Obbligazioni perpetue e subordinate Tutto quello che avreste sempre voluto sapere sulle obbligazioni perpetue... - Cap. 3

Ciao Rott :up::
ho appreso oggi che Moody's ha emesso il 31 Luglio scorso un report che illustra il nuovo sistema di classificazione degli ibridi industriali 'Debt and Equity treatment for hybrid instruments issued by speculative-grade nonfinancial companies'.
Da qualche estratto ho intuito, più che capito, che gli ibridi di emittenti non finanziari e non IG saranno conteggiati al 100% come 'Debt'.
Il nuovo metodo è stato applicato subito a Wienerberger, che è stata declassata di un notch ed il cui ibrido ora è conteggiato tutto come debito. Forse lo strano aumento del prezzo dei giorno scorsi (da 90 a 95) si spiega con la speranza che venga richiamato a 100 per rating event ?
Probabilmente tu ne sai già di più :help:
Ecco cosa era successo....
Comunque ieri ha chiuso poco sopra 94
 
Ciao Rott :up::
ho appreso oggi che Moody's ha emesso il 31 Luglio scorso un report che illustra il nuovo sistema di classificazione degli ibridi industriali 'Debt and Equity treatment for hybrid instruments issued by speculative-grade nonfinancial companies'.
Da qualche estratto ho intuito, più che capito, che gli ibridi di emittenti non finanziari e non IG saranno conteggiati al 100% come 'Debt'.
Il nuovo metodo è stato applicato subito a Wienerberger, che è stata declassata di un notch ed il cui ibrido ora è conteggiato tutto come debito. Forse lo strano aumento del prezzo dei giorno scorsi (da 90 a 95) si spiega con la speranza che venga richiamato a 100 per rating event ?
Probabilmente tu ne sai già di più :help:

Interessante considerazione. Vediamo se settimana prossima altre seguiranno lo stesso movimento. Comunque trovo assolutamente sottovalutata la mapfre lt2 ... Si compra a 93,50 con ytc del 8% . Ha ratio di gran lunga superiori a generali. Chi vivrà vedrà!!!! Vedere andamento del titolo mapfre a 3 anni vs generali... E parliamo di spagna vs italia.. Anche se mapfre ormai è globale come santander
 
Ciao Rott :up::
ho appreso oggi che Moody's ha emesso il 31 Luglio scorso un report che illustra il nuovo sistema di classificazione degli ibridi industriali 'Debt and Equity treatment for hybrid instruments issued by speculative-grade nonfinancial companies'.
Da qualche estratto ho intuito, più che capito, che gli ibridi di emittenti non finanziari e non IG saranno conteggiati al 100% come 'Debt'.
Il nuovo metodo è stato applicato subito a Wienerberger, che è stata declassata di un notch ed il cui ibrido ora è conteggiato tutto come debito. Forse lo strano aumento del prezzo dei giorno scorsi (da 90 a 95) si spiega con la speranza che venga richiamato a 100 per rating event ?
Probabilmente tu ne sai già di più :help:

Ciao Joe,

non seguo quell'emittente e temo di non poterti essere di aiuto.

Sui due piedi la tua segnalazione, relativa agli ibridi industriali speculativi, pare giustificare perfettamente il ragionamento che fai.

Il press release di Moody's conferma che hai capito, più che intuito, il cambiamento nella metodologia di calcolo della solidità finanziaria.

P.S. ti ho inviato e-mail privata

New York, July 31, 2013 -- Moody's Investors Service has published a methodology for assessing the debt and equity treatment of hybrid instruments issued by speculative-grade nonfinancial companies, "Debt and Equity Treatment for Hybrid Instruments of Speculative-Grade Nonfinancial Companies."

The methodology reflects the higher risk of default and bankruptcy for speculative-grade companies relative to investment-grade companies, and is consistent with Moody's loss-given default (LGD) model, which is used to assign debt ratings to speculative-grade companies. It complements Moody's Hybrid Tool Kit, which is used for investment-grade companies.

Speculative-grade companies are materially closer to default than investment-grade companies, have shorter dated and more complex capital structures, as well as debt with more covenants, Moody's says. In addition, when under stress they often cease cash distributions associated with preferred stock and other hybrid instruments, since they can contractually do so without triggering a default.

Given these characteristics, Moody's closely follows the legal treatment these instruments would likely receive in a bankruptcy scenario. Preferred stock and other similar equity instruments with no debt claim are treated as 100% equity in calculating a company's financial metrics and are excluded from Moody's Loss Given Default model debt waterfall. Conversely, those with a debt claim are treated as 100% debt in calculating a firm's financial metrics and are included in the debt waterfall.

The only exception is for certain deeply subordinated debt instruments held by owners of common stock, or shareholder loans, typically used to fund leveraged acquisitions. Where these instruments meet defined criteria that render them equivalent to equity from a credit standpoint, they will be treated as equity from a credit perspective.

While this methodology focuses on the debt and equity treatment for hybrid instruments in calculating adjusted financial metrics, such metrics are not the sole basis for assessing the creditworthiness of a company, and Moody's assessment of other qualitative and quantitative considerations, as outlined in rating methodologies, are considered in assigning a company's ratings.
 
Ultima modifica:
Interessante considerazione. Vediamo se settimana prossima altre seguiranno lo stesso movimento. Comunque trovo assolutamente sottovalutata la mapfre lt2 ... Si compra a 93,50 con ytc del 8% . Ha ratio di gran lunga superiori a generali. Chi vivrà vedrà!!!! Vedere andamento del titolo mapfre a 3 anni vs generali... E parliamo di spagna vs italia.. Anche se mapfre ormai è globale come santander

Ragazzi non mettiamo in discussione il Leone di Trieste. Un colosso di tale portata non può essere paragonato alla mapfre, indipendentemente dai risultati operativi.
Sarebbe come paragonare la Francia alla Finlandia
 
Le vicende di casa nostra rappresentano, potenzialmente, un elemento di forte instabilità per i mercati finanziari nel prossimo futuro.

Mi sbilancio e provo a ipotizzare alcuni scenari:
1)Berlusconi fa cadere Enrico Letta. Si forma una nuova maggioranza. Il nuovo Governo lavora per un tempo difficile da prevedere, ma probabilmente quantificabile in 12-18 mesi. Napolitano si dimette e viene eletto il suo successore prima di andare a nuove elezioni (primavera 2015?).

Probabilità che questo scenario si realizzi: 60%

Turbolenze sui mercati finanziari: contenute. Gli operatori rimangono preoccupati per l’instabilità della nostra politica, ma conservano fiducia che il nostro “sistema” possa reggere.

Mosse del perpetualista: relativamente poco condizionate da un tale susseguirsi di eventi.

2)Berlusconi fa cadere Letta. Si va al voto in autunno, dopo le dimissioni di Napolitano.

Probabilità che un tale scenario si realizzi: 30%

Turbolenze sui mercati finanziari: altissime, non potendo escludere un ritorno al governo, in maniera diretta o indiretta, di un signore ormai “pregiudicato”.

Mosse del perpetualista: vendere tutto e spostarsi su T-bond e bund.

3)il Governo Letta continua secondo il programma originale. La politica produce molto fumo e poco arrosto, arrivando al 2015.

Probabilità che questo scenario si realizzi: 10%

Turbolenze sui mercati finanziari: minime

Mosse del perpetualista: ignorare la politica italica.

Esercizi di questo tipo passano sempre attraverso delle semplificazioni. Né i singoli scenari hanno la pretesa di ritrarre fedelmente il futuro: si cerca solo di caratterizzare una direzione.

Chiarito questo vi chiedo:
*riuscite a ipotizzare altri scenari sostanzialmente diversi?
*quali probabilità assegnate ai singoli scenari (questi o altri)?
*quali comportamenti raccomandate ai perpetualisti?

Suggerisco vivamente, a chi parteciperò al dibattito, di astenersi dalla tentazione di inveire oppure di compatire Berlusconi: per questo tipo di interventi c’è altro 3D.

Lo so che la tentazione di divagare è forte, ma se vi ho resistito io, ce la possono fare tutti…:)
 
Le vicende di casa nostra rappresentano, potenzialmente, un elemento di forte instabilità per i mercati finanziari nel prossimo futuro.

Mi sbilancio e provo a ipotizzare alcuni scenari:
1)Berlusconi fa cadere Enrico Letta. Si forma una nuova maggioranza. Il nuovo Governo lavora per un tempo difficile da prevedere, ma probabilmente quantificabile in 12-18 mesi. Napolitano si dimette e viene eletto il suo successore prima di andare a nuove elezioni (primavera 2015?).

Probabilità che questo scenario si realizzi: 60%

Turbolenze sui mercati finanziari: contenute. Gli operatori rimangono preoccupati per l’instabilità della nostra politica, ma conservano fiducia che il nostro “sistema” possa reggere.

Mosse del perpetualista: relativamente poco condizionate da un tale susseguirsi di eventi.

2)Berlusconi fa cadere Letta. Si va al voto in autunno, dopo le dimissioni di Napolitano.

Probabilità che un tale scenario si realizzi: 30%

Turbolenze sui mercati finanziari: altissime, non potendo escludere un ritorno al governo, in maniera diretta o indiretta, di un signore ormai “pregiudicato”.

Mosse del perpetualista: vendere tutto e spostarsi su T-bond e bund.

3)il Governo Letta continua secondo il programma originale. La politica produce molto fumo e poco arrosto, arrivando al 2015.

Probabilità che questo scenario si realizzi: 10%

Turbolenze sui mercati finanziari: minime

Mosse del perpetualista: ignorare la politica italica.

Esercizi di questo tipo passano sempre attraverso delle semplificazioni. Né i singoli scenari hanno la pretesa di ritrarre fedelmente il futuro: si cerca solo di caratterizzare una direzione.

Chiarito questo vi chiedo:
*riuscite a ipotizzare altri scenari sostanzialmente diversi?
*quali probabilità assegnate ai singoli scenari (questi o altri)?
*quali comportamenti raccomandate ai perpetualisti?

Suggerisco vivamente, a chi parteciperò al dibattito, di astenersi dalla tentazione di inveire oppure di compatire Berlusconi: per questo tipo di interventi c’è altro 3D.

Lo so che la tentazione di divagare è forte, ma se vi ho resistito io, ce la possono fare tutti…:)

In tutte le ipotesi contemplate, la mia opinione è che le turbolenze peseranno tantissimo sui titoli italiani e meno su quelli esteri. Perciò il perpetualista dovrebbe trattarli in modo selettivo.
 
Difficile, ma ci provo:
- da cittadino italiano, rilevo oggi che la tares è aumentata anche quest'anno del 26,37% rispetto alla cifra pagata un anno fa.
- l'Italia ce la farà, come sempre, anche se qualche turbolenza potrebbe verificarsi, la gente comune è abbastanza disinteressata da quello che capita a Roma e preferisce controllare se nel portamonete ha i soldi per fare la spesa anche oggi.
- voto per l'ipotesi numero 3.

E' un gioco, solo un gioco :mmmm:
 
Le vicende di casa nostra rappresentano, potenzialmente, un elemento di forte instabilità per i mercati finanziari nel prossimo futuro.

Mi sbilancio e provo a ipotizzare alcuni scenari:
1)Berlusconi fa cadere Enrico Letta. Si forma una nuova maggioranza. Il nuovo Governo lavora per un tempo difficile da prevedere, ma probabilmente quantificabile in 12-18 mesi. Napolitano si dimette e viene eletto il suo successore prima di andare a nuove elezioni (primavera 2015?).

Probabilità che questo scenario si realizzi: 60%

Turbolenze sui mercati finanziari: contenute. Gli operatori rimangono preoccupati per l’instabilità della nostra politica, ma conservano fiducia che il nostro “sistema” possa reggere.

Mosse del perpetualista: relativamente poco condizionate da un tale susseguirsi di eventi.

2)Berlusconi fa cadere Letta. Si va al voto in autunno, dopo le dimissioni di Napolitano.

Probabilità che un tale scenario si realizzi: 30%

Turbolenze sui mercati finanziari: altissime, non potendo escludere un ritorno al governo, in maniera diretta o indiretta, di un signore ormai “pregiudicato”.

Mosse del perpetualista: vendere tutto e spostarsi su T-bond e bund.

3)il Governo Letta continua secondo il programma originale. La politica produce molto fumo e poco arrosto, arrivando al 2015.

Probabilità che questo scenario si realizzi: 10%

Turbolenze sui mercati finanziari: minime

Mosse del perpetualista: ignorare la politica italica.

Esercizi di questo tipo passano sempre attraverso delle semplificazioni. Né i singoli scenari hanno la pretesa di ritrarre fedelmente il futuro: si cerca solo di caratterizzare una direzione.

Chiarito questo vi chiedo:
*riuscite a ipotizzare altri scenari sostanzialmente diversi?
*quali probabilità assegnate ai singoli scenari (questi o altri)?
*quali comportamenti raccomandate ai perpetualisti?

Suggerisco vivamente, a chi parteciperò al dibattito, di astenersi dalla tentazione di inveire oppure di compatire Berlusconi: per questo tipo di interventi c’è altro 3D.

Lo so che la tentazione di divagare è forte, ma se vi ho resistito io, ce la possono fare tutti…:)

Ipotesi 4
Strana alleanza tra Pd e Grillo + dissidenti
Il governo, con una maggioranza seria, riesce a portare avanti le riforme necessarie, prima di tutte la legge elettorale e l'incandidabilità dei condannati.
Napolitano resta al suo posto fino a giugno 2014, quando si svolgeranno elezioni anticipate senza corrotti, anzi magari con una legge che preveda la decadenza da parlamentare in caso di condanna .
I mercati apprezzano la novità, l'indice italiano sovraperforma il dax e gli indici americani, i titoli di stato italiani trattano ai livelli del bund perchè è partita la più grande ripresa dalla 2° guerra mondiale. L'italiano inizia ad apprezzare il made in Italy, riusciremo in 2 anni a ripianare il deficit creando addirittura un avanzo primario
 

Users who are viewing this thread

Back
Alto