Obbligazioni perpetue e subordinate Tutto quello che avreste sempre voluto sapere sulle obbligazioni perpetue... - Cap. 3

Dopo Covid incombe inferno dell'inflazione, esperto lancia allarme

ZURIGO (awp/ats) - Nel 2021 il coronavirus sarà sconfitto, ma con la ripresa economica incombe il pericolo dell'inflazione, che una volta avviata non sarà più possibile fermare: l'allarme giunge dal noto economista tedesco Hans-Werner Sinn, che non esita a tracciare paralleli storici con l'iperinflazione vissuta in Germania durante la Repubblica di Weimar. "Il problema è che le contromisure contro il virus sono sfuggite di mano", afferma l'esperto in un'intervista pubblicata dalla Neue Zürcher Zeitung."Con la giustificazione del Covid-19 è stato possibile realizzare tutte le cose per le quali prima non c'erano soldi. È emersa una mentalità del tipo 'whatever-it-takes' dove non sembravano esserci più barriere". "Dal crollo della banca statunitense Lehman Brothers nel 2008 succede sempre la stessa cosa", prosegue il professore universitario che dal 1996 al 2016 è stato presidente del rinomato istituto Ifo. "Da allora ci sono stati ripetuti cicli di crediti per la creazione di moneta e di acquisti di attivi da parte delle banche centrali. Questo ha gonfiato in modo drammatico la massa monetaria". "I pericoli di questa politica potrebbero diventare evidenti una volta superata la crisi del coronavirus e quando riprenderà l'economia", mette in guardia l'economista. "Una volta che l'inflazione sarà partita, non ci sarà modo di fermarla". Le Banca centrale europea (Bce) dovrebbe in quel momento rallentare e non sarà in grado di farlo. Secondo Sinn la Bce non potrà tornate a un regime di normalità, perché questo avrebbe conseguenze serissime sui bilanci delle banche; un livello più elevato dei tassi metterebbe inoltre in difficoltà gli stati indebitati dell'Eurozona. "Detto in altre parole: non esiste la retromarcia, difficilmente si può uscire da questa via tracciata. Ci troviamo di fronte a un regime permanente con tassi di interesse estremamente bassi che un giorno minaccia di scaricarsi in modo inflazionistico. Quando questo accadrà, si scatenerà l'inferno". Le conseguenze? "C'è da sperare che non sia così grave come dopo la Prima guerra mondiale", risponde il 71enne. "Allora i prezzi prima salirono gradualmente, poi si mossero al galoppo e infine emerse l'iperinflazione, che distrusse quasi completamente il valore del denaro. Non solo l'aristocrazia finanziaria, bensì anche la piccola borghesia ne uscì impoverita, perché troppo povera per possedere azioni e case. Queste persone avevano risparmi e assicurazioni sulla vita, che allora non valevano più nulla. Dieci anni dopo hanno eletto Adolf Hitler cancelliere". "Non dico che una cosa del genere si ripeterà", puntualizza Sinn. "Ma ora dobbiamo avviare una politica che impedisca a priori che ciò possa succedere.Abbiamo bisogno di restrizioni di bilancio più severe, non possiamo più vivere stampando moneta". Secondo l'esperto l'inflazione si vede già, in un certo qual modo, nel prezzo di elementi patrimoniali quali gli immobili. "Con i propri soldi si può ancora acquistare beni per le necessità quotidiane, ma non si può più comprare una casa: una giovane famiglia non può permettersi un'abitazione a Zurigo o a Monaco".
chicca
 
The European Central Bank will boost the size of its bond-buying program, the Pandemic Emergency Purchase Programme, to as much as €2 trillion, Market News reported, citing unnamed sources. The PEPP currently has authority for €1.35 trillion in purchases. The report said the ECB will expand the program by at least €500 billion next week but won't commit to using all of the new authority it will have.
 
Il Cda di Dexia Crediop ha approvato l'aumento di capitale di 75 milioni di euro e l'emissione di un debito subordinato Tier 2 di 25 milioni di euro con Dexia Credit Local di durata quinquennale. Piu' nel dettaglio il board - spiega una nota - ha dato il via libera all'aumento pagamento, sino a un massimo di euro 75 milioni, senza sovrapprezzo di emissione, in forma scindibile, mediante emissione di 7.500.000.000 azioni ordinarie massime prive di valore nominale, a un prezzo unitario di emissione pari a 0,01 euro, da liberare per intero in denaro all'atto della sottoscrizione, con termine per la sottoscrizione fissato al 19 dicembre, offerte in opzione all'azionista unico Dexia Credit Local e le relative e conseguenti modifiche allo Statuto sociale; le azioni ordinarie di nuova emissione sono computabili nel capitale primario di classe 1 (Cet1).
 
Banca Monte dei Paschi di Siena SpA may cut up to 6,000 jobs if it opts not to merge with other banks, La Stampa reported, without saying where it got the information.
Should Paschi decide for a standalone option it will have to slash costs and jobs and close about 60 branches as outlined in a plan presented to the board on Wednesday, the newspaper said. The bank is also reviewing options to boost capital, and directors will meet Dec. 17 to review a proposed strategic plan.
BBG
 
Banca Monte dei Paschi di Siena SpA may cut up to 6,000 jobs if it opts not to merge with other banks, La Stampa reported, without saying where it got the information.
Should Paschi decide for a standalone option it will have to slash costs and jobs and close about 60 branches as outlined in a plan presented to the board on Wednesday, the newspaper said. The bank is also reviewing options to boost capital, and directors will meet Dec. 17 to review a proposed strategic plan.
BBG
La precisazione è arrivata venerdì sera, a Borsa chiusa e alle porte di un week end senza mercati. «La Banca d'Italia ha identificato il gruppo bancario UniCredit come istituzione a rilevanza sistemica globale».
Si tratta di una classificazione che avviene ogni anno ai sensi di un regolamento della Commissione europea che garantisce «che annualmente siano identificate come istituzioni a rilevanza sistemica le stesse banche europee incluse nella lista pubblicata dal Financial stebility board con la medesima periodicità».
La classificazione avviene sulla base dei dati dell’anno passato. Quest’anno Unicredit conferma di essere nella stessa categoria del 2019. «Sulla base dei dati riferiti al 31 dicembre 2019, il gruppo UniCredit rientra nella prima sottocategoria di rilevanza sistemica globale; tale classificazione è rimasta immutata rispetto a quella dell'anno precedente, basata sui dati riferiti al 31 dicembre 2018».
Questo significa che la banca deve mantenere una riserva di capitale di migliore qualità pari all'un per cento delle esposizioni complessive ponderate per il rischio. Sulla base dei dati dell’anno passato la riserva dovrà essere mantenuta anche dal primo gennaio 2022. Non ci sarebbe nulla di particolare, senonché il 31 dicembre 2021 è la data entro la quale dovrebbe essere privatizzata Monte dei Paschi di Siena.
Unicredit rischia infatti di vedere impattato il suo patrimonio da una acquisizione di Mps che oggi non rispetta i requisiti minimi della Banca centrale europea e ha anche in pancia 10 miliardi di rischi legali. Nella manovra di bilancio sono stati inseriti incentivi per le fusioni bancarie, ma il Movimento cinque stelle è riuscito a inserire un emendamento per estenderli agli aumenti di capitale e quindi dare la possibilità a Siena di usufruirne anche da sola.
L’amministratore delegato Guido Bastianini sta lavorando a un piano che va nella stessa direzione. Ieri Mps ha annnunciato che il 17 dicembre si terrà un consiglio di amministrazione che illustrerà il nuovo piano.
DOMANI/Faggionato
 
E così, dopo che se ne è discusso a iosa in questo thread, i CMS bancari si apprestano a iniziare quello che per la grande maggioranza (non proprio tutti...:eek:) di essi sarà l'ultimo anno di onorata carriera...

Per noi investitori le domande sono:

quando inizierà l'ultimo giro di giostra? quali emittenti potrebbero essere tentate di anticipare al 2021, e magari non di pochi mesi, il richiamo?

Va tenuto presente che la data di possibile richiamo varia parecchio tra un titolo e l'altro: alcuni hanno un'opzione trimestrale, altri semestrale, altri ancora annuale. Ce ne sono alcuni che non l'hanno proprio, ma quella è un'altra storia.

Il momento migliore per gli ultimi acquisti sarebbe in prossimità della call di quel titolo. Non solo: alla prima del prossimo giro di call è prevedibile che l'intera asset class compia un ulteriore passo verso la parità. Ecco perchè sarebbe una gran cosa avere degli indizi su chi brucerà i tempi...

Qualcuno di voi si è fatto un'idea di quello che potrebbe essere il primo CMS bancario ad aprire quest'ultimo giro di danze? :futuro:

PS: non vale rispondere "Santander", perchè lì la situazione è troppo particolare...:)
 
io punterei su B.Austria, ma solo per questioni oggettive: veicolo di emissione, residuo flottante scarso

Se ti riferisci alla tipologia di emissione, OK.

Ma anche al loro timing?

Se sì, visto che le possibili call dates sono queste:

4K8: 28 aprile e 28 ottobre
W70: 22 marzo

scommetteresti sul 2021 o sul 2022?
 

Users who are viewing this thread

Back
Alto