Stefano Lepri su La Stampa oggi ha inteso bene:
"Così com’è oggi, 750 miliardi di euro, il programma di acquisto straordinario di titoli di Stato contro la pandemia (Pepp) ha risorse sufficienti suppergiù fino all’autunno.
Questo spiega che non sia scomparso il nervosismo sui titoli di Stato dell’Italia, il Paese più fragile nel debito. Ciò che ha detto ieri Christine Lagarde ci può tuttavia tranquillizzare. Più volte ha ripetuto che quel programma di acquisti la Bce è pronta ad aumentarlo; ha ripetuto che è abbastanza flessibile da consentire di sostenere alcuni Paesi (Italia e Spagna per esempio) più di altri, qualora servisse.
L’eredità di Mario Draghi rimane"
Se il governo italiano ragionasse capirebbe, come gli spagnoli, che la base sulla quale basare il Recovery Fund non è la "solidarietà" ma la conservazione del Mercato Comune come è previsto dai Trattati; se la risposta alla pandemia viene affidata solo agli stati nazionali scompare il campo da goico unico per tutti.