Grazie al moral hazard praticato a 360 gradi il sistema bancario ante-2008 era semplicemente una polveriera ed è un miracolo se non è esplosa con la crisi.
Gli "investitori" in subordinate bancarie dell'epoca pescavano nel moral hazard a piene mani: le probabilità di pagare il conto sarebbero state minime, non importa quanto marcia fosse la banca.
Troppo bello per essere vero.
Quello è il paradiso perduto!
Ed è perso per una semplice ragione: i bilanci nazionali non sarebbero semplicemente stati in grado in grado di sopportare un nuovo choc come quello del 2008-2009. L'Irlanda aveva un debito pubblico pari al 30% (vado a braccio...) del GNP; la Spagna intorno al 40%: guarda dove sono adesso e chiediti cosa succederebbe se esplodesse un'altra crisi...
In poche parole, questi sono i fatti e questo è il background della European Banking Union con tutto ciò che ne è avvenuto e sta avvenendo.
Ora chi investe in subordinati corre effettivamente i rischi che una volta erano solo sulla carta.
Adesso chiediamoci:
1)se usciamo dal nostro ruolo di investitori (che è certamente chiedere troppo a molti forumers...) e guardiamo al sistema finanziario nel suo complesso, ti sembra più o meno sicuro, oggi? La speculazione basata sull'azzardo morale diminuirà o aumenterà?
2)investire in subordinate, oggi che si è usciti dal paradiso, è una follia? Oppure richiede solo maggiore preparazione tecnica e migliore considerazione del rischio effettivo?
3)quanto tempo ci vorrà prima che il mercato prenda consapevolezza di un cambiamento così drastico? Si possono fare solo delle ipotesi, ma a mio avviso si uscirà dalla fase superemotiva di oggi, per assestarsi su livelli di volatilità elevata, ma non nevrotica..
Sicuramente a livello teorico ciò che dici è vero e assolutamente reale.
Ti faccio però una piccola provocazione che si riallaccia alla tua introduzione.. Il debito pubblico italiano è oltre 2100 mld; cosa vuoi che siano immettere altri 30/40 mld (circa) per pulire completamente tutte le banche e riportarle alla loro vocazione naturale?!
Il grosso è stato fatto, ora rimane il contorno, ma per finire il lavoro si sta andando a minare una sicurezza di un sistema già palesemente compromesso..La fiducia sta alla base del sistema finanziario e ora mi sembra che davvero stia scarseggiando..
Poi sono d'accordo su gran parte della regolamentazione per ceracre di creare maggiori cuscinetti di protezione e per avere una gestione più oculata e più prudente. Sono d'accordo che ORA le banche sono più capitalizzate e più solide che 4/6 anni fa.. (anche se il mercato e la gente non lo percepisce assolutamente) (questa solidità e capitalizzazione ovviamente a discapito di azionisti che hanno perso in quasi tutte le situazioni gran parte del loro capitale)..
Provo a rispondere ai tuoi punti:
1) A questa domanda fatico a risponderti; la percezione che si ha leggendo il forum del sistema finanziario è che sia sempre sul filo di lana, che sia sempre pronto a esplodere.. Senza andare all'eccesso delle banche con più problemi (di cui parlerò dopo..), appena vi sono dei cali (dovuti anche a motivi di scarsa liquidità) il campanello di allarme spunta subito. Banco Popular Espanol è il caso di qlc giorno fa, giusto per fare il primo esempio che mi viene in mente..
Mi sembra che il nervosismo e le paure dettano molti post.. Un titolo in una fase molto delicata perde un paio di figure e tutti a interrogarsi se pagherà cedole e/o se la banca è in salute..
Ho letto anche di molti forumers che stanno abbandonando il mondo obbligazionario bancario.. Probabilmente loro hanno una percezione che questo sia meno sicuro..
La gente comune che investe in obbligazioni e con cui parlo giornalmente non si avvicina più a titoli bancari obbligazionari (se non Intesa, Mediobanca, Unicredit).. Anche qui nel forum vedo moltissimi meno interventi.. Molti utenti hanno ormai abbandonato..
2)Investire in subordinate a mio avviso, ora, più di prima, presuppone sicuramente una maggiore preparazione, ma anche una maggiore intuizione.. Vi sono casi dove non vi sono a mio avviso delle certezze e anche conoscendo tutte le normative è difficile prendere una posizione con assoluta certezza.. Questo cmq si chiama rischio ed è insito in qualsiasi investimento..
Investire in obbligazioni, tenendo presente che il 99,9% delle persone che vi investono non sa ciò che sta facendo, ci fa sicuramente partire da una posizione privilegiata e avvantaggiata.. Molti retail fanno ciò che dice loro il consulente, il quale per non avere alcuna responsabilità in caso di perdite, appena una banca inizia a essere minimamente chiacchierata la fa vendere a tutti i suoi clienti..
VB, PopVi, Carige, Mps sono solo gli ultimi nomi.. Ma se domani toccasse Unicredit? E se uscisse qlc da Ubi o Intesa?
Facciamo un paio di esempi:
Acquistare ora un senior Mps a 4/6 mesi con oltre il 15% di rendimento qnd i cds senior Mps girano tra 350 e 400 Bps è una follia e i numeri ci dicono che un rischio basso ha in realtà un rendimento enorme.
Le banche venete sono un altro differente esempio.. molti forumers sono entrati sui subordinati una volta che Atlante è diventato unico socio delle banche facendo un ADC importante; ora le sub quotano al 50% del nominale.. Però su questo ci torno rispondendo al terzo punto
3) Per me invece la volatilità sarà destinata a rimanere importante se non aumentare ulteriormente. Questo perchè il bail in è, a mio avviso, un meccanismo infernale. Spiego le motivazioni:
- A livello teorico è corretto non far pagare i danni delle banche ai contribuenti.
- Per un investitore è difficile conoscere realmente la situazione della banca e molto spesso, quando esplode il bubbone o quando iniziano a circolare "chiacchiere", i titoli sono già ben al di sotto del nominale
- Il più importante punto per il quale considero il bail in un meccanismo infernale è che quando una banca è in difficoltà, gli dà il definitivo colpo di grazia, la ammazza. Le venete sono il caso più eclatante..
Le due banche erano in una situazione difficile, ma comunque gestibile con un ADC. Il bail in e la relativa campagna mediatica hanno creato un circolo vizioso che ha portato le banche in una situaizone paradossale; moltissimi clienti per paura di questo meccanismo, per non sapere nè leggere nè scrivere, hanno spostato i loro patrimoni e la raccolta è drasticamente diminuita. La gestione ordinaria delle banche che era in ordine ha subito una flessione incredibile e ora non è sostenibile.
Senza il bail in e la paura che ha portato, non si sarebbe sicuramente arrivati a questo..
Un altro caso che vorrei citare è RZB.
Qnd le sub sono iniziate a crollare, per possibili svalutazioni legate alle note vicende est europee, si parlava sono del bail in della banca; i T1 sprofondarono sotto 30.. Persero più del titolo azionario.. Volatilità assurda per una situazione che si è poi dimostrata gestibile.. Ma in questo caso, chi era investito e ha mantenuto oppure chi ha comprato sulla discesa è stato bravo oppure fortunato?!
La discesa delle venete è un'occasione incredibile oppure un coltello che cade da non afferrare per non tagliarsi la mano?! Nonostante tutto io non riesco a dare una risposta e come me molti forumers che non prendono nessuna posizione (nè long, nè short..)
Detto ciò, dobbiamo constatare che ora le regole sono queste e quindi se vogliamo rimanere in questo mondo, dobbiamo attenerci e seguire scrupolosamente queste regole.
Ma nonostante questo, sarà forse per la mia non perfetta preparazione, ma non mi so spiegare tante cose e tante quotazioni..
Cerco sempre di vedere le cose a livello razionale e non farmi prendere da panico o emotività, ma anche cercando di attenermi alle norme, la paura di una sorpresa e di uno scherzetto è sempre dietro l'angolo..