HollyFabius
Nuovo forumer
Ha preso vita un gruppo di lavoro organizzato che cercherà di diffondere la Black Light Art, attraverso iniziative e coinvolgendo istituzioni.
Il gruppo coinvolge già diversi soggetti in aggiunta e appoggio alla mia piccola organizzazione, cito in particolare la Scuola del Design del Politecnico Di Milano e nel primo evento ufficiale anche il Museo della Rocca di Spoleto, La Regione Lombardia e la Banca Mediolanum.
Si potranno seguire le attività del gruppo sui social, alla pagina:
Black Light: eventi e iniziative | Facebook
Il primo evento ufficiale organizzato dal gruppo è l'esposizione 'Black Light Art: la luce che nasce dal buio" che si svolgerà dal 11 Maggio 2017 al 10 Giugno 2017 presso il Palazzo Lombardia della Regione Lombardia.
Quindici artisti esploreranno le poetiche della Black Light Art.
Riporto il breve concept attorno al quale è stata disegnata l'esposizione:
La Black Light come strumento espressivo, in grado di coinvolgere lo spettatore in una esperienza sensoriale dove la realtà non appare con il solito aspetto ma si veste di colori, di forme e di spazialità insolite e sorprendenti. Questa mostra, curata da Fabio Agrifoglio e Gisella Gellini, con allestimento di Gaetano Corica e progetto luci di Gianni Forcolini, intende esplorare le valenza artistiche della luce nera, proponendo opere di oltre una decina di artisti che da sempre la sperimentano o che la approcciano per la prima volta.
Sarà inoltre anche un’occasione per riscoprire la figura di Mario Agrifoglio, artista che ha fatto della black light il fulcro della sua sperimentazione artistica.
Black Light Art ha scelto inoltre di collaborare con il Museo Nazionale della Rocca Albornoz di Spoleto per l’iniziativa Lightquake 2017, mostra di artisti della luce a supporto di una raccolta fondi a favore del restauro di alcune opere d’arte danneggiate dal terremoto del centro Italia.
La luce nera, affascinante ossimoro, non serve per illuminare in modo convenzionale ma si utilizza per far apparire in modo diverso gli oggetti o lo spazio circostante, sia per scopi spiccatamente pratici che in ambito artistico.
Anche se di solito il pubblico generico tende ad associarla alle scenografie del Cirque du Soleil o alle ambientazioni delle discoteche, uno dei primi a sperimentare le applicazioni della black light fu Lucio Fontana nel 1949, con il suo Ambiente spaziale a luce nera.
Successivamente negli anni Sessanta, decennio che vide la nascita dell’optical art e dell’arte cinetica, Gianni Colombo con il suo Spazio Elastico vince il premio per la pittura alla Biennale di Venezia del 1986. Installazione che è stata recentemente riproposta all’edizione del 2011 della Biennale, intitolata Illuminations e curata da Bice Curiger, proprio all’ingresso del padiglione principale ai Giardini.
Nei decenni successivi la ricerca artistica nel campo della Light Art ha modo di spaziare in una vastissima gamma di possibilità, grazie ai nuovi strumenti informatici e alla disponibilità di sorgenti di luce innovative che però forse non possiedono la stessa poesia di sorgenti di luce meno tecnologiche come la black light, come dimostrato dalle opere di questa mostra.
Il gruppo coinvolge già diversi soggetti in aggiunta e appoggio alla mia piccola organizzazione, cito in particolare la Scuola del Design del Politecnico Di Milano e nel primo evento ufficiale anche il Museo della Rocca di Spoleto, La Regione Lombardia e la Banca Mediolanum.
Si potranno seguire le attività del gruppo sui social, alla pagina:
Black Light: eventi e iniziative | Facebook
Il primo evento ufficiale organizzato dal gruppo è l'esposizione 'Black Light Art: la luce che nasce dal buio" che si svolgerà dal 11 Maggio 2017 al 10 Giugno 2017 presso il Palazzo Lombardia della Regione Lombardia.
Quindici artisti esploreranno le poetiche della Black Light Art.
Riporto il breve concept attorno al quale è stata disegnata l'esposizione:
La Black Light come strumento espressivo, in grado di coinvolgere lo spettatore in una esperienza sensoriale dove la realtà non appare con il solito aspetto ma si veste di colori, di forme e di spazialità insolite e sorprendenti. Questa mostra, curata da Fabio Agrifoglio e Gisella Gellini, con allestimento di Gaetano Corica e progetto luci di Gianni Forcolini, intende esplorare le valenza artistiche della luce nera, proponendo opere di oltre una decina di artisti che da sempre la sperimentano o che la approcciano per la prima volta.
Sarà inoltre anche un’occasione per riscoprire la figura di Mario Agrifoglio, artista che ha fatto della black light il fulcro della sua sperimentazione artistica.
Black Light Art ha scelto inoltre di collaborare con il Museo Nazionale della Rocca Albornoz di Spoleto per l’iniziativa Lightquake 2017, mostra di artisti della luce a supporto di una raccolta fondi a favore del restauro di alcune opere d’arte danneggiate dal terremoto del centro Italia.
La luce nera, affascinante ossimoro, non serve per illuminare in modo convenzionale ma si utilizza per far apparire in modo diverso gli oggetti o lo spazio circostante, sia per scopi spiccatamente pratici che in ambito artistico.
Anche se di solito il pubblico generico tende ad associarla alle scenografie del Cirque du Soleil o alle ambientazioni delle discoteche, uno dei primi a sperimentare le applicazioni della black light fu Lucio Fontana nel 1949, con il suo Ambiente spaziale a luce nera.
Successivamente negli anni Sessanta, decennio che vide la nascita dell’optical art e dell’arte cinetica, Gianni Colombo con il suo Spazio Elastico vince il premio per la pittura alla Biennale di Venezia del 1986. Installazione che è stata recentemente riproposta all’edizione del 2011 della Biennale, intitolata Illuminations e curata da Bice Curiger, proprio all’ingresso del padiglione principale ai Giardini.
Nei decenni successivi la ricerca artistica nel campo della Light Art ha modo di spaziare in una vastissima gamma di possibilità, grazie ai nuovi strumenti informatici e alla disponibilità di sorgenti di luce innovative che però forse non possiedono la stessa poesia di sorgenti di luce meno tecnologiche come la black light, come dimostrato dalle opere di questa mostra.