Obbligazioni perpetue e subordinate Tutto quello che avreste sempre voluto sapere sulle obbligazioni perpetue... - Cap. 3

Ciao riccio43, francamente resto rocciosamente dell'opinione che avevo quasi sei mesi fa:



Se non si fa lo sforzo di capire il contesto in cui stiamo vivendo, analisi tipo "più sale tutto più diventa probabile uno storno" hanno lo stesso valore di puntare sul nero alla roulette dopo che è uscito il rosso per un certo numero di volte di fila. Zero.

Prima o poi pioverà, questo è sicuro, ma non per questo esco sempre con l'ombrello. :-o :D

Credo che le forze sottostanti al trend attuale che avevo sottolineato in quel post siano destinate a durare ancora a lungo, come dimostra l'andamento dell'indice iBoxx negli ultimi sei mesi (lo trovi qui IBOXX EUR TIER I INDEX (TOTAL RETURN) | Index | A0DMW3 | DE000A0DMW33 | börsennews.de) nonostante sia stato un periodo tutt'altro che tranquillo (crisi di governo ed elezioni in Italia, SNS, Cipro, etc.).

Vorrei aggiungere qualche altra considerazione, però, che allora non avevo esplicitato a sufficienza:

- la crisi che stiamo attraversando ha ben poco in comune con le normali recessioni che abbiamo conosciuto dal secondo dopoguerra in poi. Come negli anni 30 (e successivamente in singole aree geografiche, dai paesi scandinavi al Giappone) questa crisi richiede tempi molto lunghi per consentire ad alcuni squilibri macroeconomici eclatanti (eccesso di leva nel settore finanziario, eccesso di debito dei settori pubblico e privato, etc.) di essere riassorbiti almeno in termini più accettabili;

- d'altro canto l'azione (spesso coordinata) delle banche centrali, non ha esitato a mettere in campo operazioni di carattere non convenzionale, il cui effetto comune è stato quello di innondare letteralmente il sistema di liquidità (a livelli mai visti in precedenza) e questa tendenza è destinata a durare, almeno per un po', o addirittura ad intensificarsi, se si rendesse necessario;

- il risultato è che, nelle principali aree mondiali, il livello della produzione (e a ruota quello delle Borse) non a caso è tornato a livelli superiori a quelli pre-crisi, con la rilevantissima eccezione di quei paesi (principalmente sud europei) che o per insipienza loro (mancanza di riforme strutturali, scarsa competitività, corruzione, inefficienza, etc.) o per i clamorosi errori di una classe dirigente europea palesemente non all'altezza del compito (basti vedere la sequenza demenziale con cui sono state gestite le crisi della Grecia prima e di Cipro poi) si trovano in una situazione di stagnazione che richiederà ancora molto tempo per essere risolta, con evidenti effetti di rallentamento e di contagio persino verso le economie più forti e più efficienti.

L'effetto combinato di questi tre fattori, insieme agli altri che già indicavo sei mesi fa e che stanno continuando tutti ad avere un ruolo importante, spinge univocamente verso un solo possibile risultato: una generalizzata riduzione dei rendimenti ed un conseguente rialzo delle quotazioni (ovviamente mi riferisco alle obbligazioni perpetue e subordinate, in particolare di quei paesi, come il nostro, che sembrano essere più avanti nella messa in sicurezza dei conti pubblici).

Fino a quando potrà durare questa situazione? Almeno fino a quando non si cominceranno a vedere a livello globale dei segni evidenti di ripresa duratura e sostenibile. A quel punto il rischio che le banche centrali non siano abbastanza determinate nel cominciare a prosciugare l'enorme liquidità che circola nel sistema potrà creare dei serissimi rischi di inflazione, che come tutti ben sanno (falso, l'età media degli operatori sul mercato è tale che solo uno scarso 10% sa davvero che cosa comporta un'inflazione fuori controllo :nonno: :D) è il principale nemico di ogni obbligazionista.

Ma a quel punto credo che i più grossi problemi li avranno quei milioni di investitori che già oggi sono posizionati su titoli "investment grade" che a malapena riescono a coprire l'andamento prospettico dell'inflazione (e quindi verosimilmente sono destinati ad avere rendimenti reali negativi), per non parlare di quelli, e sono tutt'altro che pochi, che preferiscono parcheggiarsi nei cosiddetti porti sicuri ad un rendimento NOMINALE negativo.

Per questo, nonostante i rialzi degli ultimi 4 anni mi rendano perfettamente consapevole che risultati come questi :V sull'obbligazionario probabilmente non li vedrò più in quel che mi rimane della mia vita professionale :sad:, continuo a mantenere sostanzialmente le posizioni, semmai ponendomi il problema di quando cominciare a switchare una quota di tasso fisso a favore del tasso variabile, anche a costo di rinunciare ad una quota di rendimento cedolare, per non trovarmi in una spiacevole situazione (quella in cui all'improvviso tutti gli occupanti di un cinema o di una discoteca decidono di scappare fuori, costi quel che costi) che potrebbe verificarsi quando le aspettative (diversamente da quello che indicano le interpolazioni dei tassi swap, che prevedono calma piatta... per sempre :eek:) dovessero cambiare all'improvviso.

A questo proposito vorrei concludere con una importante riflessione a proposito della diversificazione, intesa non solo come diversificazione degli emittenti, ovviamente, ma anche di valute, durate, tipologie di titoli (senior, subordinati, convertibili, azioni, etc.) e di strutture (a tasso fisso, indicizzati ai tassi o all'inflazione, etc.), oltre che di zone e paesi del mondo.

Se c'è una cosa che ho imparato in tanti anni di lavoro è che l'unico investitore (o intermediario, gestore, etc.) che non ha mai fatto errori è quello che... non è sincero. :cool:

Corollario di questa mia affermazione è che, per quanto l'analisi di un emittente, di un paese o della situazione macroeconomica sia accurata ed affidabile, tutti prima o poi siamo destinati a fare degli errori, che inevitabilmente si tradurranno in performance inferiori a quelle del mercato o addirittura in perdite.

Non a caso a fronte dei (rari) trader di successo, vi sono migliaia di persone che si sono letteralmente rovinate (per non parlare delle decine di pseudo-guru che campano a stento vendendo le loro lezioni :rolleyes:).

Per questo la mentalità dell'all-in, così come specularmente quella dell'all-out, è quanto di più lontano ci possa essere dalla mia filosofia di investimento.

Un portafoglio deve sempre essere ben equilibrato in termini di diversificazione, a mio parere, per poterti mettere in condizione di reagire di fronte a qualsiasi evenienza, ANCHE E SOPRATTUTTO QUELLE CHE NON ERI STATO IN GRADO DI PREVEDERE. Per questo non manca mai, nel mio portafoglio, una quota di liquidità, così come una quota di titoli più sicuri, in grado di reggere sostanzialmente alle peggiori turbolenze. Ma anche una quota di titoli più speculativi, soprattutto se mi sembrano particolarmente "fuori moda" o comunque sottovalutati.

Non sono mai uscito completamente dalla Borsa, o dai titoli subordinati, o ad esempio dai titoli di uno specifico paese, anche se di volta in volta le mie convinzioni mi portano inevitabilmente a sovrappesare, o sottopesare, determinati settori o parti della curva, altrimenti mi limiterei a comprare degli ETF. Ma il rischio che si corre a prendere decisioni drastiche (all-in/all-out) è proprio quello di fare un errore, prima o poi, capace di produrre danni non più rimediabili.

Pensa ad esempio se l'attuale situazione di tassi bassi e decrescenti dovesse prolungarsi oltre le nostre previsioni. Immagina poi che continuino le tender sui subordinati e che nel giro di qualche anno i principali attori del mercato ricomincino ad esercitare le call, grazie anche al fatto che potranno cominciare ad emettere nuovi titoli a tassi decisamente più bassi di quelli offerti in questi giorni dal BBVA (tanto per fare un esempio).

Chi ha deciso nei mesi scorsi di uscire completamente dal mercato si troverebbe presumibilmente in una situazione ben difficile, impossibilitato a rientrare per i prezzi proibitivi e con la frustrazione di avere perso gli ultimi anni di "vacche grasse" che a quel punto diventerebbero davvero un miraggio per gli anni a venire.

Naturalmente questa è solo la mia (radicatissima) opinione, che si potrebbe tradurre in il massimo del risultato :eeh:, con il minimo del rischio :ombrello:, se non fosse che la percezione (e la misura) del rischio sono la cosa più soggettiva ed opinabile che si possa immaginare. :lol: Ma naturalmente rispetto, ed ovviamente auguro successi e gain, a chi decide di operare diversamente.

Concludendo non vi è dubbio, secondo me, che per minimizzare i rischi, e quindi migliorare complessivamente l'efficienza del portafoglio, sia necessario un livello di diversificazione che ne coinvolga tutti gli aspetti principali: allocazione geografica, settori, emittenti, titoli, durata, tipo di cedola, etc.

Spero comunque che avremo modo di approfondire la questione al prossimo meeting, di cui cominceremo a parlare nei prossimi giorni. :up:

Perdonami la prolissità e buona serata :)

Caro Negus,:) condivido il refresh sull'analisi fatta qualche me fa...che poi si è dimostrata una previsione del tutto realizzata.
Non posso non concordare sul fatto che tassi ufficiali resteranno ancora bassi
a lungo e soprattutto sulla futura persistenza di politiche monetarie espansive non convenzionali.
Sulla base di queste premesse e comuni ipotesi...resto investito in subordinate di emittenti di medio -buona qualità quali Generali, Delta Lloyd, Unicredit, Mediobanca.
Resta però, a mio avviso ancora un rischio ..."grosso" ...la periferia europea....
Se non si indirizza il questo problema attraverso un "vero" scudo di politica monetaria non eccessivamente condizionale ed un fronte politico europeo compatto (quindi con la Germania che concede politiche fiscali espansive)...i nodi di recessione, disoccupazione e alto debito rischiano di strangolare l'Italia e la Spagna in primis ....capaci da sole o in combinazione di far mutare rapidamente e in maniera traumatica lo scenario (di lungo e lento assorbimento degli squilibri attraverso politiche monetarie non convenzionali).

La piccola penisola italiana...le sue basse diatribe politiche...la sua casta politica litigiosa..il tira e molla sull'imu...la minaccia di nuove elezioni...
Ci rendono ago della bilancia ... e nello stesso tempo spina nel fianco tedesco.
Mi auguro che Draghi...abbia ben chiara l'esplosività della situazione e vada oltre i dogmi della Buba, perchè in questo momento solo agendo in concerto con altre tre banche centrali si riuscirà ad uscire da questa crisi.

Buon primo maggio
 
anche io spesso condivido e apprezzo ciò che dici, come apprezzo molti altri top players. Questo 3D è veramente grande.
però stavolta l'hai fatta fuori dal vasino.

a meno che non ti eri accordato con il Negus per contare quanti lo apprezzano :D
Rispetto la tua Idea

mi sà che questo è il vero movente.
Riconosco che Top è il migliore per tempismo nello sfruttare i cicli e renderci partecipi dei suoi movimenti ma personalmente non ho nessuna critica da muovere a Negus, ognuno è libero di esprimere le proprie analisi/movimenti/teoremi ed essendo un contributo gratuito non si può contestarne la quantità/qualità a meno di cose contrarie alle regole del forum.
E anche la tua
...io il senso di quello che vuol dire Top l' ho capito...

...il Negus e' un Grande per quello che ha messo su' ...ma il Top se vuole dire qualcosa non fa' giri di parole ...
Detto questo ...io non mi skiero ne da una parte ne dall ' altra ma si lotta e si combatte per portarsi a casa la pagnotta...e quindi sono indispensabili interventi e idee di tutti
...
Puo non far piacere ripeto quello che scrive il Top ma bisogna darne atto che e' sincero e diretto ed io rispetto il pensiero suo...

...abbiamo bisogno di gente che sta' in trincea

purtroppo e' cosi che piaccia o meno ...

Di questi tempi piu' che in altri...e l' abbiamo visto tutti poi ognuno ragioni con la propria testa e con il proprio portafoglio...

Ovviamente Russia ha preso nel segno;)Ragazzi io rispetto tutti ,potete dire quello che volete,ciò non toglie che i miei pensieri li esprimo,senza giri di parole.
 
Tempo di bilanci, mi unisco al gruppo.. io ormai posto nulla o quasi, in questo 3d, perchè sostanzialmente non faccio nulla - qualche vendita residua, ma su Enext o Lux on line, dunque i prezzi li sanno + o - tutti; la % di perp e sub in genere in ptf è ai minimi storici (ampiamente sotto il 10%) e conto di ridurla ulteriormente.
Non affatto perchè abbia view negative sul settore ma perchè ragiono secondo le mie esigenze e da trader rendimenti immediati su quasi tutti i titoli sub come quelli che si vedono non sono per me commestibili - a meno di non raspare nella monnezza ma, forse per la pancia un pò piena dopo l'ultimo anno e mezzo nonostante Sns, non ne ho voglia.
La soglia personalissima di tolleranza è il rendimento da trading sui senior; studiando cds ed emissioni del medesimo emittente in chiave comparativa in questo momento entrare sui t1 o lt2 non mi garantisce una sufficiente aspettativa di rendimento superiore. Perciò ne sto fuori - per questo motivo sono uscito, ad es, con la seconda e ultima metà ieri dalla Mb lt2 5,75, so che è ancora sottovalutata su altra emissione Mb ma l'aspettativa di rialzo di 1/1,5 punti su un sub oltretutto dipendente dallo spread italico non è sufficiente, con pazienza e più sicurezza quel punto e mezzo lo faccio sui senior.
Dunque ho sostanzialmente convertito, nell'ultimo periodo, gran parte dei titoli sub in senior, con cui ritengo di avere certo flusso cedolare inferiore ma non - nelle mie attese - rendimento inferiore considerando il capital gain da trading, aumentando però il grado di seniority - e anche, spesso, la bontà dell'emittente (anche qui, ovviamente, valutazione personale).
L'unica entrata recente, segnalata, l'ho fatta sulla Aegon 416, ma fatti un paio di puntazzi mollerò anche quella.
Mi rimangono le 2 Nib irs (che non incrementerò, nonostante i prezzi appetibili), un cippino della Natix 268, un cippino della Charlott 275 e l'Aareal 088. Su tutte 2-4 punti sopra le quotazioni mediane attuali e mollo. Tra le lt2 rimangono un Lbg e una Kbc in usd - idem come sopra - e (scheletro nell'armadio per ultimo) la Ikb 355, a mò di scommessa me la sono concessa :lol:
La vera parte hy la fanno ormai corporate in usd e tds distressed (greci in testa). Per il resto tantissimi senior di banche Uk e Usa (sulle quali punto ad incrementare ulteriormente), qcs di banche europee - se si trova a sconto volentieri - e liquidità poco sopra il 10%.
 
Ultima modifica:
Mah,Potrei dire Grande Russia,risultati alla Mano..O Grande Bos..o Amg(che su Group ha recuperato un grande furto subito da Sns)ma grande Negus..:eek:
Mai un Buy,un Sell...Un'analisi alla Rott,Nulla..:cool:solo la solita minestra tirata fuori sui Massimi.

Top ti stimo molto ma ora non sono daccordo.
Grande Negus
 
Moody's extends review for downgrade on HSH Nordbank's Baa2/P-2 ratings
Global Credit Research - 30 Apr 2013
Frankfurt am Main, April 30, 2013 -- Moody's Investors Service said today that it is extending its review of HSH Nordbank AG's (HSH) long and short-term debt and deposit ratings of Baa2 and Prime-2, respectively.

HSH's majority owners, the German federal states of Hamburg and Schleswig Holstein (both unrated), recently announced their intention to reinstate their EUR10 billion second-loss guarantee benefitting the bank's troubled and high risk-asset weighted portfolios. The extension of the review reflects the remaining uncertainty as the reinstatement is subject to (1) approval of both federal states' parliaments for the necessary increase in the guarantee amount; and (2) preliminary approval by the European Commission (EC) which is expected by end of June. A final EC approval is expected by 2014 only.

Moody's plans to conclude the review once HSH has preliminary approval from the EC together with votes by both parliaments. As a result Moody's expects to conclude the review within the next three months.

The exact terms of the reinstatement of the second-loss guarantee, as well as additional compensation measures that the EC could impose, will be critical considerations for the long term positioning of the bank's ratings. Given the continued commitment and direct risk exposure of HSH's majority owners Moody's currently expects to lower the bank's long-term debt ratings by no more than one notch. Moody's therefore expects that HSH will maintain an investment-grade rating.

RATINGS RATIONALE

The extended review for downgrade of HSH's Baa2/Prime-2 long and short-term debt and deposit ratings will focus on the size and terms of the expected capital measures as well as the involvement of the EC in an assessment of such measures as (repeated) state aid and potential further conditions set by the EC.

The bank's majority owners recently announced their intention to provide renewed support in the form of a reinstatement of their second-loss guarantee to the bank and Moody's expects that the owners will make a formal notification to the EC in that respect subject to parliamentary approval in the coming weeks. The owner's announcement outlined that the second-loss guarantee which currently amounts to EUR7 billion will be re-instated to its original amount of EUR10 billion. The owners further explained that they agreed with the EC a process which will allow for a preliminary approval of the reinstatement by end of June. Once granted, this will allow the bank to further pursue its restructuring plan until the final approval is obtained which is not expected to be forthcoming before 2014. The higher guarantee will enable HSH to strengthen its core Tier 1 capital ratio back to levels more commensurate with the bank's risk profile. The decision of the governments to increase the guarantee is still subject to approval by the parliaments of both federal states.

While the reinstatement of the guarantee indicates Hamburg's and Schleswig-Holstein's continuing support of HSH, Moody's expects the reinstatement of the guarantee to prompt the EC to review the terms and conditions of the capital measures, which may result in additional compensation requirements. A downgrade of HSH's long and short-term debt and deposit ratings may be triggered if the capital measures are not sufficient to stabilise the bank's credit profile, and/or if the EC imposes further constraints that impair the bank's franchise. These constraints may only become available once the final approval is obtained in 2014.

The degree of uplift that Moody's factors into HSH's fully supported ratings from the caa2 baseline credit assessment (BCA) will continue to take into account HSH's high systemic relevance, as well as (1) the majority stakes held by its public-sector owners; (2) the past support measures that continue to be available to HSH; and (3) the legacy liability of the federal states for substantial amounts of grandfathered debt. It also accounts for HSH's membership in the public-sector banks' cross-sector support mechanism.

WHAT COULD MOVE THE RATINGS UP/DOWN

An upgrade of HSH's E BFSR would require a demonstrated, sustainable stabilisation of HSH's capitalisation and franchise, and a fundamental recovery of its profitability.

Given the very high support assumptions factored into HSH's debt and deposit ratings, a gradual improvement of the standalone BFSR would not lead to an upgrade of those ratings.

Downwards pressure on HSH's caa2 BCA could develop (1) in the unlikely event that the bank fails to put in place sufficient capital measures to stabilise its credit profile, which may then result in an administered run-down of the bank's asset base; (2) upon renewed capital erosion after the recently announced support measures; (3) due to a further weakening of the bank's fragile franchise; and/or (4) upon signs of a weakening funding structure or weakening access to debt capital markets.

Pressure on HSH's debt and deposit ratings could develop if (1) the anticipated measures were not sufficient to stabilise the bank's credit profile; and/or (2) further constraints imposed by the EC impair HSH's future viability; and/or (3) a change in ownership occurs, in particular if it resulted in HSH losing its membership in the public-sector banks' cross-sector support mechanism.

The principal methodology used in these ratings/analysis was Moody's Consolidated Global Bank Rating Methodology published in June 2012. Please see the Credit Policy page on Moody's - credit ratings, research, tools and analysis for the global capital markets for a copy of this methodology.
 
Top, il Negus opera eccome, a differenza nostra però ha scelto di non dare indicazioni operative semplicemente perché sa benissimo che:
-i titoli possono virare all'improvviso x notizie inaspettate e creare ansie
-l'operatività dei forumer blasonati crea l'effetto gregge
-ci sono un mare di persone che copiano l'operatività inconsapevoli e senza strategie di ptf
Per questi motivi non si espone, non si vuole sentire responsabile di chi.non è in grado di gestire il proprio ptf e la propria emotività.
Inoltre ha una gestione lontana dal puro trading come.il tuo che alla.prova dei fatti èaltrettanto professionale.
Non voglio difendere nessuno, è solo un elemento da considerere e spero possa avvicinare 2 colonne del.forum.
Ps chi Ha una strategia.simile nelle.considerazioni di negus, sí legge bene tra le righe
Scusate l'italiano Ho.bevuto ed Ho fretta
Ciao!
 
Moody's maintains rating review of SNS REAAL Group's ratings
Global Credit Research - 30 Apr 2013
London, 30 April 2013 -- Moody's Investors Service has today said that SNS Bank's Baa3/Prime-3 deposit rating and senior unsecured ratings, and its standalone bank financial strength rating (BFSR) of E, equivalent to a baseline credit assessment (BCA) of ca, remain on review.

SNS REAAL group has delayed the publication of the 2012 audited financial statements, as it needs additional time to reflect the implications of the nationalisation into the group's accounts, in particular with respect to the Property Finance business unit. Moody's expects to conclude its reviews following SNS REAAL's publication of the 2012 audited financial statements, planned for mid-June 2013.

Similarly, SNS REAAL's Ba2 senior debt rating and the Insurance Financial Strength Ratings (IFSRs) of SRLEV and REAAL Schadeverzekeringen of Baa2 remain on review for downgrade. The rating on the hybrids issued by SRLEV of B1(hyb) remains on review, with direction uncertain.

RATINGS RATIONALE

--- ONGOING REVIEW ON SNS BANK'S RATINGS DRIVEN BY DELAYED PUBLICATION OF AUDITED ACCOUNTS FOR 2012

The ongoing review for upgrade on SNS Bank's BFSR reflects Moody's view that SNS REAAL's nationalisation (announced on 1 February 2013) is likely to improve the bank's standalone financial fundamentals. However, the potential for SNS Bank's intrinsic financial strength to be restored will be driven by (1) the impact of the future transfer of the commercial real-estate exposures and the potential residual risks linked to this portfolio, which have a bearing on Moody's assessment of the appropriateness of the bank's future capitalisation and loss-absorption capacity; and (2) the future impact of the nationalisation on the bank's franchise and business profile against the competitive environment in the Dutch banking market. Moody's expects to develop a comprehensive opinion on these factors following the publication of the 2012 annual accounts, which will outline the implications of the nationalisation.

The rating uplift from systemic (government) support -- 10 notches from the ca BCA -- that Moody's factors into SNS Bank's current long-term senior unsecured and deposit ratings of Baa3 reflects (1) the bank's systemic importance in the Netherlands; and (2) the Dutch government's financial flexibility to provide support in case of financial distress. However, despite the European Commission's (EC) granting of temporary approval for state aid for SNS REAAL on 22 February 2013, the bank's Baa3 long-term senior unsecured and deposit ratings remain on review for downgrade. This reflects Moody's view that if the bank is faced again with material distress, the decision to provide additional external support would likely depend on the bank's long-term viability on an intrinsic basis. If SNS Bank fails to restore its financial fundamentals and maintain a strong franchise value in the long term, Moody's considers that the government might be less inclined to commit additional financial recourses for SNS Bank that could benefit senior creditors, going forward.

As part of the ongoing review, Moody's will therefore assess (1) the extent to which the EC could impose remedial measures that would alter in a meaningful way the support package announced at the time of nationalization; (2) the bank's ability to restore its long-term viability; and (3) the resulting likelihood of external support in the future.

Moody's expects to conclude the review on SNS Bank's deposit and debt ratings at the same time as the review on its BFSR.

--- ONGOING REVIEW ON OTHER RATINGS OF THE GROUP DRIVEN BY ONGOING REVIEW ON SNS BANK

The ongoing review for SNS Bank drives the review on the SNS REAAL's senior debt rating, SRLEV's and REAAL Schadeverzekeringen's IFSRs and SRLEV's hybrid instruments. Moody's expects to conclude the review at the same time as it concludes its review of SNS Bank's ratings.

KEY RATING SENSITIVITIES

--- SNS BANK

SNS Bank's BCA may improve as a result of the measures announced by the Dutch Ministry of Finance following the nationalisation, provided that Moody's considers that the measures will (1) restore the capital of SNS Bank and immunise it against future losses in the legacy Property Finance portfolio; (2) reduce risks of a potential shift in depositor and customer confidence; and (3) not result in the EC imposing material restrictions.

The senior unsecured and deposit ratings are on review for downgrade and as such, Moody's sees an upgrade as unlikely in the foreseeable future.

Conversely, the Baa3/Prime-3 debt and deposit ratings are on review for downgrade. This reflects the risk of the imposition of restructuring remedies and other conditions upon SNS Bank by the EU in response to the State aid extended upon its nationalisation, and their potential implications for senior unsecured creditors.

--- SNS REAAL

An upgrade on the Group senior debt ratings is unlikely at present, captured by the review for downgrade. Moody's would consider an upgrade of the subordinated and hybrid debt ratings if it believes that there would be meaningful expected recoveries for these securities.

Conversely, (1) a deterioration in the intrinsic financial strength of one or more of its main operating companies, or (2) a lower degree of systemic support available for SNS Bank and/or SNS REAAL senior creditors going forward, could prompt downwards pressure on SNS REAAL's senior debt rating.

--- SRLEV AND REAAL SCHADEVERZEKERINGEN INSURANCE FINANCIAL STRENGTH RATINGS

An upgrade on the IFSRs is unlikely at the moment given the review for downgrade.

Conversely, a deterioration of the fundamentals of the insurance operations such as a lower capitalisation, a deterioration in profitability or a material deterioration of the market position could negatively affect their IFSRs.

--- SRLEV'S HYBRID INSTRUMENT

Downwards pressure on the B1(hyb) ratings could develop if the EC prolongs the coupon ban on its hybrids , and we believed that the coupons would be deferred for a prolonged period of time.

However, if the EC lifted the coupon ban rapidly, upwards pressure might develop on the B1(hyb) ratings. However, the hybrids issued by SRLEV remain exposed to other risks, including the risk of a liability exchange exercise undertaken by SNS REAAL as part of the restructuring of the group and the risk of weakening of the financial strength of SRLEV.

The principal methodology used in rating SNS Bank N.V. was Moody's Consolidated Global Bank Rating Methodology published in June 2012. Please see the Credit Policy page on Moody's - credit ratings, research, tools and analysis for the global capital markets for a copy of this methodology.

The principal methodologies used in rating SNS Reaal NV, REAAL Schadeverzekeringen NV and SRLEV NV were Moody's Global Rating Methodology for Property and Casualty Insurers Published in May 2010, Moody's Global Rating Methodology for Life Insurers published in May 2010, and Moody's Guidelines for Rating Insurance Hybrid Securities and Subordinated Debt Published in January 2010. Please see the Credit Policy page on Moody's - credit ratings, research, tools and analysis for the global capital markets for a copy of these methodologies.

List of affected Issuers by Releasing Office France:

Releasing Office:

Moody's France SAS

96 Boulevard Haussmann

75008 Paris

France

Issuer : SNS Reaal N.V.

Issuer :SRLEV NV

Issuer: REAAL Schadeverzekeringen NV
 
Io sono uscito dai perpetui per un motivo molto semplice, sono saliti tanto e per me attualmente il rischio che si corre non vale il rendimento.
Un Isp perpetuo a 105 che rende il 7% se lo callano onestamente non mi attrae quando posso comprare altra roba, meno subordinata e più market friendly e che rende più o meno uguale.
Sicuro che Isp nel 2019 richiamerà per non pagare il cedolone, ma se nel frattempo decidesse di saltare una cedola? Questo rischio non mi pare prezzato, allora vado su un Bp che sicuramente è meno tranquilla di Isp ma che come prezzo sconta diversi skip.
Siamo sicuri che se zompa Bp Intesa si salvi?
Sto rivalutando il Monte Paschi, perchè a 40 una scommessa si può fare, ammesso che paghi la cedola nel 2019 (cioè 6 anni di skip....) significa portare a casa un rendimento non esaltante nel breve ma una rivalutazione notevole in conto capitale (all'annuncio del pagamento della cedola 7% il bond a quanto arriva?)
Io almeno la vedo così
 
Io sono uscito dai perpetui per un motivo molto semplice, sono saliti tanto e per me attualmente il rischio che si corre non vale il rendimento.
Un Isp perpetuo a 105 che rende il 7% se lo callano onestamente non mi attrae quando posso comprare altra roba, meno subordinata e più market friendly e che rende più o meno uguale.
Sicuro che Isp nel 2019 richiamerà per non pagare il cedolone, ma se nel frattempo decidesse di saltare una cedola? Questo rischio non mi pare prezzato, allora vado su un Bp che sicuramente è meno tranquilla di Isp ma che come prezzo sconta diversi skip.
Siamo sicuri che se zompa Bp Intesa si salvi?
Sto rivalutando il Monte Paschi, perchè a 40 una scommessa si può fare, ammesso che paghi la cedola nel 2019 (cioè 6 anni di skip....) significa portare a casa un rendimento non esaltante nel breve ma una rivalutazione notevole in conto capitale (all'annuncio del pagamento della cedola 7% il bond a quanto arriva?)
Io almeno la vedo così

il prezzo 40 non è solo per il rischio che fino al 2019 ...
ma che possa fare qualche altra brutta fine
 
Top, il Negus opera eccome, a differenza nostra però ha scelto di non dare indicazioni operative semplicemente perché sa benissimo che:
-i titoli possono virare all'improvviso x notizie inaspettate e creare ansie
-l'operatività dei forumer blasonati crea l'effetto gregge
-ci sono un mare di persone che copiano l'operatività inconsapevoli e senza strategie di ptf
Per questi motivi non si espone, non si vuole sentire responsabile di chi.non è in grado di gestire il proprio ptf e la propria emotività.
Inoltre ha una gestione lontana dal puro trading come.il tuo che alla.prova dei fatti èaltrettanto professionale.
Non voglio difendere nessuno, è solo un elemento da considerere e spero possa avvicinare 2 colonne del.forum.
Ps chi Ha una strategia.simile nelle.considerazioni di negus, sí legge bene tra le righe
Scusate l'italiano Ho.bevuto ed Ho fretta
Ciao!

Se tutti facessero cosi ripeto il 3d non sarebbe quello che è...Il discorso gregge non esiste
1)Negus compra solo roba ipersicura ,quindi anche in caso di incastro non vedo il problema
2)Otc non cè il problema Pompaggio

Ripeto io ammiro chi si espone,chi si mette in gioco,chi fà analisi su titoli che poi possono essere giuste o sbagliate,ma portano a spunti e riflessioni.
 

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