Bnp Paribas, profitti in calo ma meglio delle attese
Marco MoussanetCronologia articolo04 maggio 2013
PARIGI. Dal nostro corrispondente
In Francia, ormai da tempo alle prese con un complesso di inferiorità nei confronti della Germania, c'è anche qualcuno che fa meglio dei tedeschi. È il caso di Bnp Paribas. Che ha chiuso il primo trimestre del 2013 con un ratio di solvibilità in versione Basilea 3 del 10% (confermandosi come una delle grandi banche globali meglio capitalizzate) rispetto all'8,8% di Deutsche Bank.
E non è l'unica buona notizia in arrivo dai conti d'inizio anno, che infatti il mercato ha salutato con un rialzo del titolo del 2,4% (ha chiuso a quota 43,89 euro) in una Borsa in crescita dell'1,3 per cento.
A fronte di ricavi in aumento dell'1,7% (a 10,1 miliardi), i costi di gestione sono scesi del 4,8% (a 6,5 miliardi), il risultato operativo è salito del 16,4% (a 3,4 miliardi) e il costo del rischio, pur in un contesto difficile, è aumentato solo del 3,5% (a 978 milioni). L'utile netto è stato di 1,59 miliardi, quasi dimezzato rispetto allo stesso periodo del 2012 (-44,8%), che però registrava poste straordinarie nette per 829 milioni (frutto della cessione della quota del 28,7% in Klépierre). Tant'è che il consensus degli analisti prevedeva utili inferiori (per 1,4 miliardi). L'impatto degli oneri di ristrutturazione, in particolare per finanziare i piani di prepensionamento in Italia e in Belgio, è stato di 155 milioni di euro.
Per quanto riguarda i diversi settori di attività, il retail banking in Europa ha registrato un aumento dei depositi del 6,1% (con una flessione invece del credito pari all'1,6 per cento a causa del rallentamento della domanda) e un risultato operativo stabile a 1,6 miliardi.
Più nel dettaglio, la banca commerciale in Francia ha fatto segnare un aumento dei depositi del 5,6%, un costo del rischio stabile e un risultato operativo di 695 milioni, in arretramento del 2,4 per cento. In Italia, Bnl ha aumentato la raccolta (con un + 9,6% di depositi), ma il costo del rischio è fortemente cresciuto (del 35,3%). Mentre il risultato operativo è stato di 385 milioni (+3,8%). In Belgio il costo del rischio è sceso (di 16 milioni) e il risultato operativo è salito (dell'1,3%).
Un buon contributo è arrivato dall'area Investment solutions, con un risultato operativo in crescita del 7,2% (a 509 milioni).
«In uno scenario economico europeo difficile – ha commentato ieri l'amministratore delegato Jean-Laurent Bonnafé – il gruppo ha realizzato utili per 1,6 miliardi, grazie soprattutto al controllo dei costi e dei rischi». Confermando il varo a metà maggio della banca europea online in quattro Paesi: Francia, Belgio, Italia e Germania.
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