire per bene i libri potrebbe generare un ammanco di capitale fino a 3 miliardi, il triplo della capitalizzazione di Borsa (siamo a 1,12 miliardi dopo la perdita del 69% da gennaio). Ma per la "cabina di regia" romana che in queste ore cerca di salvare il salvabile, i soci Mps non sono più il problema, benché anche il Tesoro abbia un 4%.

Il problema sarebbero casomai gli obbligazionisti, se un altro scossone della banca, frutto dell'esito degli stress test che il regolatore londinese Eba annuncerà a fine luglio, fosse come si teme negativo. A un mese dalla diffusione dei risultati, sembra infatti che i criteri di assunzione degli scenari critici posti dall'autorità guidata dall'italiano Andrea Enria siano stati talmente severi e innestati su una realtà già da anni "stressata", da lasciare poche chance di ottimismo sui test degli operatori più fragili.

Mps anni fa ha emesso molti bond bancari anche di tipo subordinato, ossia quelli chiamati dalla direttiva Brrd di gennaio a rispondere con gli azionisti e i correntisti più ricchi per il primo 8% di perdite, prima che possano assorbirle gli strumenti collettivi e pubblici. Preoccupa la sorte di circa 60mila investitori al dettaglio che hanno in portafoglio quasi 5 miliardi in subordinati Mps, carta che potrebbe deprezzarsi pesantemente se le autorità di vigilanza decidessero di chiamare la risoluzione della banca, perché ritenuta non più solida. Per ora questo rischio non c'è: per Siena siamo alle early intervention, quelle misure di intervento tempestivo che le nuove norme assegnano a chi vigila proprio per evitare la "risoluzione" di una banca. E che comprendono, nei casi più gravi, la rimozione del cda e della dirigenza, o la nomina di amministratori temporanei.

Anche se non si arriverà a tanto, governo e banchieri sanno che una meno che ottimale gestione del caso Mps sarebbe nefasta per l'intero Paese. Lo dicono i numeri, sei volte più grandi, per individui e peculio, rispetto agli obbligazionisti delle quattro banche che hanno acceso l'arena politica l'inverno scorso. Lo sottolinea il momento, di turbolenze borsistiche e vicissitudini interne a vari istituti: da Unicredit il cui nuovo ad Jean-Pierre Mustier dovrà tentare un rafforzamento patrimoniale da almeno 5 miliardi, a Veneto Banca e Vicentina che il fondo Atlante deve ristrutturare per poi rivendere, alle stesse quattro good bank con la loro scatola dei crediti dubbi, da cedere entro settembre anche se finora non si vedono offerte e prezzi decenti.

Del caso Mps si parlerà oggi pomeriggio a Roma, dov'è in agenda una riunione tra membri di vertice del Tesoro, della Cassa depositi e prestiti, e di altri protagonisti che da un paio di mesi hanno costituito il fondo Atlante e cercano di affrontare con responsabilità una situazione complessa. I contatti e le riunioni di giugno tra soci di Atlante, esponenti del governo, banchieri senesi e i loro advisor di Ubs e Citi lasciano ancora aperte più ipotesi. Una è la ricapitalizzazione bis di Atlante, cui servirebbe qualche altro miliardo per poter affrontare la montagna di insolvenze senesi. Il fondo gestito da Quaestio sgr, tra l'altro, tratta da settimane con Mps l'acquisto di crediti difficili. Un'alternativa ad Atlante sarebbe l'apporto delle sofferenze senesi a un veicolo specifico (tipo bad bank), che lasci l'onere di colmare lo sbilancio al compratore della parte "good" dell'istituto. L'indiziato numero uno, in quel caso, rimane l'Ubi: tuttavia la banca bresciano-bergamasca intende considerare il dossier solo dopo l'intervento di ripulitura crediti di Atlante, o di consimili attori. E l'ad Victor Massiah è stato finora un negoziatore così esigente da far sfumare ogni trattativa, con Siena e non.
 
Confusione a livelli massimi... per non saper ne' leggere ne' scrivere, venduta la sub MPS 11.17 @86,02. Tengo la sub GBP scad 9.16.
 
U.K. sale of RBS delayed by at least two years
Jul 4 2016, 06:33 ET | By: Yoel Minkoff, SA News Editor
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"This will be a setback, let's be quite honest, I think at least a couple of years we'll be pushed back because of it," Royal Bank of Scotland (NYSE:RBS) CEO Ross McEwan told LBC radio.

A Brexit-induced economic slump is the latest headache for Chancellor of the Exchequer George Osborne, who has planned to raise about £25B by disposing of Britain's stake in RBS by 2020.
 
davvero non comprendo, mps è sotto a lente bce da anni, e ne spunta una nuova ogni tot di mesi, e proprio da bce
 
davvero non comprendo, mps è sotto a lente bce da anni, e ne spunta una nuova ogni tot di mesi, e proprio da bce

e con ottime tempistiche per gli short......complimenti difficilmente riuscirebbero a far di meglio.... intanto les anglais abbassano le tasse a tutto spiano ..... e noi le alziamo in nome dell'austerità
 

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