Obbligazioni perpetue e subordinate Tutto quello che avreste sempre voluto sapere sulle obbligazioni perpetue... - Cap. 3

E' una vicenda che in Italia sarebbe incomprensibile: l'azienda non vuole essere "salvata" dallo stato tedesco perchè teme il condizionamento della politica.

Magari fosse stato così anche in italietta... Ci sarebbe qualche miliardo che aggiunto a quelli che si potevano evitare di buttare nel wc come il reddito di sussistenza/fancazzismo/spesa pubblica improduttiva/corruzione/etc.etc...... :mad: sarebbe un paese "secondo solo alla Svizzera" :mad::mad:
 
per ridurre un poco la liquidità ho incrementato la AXA $ a 72,24, rende niente ma potrebbe tornare ai prezzi pre-pandemia
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anche questo sarebbe inimmaginabile....e non solo in Italia



Il Quantitative Easing è illegale?
È a questa domanda che dovrà rispondere domani la corte costituzionale tedesca, in una storica sentenza che, secondo alcuni, potrebbe cambiare in qualche modo il futuro dell’intera Eurozona.

Al centro del dibattito il programma partorito dalla BCE dell’allora presidente Mario Draghi, l’ormai noto Quantitative Easing che, più di recente, è stato anche affiancato da un PEEP da 750 miliardi, pensato per far fronte all’emergenza coronavirus.

La decisione della corte tedesca verrà attentamente monitorata dall’intero blocco della moneta unica.

QE illegale? Le origini dello scontro fra Germania e BCE
La vicenda ha radici più profonde e risale in realtà al lontano 2012, anno in cui la BCE di Mario Draghi ha partorito le Outright Monetary Transactions, più comunemente note come OMT, operazioni di acquisto illimitato di titoli di Stato a breve termine di Paesi in difficoltà.

In quell’occasione, alcuni membri della CDU della Merkel hanno dato il via a una vera e propria opposizione nei confronti di questo programma (mai utilizzato, tra l’altro) accusandolo di accentuare più del dovuto il potere della BCE e di aggirare il divieto di finanziamento diretto agli Stati.

È stato allora che i costituzionalisti di Karlsruhe hanno rinviato la questione alla Corte di giustizia UE che tuttavia ha espresso parere favorevole nei confronti delle OMT.

La corte costituzionale tedesca ha dovuto dunque dichiarare anch’essa la costituzionalità delle operazioni, svuotandole però, come ricorda Il Fatto Quotidiano, di alcuni elementi fondamentali.

Quest’ultimo passaggio si è verificato nel 2016, ben dopo l’introduzione del Quantitative Easing di Draghi, un altro argomento sul quale si è consumato poi il secondo scontro fra BCE e tedeschi.

Anche il QE è stato sottoposto dalla corte di Karlsruhe al giudizio della Corte UE che nel 2018 ha ribadito la costituzionalità del programma. Una sentenza che in Germania è stata da molti vista come un vero e proprio affronto nei confronti dei costituzionalisti che torneranno a dire la loro nella giornata di domani, martedì 5 maggio 2020.

Cosa aspettarsi domani?
Come anticipato, domani la corte costituzionale tedesca dovrà decidere se considerare o meno illegale il Quantitative Easing della BCE. Se i giudici sceglieranno di chiudere le porte in faccia al programma di acquisto, la Germania non sarà più tenuta a rispettarlo e a prevalere sulla politica europea sarà la costituzione federale.

La sentenza in arrivo avrà un’importanza strategica fondamentale anche per l’Italia che beneficia non poco degli acquisti quotidiani di BTP da parte di Francoforte.

Da una parte i tedeschi potrebbero decidere di abbracciare una volta per tutte il programma della Banca Centrale Europea (ipotesi più accreditata) mentre dall’altra Karlsruhe potrebbe esprimersi contro il QE.

In quest’ultimo caso, ha fatto notare Erik Nielsen capo economista di UniCredit, l’intera Europa sarebbe costretta a fare un conti con un “caos di proporzioni mai viste”.

Certo è che uno sviluppo del genere non farebbe deragliare il progetto europeo, ma comunque darebbe il via a un’impasse storica. Se la corte tedesca definirà illegale il QE la Bundesbank sarà costretta a non partecipare ma allo stesso tempo si troverà in una posizione insostenibile vista la necessità legale di rispettare le decisioni della BCE.

Secondo le dichiarazioni di Nielsen riportate oggi da Milano Finanza, se la Germania andrà contro il Quantitative Easing, quest’ultimo zoppicherà per un breve periodo cosa che metterà a rischio l’esistenza dell’intera Eurozona.
 

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