Sir Green
Forumer storico
UniCredit lancia Fineco in Russia
di Filippetti Simone
Sole 24 Ore
Credito Sarà La prima internet bankdeL paese - Nicastro: «Mosca è strategica» UniCredit landa Fineco in Russia Simone Filippetti MOSCA. Dal nostro inviato zttv La prossima mossa di UniCredit in Russia è una Fineco che parlerà cirihico. L'istituto italiano sta studiando di lanciare la banca on line, eredità ex Capitalia, nel Paese.
Sarebbe una piccola rivoluzione perchè internet bank pure non esistono in Russia e sarebbe la prima presenzainternazionale per Fineco.
Un dossier che è anche una cartditornasole deljo stato di salute del sitnia bheario e dell'economia dell'ex Unione Sovietica.
A marzo sembrava che la Russia fosse sull'orlo del default, allamentetornavalo spettro della crisi del 1998.
Oggi la paura è passata e le prospettive economiche e finanziarie sono incoraggianti. Certo, la recessione morde anche qui: il PiI che galoppava a ritmi del 7% l'anno non si rivedrà, ma nel 2010 l'economia avrà il segno pi davanti (+1% la stima di Vladimir Osakovski, strategist delmercato russo di Unicredit).
Una delle poche aree dove il Pil, seppur di poco, salirà.
Negli ultimi i8 mesi il mondo dell'Est Europa prima era il jolly che ogni banca anelava di avere in tasca, poi un incubo da cui fuggire.
Ora le cose stanno miglioE5PANSEQNE Dei 40 milioni di clienti che fanno complessivamente capo all'istituto italiano, 30 milioni sono nell'area Est Europa rando ed è una buona notizia anche per l'Italia, di cui una grossa fetta grossa dell'export (pari al 16%) prende la via di Mosca.
L'Europa Centro-orientale e in particolare la Russia (accanto alla vicina di casa Polonia), rima- ne un asset strategico per la banca.
Nel Paese UniCreditè entrata 20 anni fa, dopo il crollo del muro di Berlino: allora si chiamava International Moscow Bank e fu la prima banca straniera a ottenere una licenza per operare. rai soci foflilatori c'era andie iaComit. UniCredit l'ha ricevuta in eredità comprando la tedesca vb. Proprio in questi giorni ricorre l'anniversario della nascita e per UniCredit, che qui ha riunito apposta parte del top management, è l'occasione per riconfermare la strategicità della sua presenza in Est Europa, come testa di ponte perle tante imprese italiane (Unicredit ne assiste circa 200) che esportano il Made in Italy.
Oggi UniCredit Bank Russia è la prima banca straniera del Paese e la settima in assoluto. «Essere entrati nell'Europa Centro-orientale, ha ricordato ilvice amministratore delegato di UniCredit Roberto Nicastro, è stata una scelta che ha profondamente modificato la banca».
Dei 40 nilioni di clienti che UniCredit ccnta complessivamente, 30 milioni sono nell'area Est Europa.
Il primo paese per numero di clienti non è nemmeno l'Italia, ma la Turchia.
La Russia rimane un Paese dalle immense e ancora poco sfruttate opportunità di business. Un dato su tutti: «la penetrazione bancaria, ha rivelato Federico Ghizzoni - responsabile dell'Europa Centro-orientale per il gruppo - è del 20% contro una media dell'Europa occidentale del 50%». I mutui, poi, sono ancora una porzione frazionale degli impieghi bancari. Esplosa la bolla e assorbito il pesante contraccolpo, c'è dunque spazio per ripartire (ma a una velocità pi bassa del passato).
di Filippetti Simone
Sole 24 Ore
Credito Sarà La prima internet bankdeL paese - Nicastro: «Mosca è strategica» UniCredit landa Fineco in Russia Simone Filippetti MOSCA. Dal nostro inviato zttv La prossima mossa di UniCredit in Russia è una Fineco che parlerà cirihico. L'istituto italiano sta studiando di lanciare la banca on line, eredità ex Capitalia, nel Paese.
Sarebbe una piccola rivoluzione perchè internet bank pure non esistono in Russia e sarebbe la prima presenzainternazionale per Fineco.
Un dossier che è anche una cartditornasole deljo stato di salute del sitnia bheario e dell'economia dell'ex Unione Sovietica.
A marzo sembrava che la Russia fosse sull'orlo del default, allamentetornavalo spettro della crisi del 1998.
Oggi la paura è passata e le prospettive economiche e finanziarie sono incoraggianti. Certo, la recessione morde anche qui: il PiI che galoppava a ritmi del 7% l'anno non si rivedrà, ma nel 2010 l'economia avrà il segno pi davanti (+1% la stima di Vladimir Osakovski, strategist delmercato russo di Unicredit).
Una delle poche aree dove il Pil, seppur di poco, salirà.
Negli ultimi i8 mesi il mondo dell'Est Europa prima era il jolly che ogni banca anelava di avere in tasca, poi un incubo da cui fuggire.
Ora le cose stanno miglioE5PANSEQNE Dei 40 milioni di clienti che fanno complessivamente capo all'istituto italiano, 30 milioni sono nell'area Est Europa rando ed è una buona notizia anche per l'Italia, di cui una grossa fetta grossa dell'export (pari al 16%) prende la via di Mosca.
L'Europa Centro-orientale e in particolare la Russia (accanto alla vicina di casa Polonia), rima- ne un asset strategico per la banca.
Nel Paese UniCreditè entrata 20 anni fa, dopo il crollo del muro di Berlino: allora si chiamava International Moscow Bank e fu la prima banca straniera a ottenere una licenza per operare. rai soci foflilatori c'era andie iaComit. UniCredit l'ha ricevuta in eredità comprando la tedesca vb. Proprio in questi giorni ricorre l'anniversario della nascita e per UniCredit, che qui ha riunito apposta parte del top management, è l'occasione per riconfermare la strategicità della sua presenza in Est Europa, come testa di ponte perle tante imprese italiane (Unicredit ne assiste circa 200) che esportano il Made in Italy.
Oggi UniCredit Bank Russia è la prima banca straniera del Paese e la settima in assoluto. «Essere entrati nell'Europa Centro-orientale, ha ricordato ilvice amministratore delegato di UniCredit Roberto Nicastro, è stata una scelta che ha profondamente modificato la banca».
Dei 40 nilioni di clienti che UniCredit ccnta complessivamente, 30 milioni sono nell'area Est Europa.
Il primo paese per numero di clienti non è nemmeno l'Italia, ma la Turchia.
La Russia rimane un Paese dalle immense e ancora poco sfruttate opportunità di business. Un dato su tutti: «la penetrazione bancaria, ha rivelato Federico Ghizzoni - responsabile dell'Europa Centro-orientale per il gruppo - è del 20% contro una media dell'Europa occidentale del 50%». I mutui, poi, sono ancora una porzione frazionale degli impieghi bancari. Esplosa la bolla e assorbito il pesante contraccolpo, c'è dunque spazio per ripartire (ma a una velocità pi bassa del passato).