Deve essere il periodo particolare dell'anno che ci porta alla volontà di calcolare i primi risultati parziali di questo esercizio:
1) fine dell'inverno ed arrivo della bella stagione
b) ritorno di fiamma sui titoli T dopo un primo periodo dell'anno "abbastanza immobile"
c) fine del periodo di incertezza estrema per la guida della ns Repubblica.
Sommando tutto questo vengono fuori i quesiti soliti che ci portano a domandare se sia il caso di lasciar correre i titoli, come cavalli di razza bellissimi da vedere al galoppo, o sia il caso di farli rientrare dentro la stalla, ed in questo caso più che cavalli sono da assimilare a sacchi di banconote, per evitare che il vento li possa disperdere.
Naturalmente le due visioni opposte della realtà comportano anche un nostro diverso modo di approcciarla. Nel primo caso si ha quasi il bisogno di scendere da cavalli più addestrati e docili per salire su puledri scalpitanti, difficili da controllare ma dalla potenza esplosiva, quindi se è vero che il mercato corre dobbiamo amplificare tale movimento e cercare le vere occasioni per "arricchirci". Quindi nessun fly to quality ma cavalcare l'onda massima.
Nel secondo caso invece vendere proprio i puledri più riottosi e difficili da gestire nella stalla per acquistare animali più tranquilli, preparandosi alle tempeste con scorte di fieno e paglia. Importatnte è che la ns visione della realtà non pretenda di diventare la realtà stessa, altrimenti avremo bisogno di " uno bravo" per rimetterci in piedi. Quindi non so minimamente quale sia la soluzione da adottare, soprattutto in questo frangente. Quella proposta dal Negus, che non ringrazierò mai abbastanza per aver creato questa splendida piazza dove poterci confrontare più o meno animosamente, dipende solo dalla birra che abbiamo ingurgitato, sicuramente è la più avveduta e corretta. Non sapendo quali strade debba percorrere il torpedone che stiamo guidando è importante bilanciare bene il carico e lagarlo forte con delle cinghie. E poi non correre mai. Il mondo è pieno di personaggi che raccontano di essere scesi vincitori da mega corse con il torpedone, ma ne ho incontrati veramente pochi "reali". Sicuramente ne ho visti molti schiantati sulle pareti delle gallerie o rovesciati sul bordo della strada. E poi non credo sia saggio nè rimanere fermi sulla propria rotta nè continuare a zigzagare in continuazione. Questo mi ha consentito di evitare buche incredibili ( vedi Grecia ed Sns) ma mi ha anche portato a improvvisare curve solo per il piacere della guida, dimunendo la velocità quando magari il rettilineo consentiva di spingere sull'accelleratore ( entrare ed uscire da T1 di Sogen, acquistare e vendere Barclays, LLoyds, Credit Agricole, quando mantenerli inportafoglio mi avrebbe garantito performance migliori). Quindi occhio alla strada, non correre e fari sempre accesi!!!!
Perchè sicuramente una cosa ho capito, da questa strada non scenderemo mai, ci piace troppo guidare e sentire il rumore del motore.
ps. I ringraziamenti speciali vanno al Negus per questa splendido progetto ma non posso non complimentarmi e ringraziare ciascuno di voi per l'apporto di idee ed il lavoro profuso che hanno reso questa piazza bellissima.
