Obbligazioni perpetue e subordinate Tutto quello che avreste sempre voluto sapere sulle obbligazioni perpetue... - Cap. 3 (3 lettori)

Vet

Forumer storico
Dall'articolo di Riccardo Barlaam per il sole24ore.

(Un pó di storia)

L'ex ministro degli Esteri tedesco Joschka Fischer nel suo libro, appena pubblicato scrive:
"è «sorprendente» che la Germania abbia dimenticato la storica Conferenza di Londra del 1953, quando l’Europa le cancellò buona parte dei debiti di guerra. «Senza quel regalo - scrive l’ex ministro tedesco nel suo libro - non avremmo riconquistato la credibilità e l’accesso ai mercati. La Germania non si sarebbe ripresa e non avremmo avuto il miracolo economico».

La cura di austerità imposta dalla coppia Merkel-Schaeuble, secondo l’ex ministro tedesco, è stata «devastante» perché ha imposto ai Paesi del Sud Europa «una deflazione dei salari e dei prezzi» impossibile da superare con il peso del rigore; «alla trappola della spirale dei debiti», che condanna questi Paesi a non uscire dalla crisi con il pretesto del risanamento dei conti.

Fischer, in definitiva, accusa la Germania della signora Merkel e della sua grande coalizione di «euroegoismo» e di avere la memoria troppo corta. «Se la Bce non avesse seguito le decisioni di Draghi ma le obiezioni dei tedeschi a quest’ora l’euro non esisterebbe più. Il più grande pericolo per l’Europa - conclude il politico tedesco -attualmente è la Germania».

Ma cosa si decise alla Conferenza di Londra del 1953? La prima della classe Germania è andata in default due volte durante il Novecento (nel 1923 e, di fatto, nel secondo dopoguerra). In quella conferenza internazionale le sono stati condonati i debiti di due guerre mondiali per darle la possibilità di ripartire. Tra i Paesi che decisero allora di non esigere il conto c’era l’ITALIA di De Gasperi, padre fondatore dell’Europa, e anche la povera e malandata GRECIA, che pure subì enormi danni durante la seconda guerra mondiale da parte delle truppe tedeschi alle sue infrastrutture stradali, portuali e ai suoi impianti produttivi.

L'ammontare del debito di guerra tedesco dopo il 1945 aveva raggiunto i 23 miliardi di dollari (di allora). Una cifra colossale che era pari al 100% del Pil tedesco. La Germania non avrebbe mai potuto pagare i debiti accumulati in due guerre. Guerre da essa stessa provocate.

Il 24 agosto 1953 ventuno Paesi (Belgio, Canada, Ceylon, Danimarca, Grecia, Iran, Irlanda, Italia, Liechtenstein, Lussemburgo, Norvegia, Pakistan, Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord, Repubblica francese, Spagna, Stati Uniti d'America, Svezia, Svizzera, Unione Sudafricana e Jugoslavia), con un trattato firmato a Londra, le consentirono di dimezzare il debito del 50%, da 23 a 11,5 miliardi di dollari, dilazionato in 30 anni.

L’altro 50% avrebbe dovuto essere rimborsato dopo l'eventuale riunificazione delle due Germanie. Ma nel 1990 l’allora cancelliere Helmut Kohl si oppose alla rinegoziazione dell’accordo che avrebbe procurato un terzo default alla Germania. Anche questa volta ITALIA e GRECIA acconsentirono di non esigere il dovuto. Nell’ottobre 2010 la Germania ha finito di rimborsare i debiti imposti dal trattato del 1953 con il pagamento dell'ultimo debito per un importo di 69,9 milioni di euro. Senza l’accordo di Londra, la Germania avrebbe dovuto rimborsare debiti per altri 50 anni.
 

Joe Silver

Forumer storico
Dall'articolo di Riccardo Barlaam per il sole24ore.

(Un pó di storia)

L'ex ministro degli Esteri tedesco Joschka Fischer nel suo libro, appena pubblicato scrive:
"è «sorprendente» che la Germania abbia dimenticato la storica Conferenza di Londra del 1953, quando l’Europa le cancellò buona parte dei debiti di guerra. «Senza quel regalo - scrive l’ex ministro tedesco nel suo libro - non avremmo riconquistato la credibilità e l’accesso ai mercati. La Germania non si sarebbe ripresa e non avremmo avuto il miracolo economico».

La cura di austerità imposta dalla coppia Merkel-Schaeuble, secondo l’ex ministro tedesco, è stata «devastante» perché ha imposto ai Paesi del Sud Europa «una deflazione dei salari e dei prezzi» impossibile da superare con il peso del rigore; «alla trappola della spirale dei debiti», che condanna questi Paesi a non uscire dalla crisi con il pretesto del risanamento dei conti.

Fischer, in definitiva, accusa la Germania della signora Merkel e della sua grande coalizione di «euroegoismo» e di avere la memoria troppo corta. «Se la Bce non avesse seguito le decisioni di Draghi ma le obiezioni dei tedeschi a quest’ora l’euro non esisterebbe più. Il più grande pericolo per l’Europa - conclude il politico tedesco -attualmente è la Germania».

Ma cosa si decise alla Conferenza di Londra del 1953? La prima della classe Germania è andata in default due volte durante il Novecento (nel 1923 e, di fatto, nel secondo dopoguerra). In quella conferenza internazionale le sono stati condonati i debiti di due guerre mondiali per darle la possibilità di ripartire. Tra i Paesi che decisero allora di non esigere il conto c’era l’ITALIA di De Gasperi, padre fondatore dell’Europa, e anche la povera e malandata GRECIA, che pure subì enormi danni durante la seconda guerra mondiale da parte delle truppe tedeschi alle sue infrastrutture stradali, portuali e ai suoi impianti produttivi.

L'ammontare del debito di guerra tedesco dopo il 1945 aveva raggiunto i 23 miliardi di dollari (di allora). Una cifra colossale che era pari al 100% del Pil tedesco. La Germania non avrebbe mai potuto pagare i debiti accumulati in due guerre. Guerre da essa stessa provocate.

Il 24 agosto 1953 ventuno Paesi (Belgio, Canada, Ceylon, Danimarca, Grecia, Iran, Irlanda, Italia, Liechtenstein, Lussemburgo, Norvegia, Pakistan, Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord, Repubblica francese, Spagna, Stati Uniti d'America, Svezia, Svizzera, Unione Sudafricana e Jugoslavia), con un trattato firmato a Londra, le consentirono di dimezzare il debito del 50%, da 23 a 11,5 miliardi di dollari, dilazionato in 30 anni.

L’altro 50% avrebbe dovuto essere rimborsato dopo l'eventuale riunificazione delle due Germanie. Ma nel 1990 l’allora cancelliere Helmut Kohl si oppose alla rinegoziazione dell’accordo che avrebbe procurato un terzo default alla Germania. Anche questa volta ITALIA e GRECIA acconsentirono di non esigere il dovuto. Nell’ottobre 2010 la Germania ha finito di rimborsare i debiti imposti dal trattato del 1953 con il pagamento dell'ultimo debito per un importo di 69,9 milioni di euro. Senza l’accordo di Londra, la Germania avrebbe dovuto rimborsare debiti per altri 50 anni.

La vicenda storica è ben nota. Però, se la traduzione è corretta, il debito residuo sarebbe stato di 11,5 miliardi di dollari, cioè un importo modestissimo per la Germania (l'affare Bayer-Monsanto vale 66 miliardi).
 

Vet

Forumer storico
La vicenda storica è ben nota. Però, se la traduzione è corretta, il debito residuo sarebbe stato di 11,5 miliardi di dollari, cioè un importo modestissimo per la Germania (l'affare Bayer-Monsanto vale 66 miliardi).

non è questo il punto..... ma penso che tu l’abbia capito....ma così pochi non dovevano essere, col raffronto grossolano che tu fai, dato che Kohl disse che il pagamento di quella somma avrebbe portato al “ TERZO” default della Germani
 
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negusneg

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… L'ammontare del debito di guerra tedesco dopo il 1945 aveva raggiunto i 23 miliardi di dollari (di allora).

La vicenda storica è ben nota. Però, se la traduzione è corretta, il debito residuo sarebbe stato di 11,5 miliardi di dollari, cioè un importo modestissimo per la Germania (l'affare Bayer-Monsanto vale 66 miliardi).

Il valore attuale del debito "di allora" oggi sarebbe di oltre 300 mld, e comunque non rileva la cifra in assoluto (che come si vede cambia notevolmente se viene espressa in dollari di allora o di oggi) quanto la percentuale sul PIL: con un fardello di 100 punti sul PIL di debito da "servire" (come ben sappiamo qui in Italia) la storia economica del dopoguerra sarebbe stata ben diversa…

InflationData.com's Cumulative Inflation Calculator

Cattura.JPG
 

Joe Silver

Forumer storico
La mia era una provocazione, che evidentemente non è stata colta. Detto in chiaro volevo contestare il perdurante atteggiamento di dar la colpa agli altri dei nostri mali (oggi la Germania). Non sono d'accordo, tutto qui.

PS: Per la matematica, state tranquilli che qualcosina capisco, dato che sono ingegnere (100 e lode Poli Milano 1972) :)
 

Vet

Forumer storico
La mia era una provocazione, che evidentemente non è stata colta. Detto in chiaro volevo contestare il perdurante atteggiamento di dar la colpa agli altri dei nostri mali (oggi la Germania). Non sono d'accordo, tutto qui.

PS: Per la matematica, state tranquilli che qualcosina capisco, dato che sono ingegnere (100 e lode Poli Milano 1972) :)


Quelli citati sono" numeri" ...l'opinione e giudizio viene di conseguenza....e non è un Italico ad esprimerla,,,,, e smettiamola di fare i tavazzi di turno , gli scheletri negli armadi c'è li hanno tutti....e dato che sono da più di dieci anni che c'è li ricordano forse è il caso di rammentare i loro...se proprio non la vogliono smettere
Ti ricordo che il debito pubblico italico prima dell'entrata nell'euro era di 1300 bl ..ora è di 2300 bl.......siamo uno dei pochi paesi al mondo che da anni ha un avanzo primario al netto del debito pubblico.....cosa vuoi tassare ancora gli Italici che passano per evasori e mendicanti che non dicono neanche grazie.......tieni presente che la culona teutonica non ha minimamente deprecato queste affermazioni apparse sui quotidiani tedeschi........va bene l'europa ma la germania deve capire che ora L'Italia si trova nella situazione citata nell'articola e quindi abbia la stessa lungimiranza che hanno avuto gli altri i paesi europei i quegli anni.nei suoi confronti.......altrimenti si fa il gioco degli inglesi/yachee e compagnia danzante
 

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