Utile netto sopra le attese per effetto di 206mn legati al fair value sulle passività emesse, che riflettono il peggioramento degli spread nel trimestre sui bond outstanding. Al netto di questa componente l’utile netto sarebbe a break-even.
- NII: 474mn (flat QoQ) vs 469 mn expected;
- Total income: 1.16 bn (-3%) vs 1.05 bn exp;
- Operating profit: 526 mn (-2%) vs 405 mn exp;
- LLPs: 213 mn (79 bps) vs 194 mn (74 bps) exp
- Net income rep.: 158 mn vs 103 mn exp
A fronte di un andamento operativo leggermente migliore delle attese, è tornata ad aumentare la volatilità delle performance in termini sia di bottom line che di capitale.
Infatti nel 1Q il ritorno della fair value option sulle passività della banca ha comportato un capital gain non-cash (che non contribuisce alla generazione di capitale) di 206mn: al netto di questa componente il trading income sarebbe a break-even. L’aumento di volatilità che ne consegue secondo noi rappresenta un elemento negativo per l’equity story.
Il CET1 è sceso di 10bps QoQ a 12.9% ma sconta un effetto negativo di 47bps legato all’allargamento degli spread sui titoli di stato: le riserve complessive sono calate QoQ da 591mn a 102mn e sono ulteriormente scese a 51mn ad aprile. Lo stock di titoli di stato conferma la tipica volatilità del 1Q aumentando di 2.7bn QoQ (+15%).
La performance operativa è leggermente meglio delle attese: il maggior NII riflette un leggero miglioramento dello spread (+2 bps) e l’aumento dei volumi (+2% QoQ), le commissioni (441mn -5% QoQ vs 431mn) del più alto contributo della componente AM (220mn -2% QoQ vs 200mn).
Costo del rischio 79bps (vs 74bps exp), stima impatto Covid-19 70mn (+26bps) con ipotesi calo cumulato GDP 2020-21 -3.5%: sul FY previsto un livello di 80-90bps (ns stima 85bps).
Richieste di moratoria 11bn (10% stock impieghi). Nei prossimi mesi verrà presentato un nuovo piano industriale con maggior focus su cost cutting (target piano attuale flat CAGR al 2023), riduzione sportelli e migrazione digitale.