Vaccino

Eccoli qui i "soloni"

Sembrava impossibile e invece ci sono riusciti: mettere insieme i due nuovi dogmi.

I vaccini e il cambiamento climatico.

Esperti arrivati da tutto il mondo si sono riuniti a Palermo al “Pandemic preparedness: from emergence to translation”,
simposio scientifico organizzato dalla Fondazione Ri.MED.

Un confronto che ha coinvolto i più importanti vaccinologi e immunologi del pianeta.

Ovviamente solo quelli ben allineati.

Nessuna possibilità di parola per chi ha una visione diversa dalla loro.

Tutti insieme appassionatamente per stabilire quale sarà la prossima pandemia
e quale vaccino inocularci a colpi di lockdown e Green pass.

Il succo è questo:
la prossima pandemia sarà scatenata da un virus
che uscirà fuori a causa dei cambiamenti climatici.

Ecco qua quindi che le due cose vanno a braccetto.

Ma da dove arriverà il nuovo virus e quale sarà?
 
Si parla della giungla, dell’India o dall’Egitto.

Ma il risultato è lo stesso:

il salto dall’animale all’uomo,
che poi si propaga a macchia d’olio in tutto il pianeta.


Addio Covid, dunque, ora ne serve una nuova.

E allora ecco quali potrebbero essere i virus in grado di provocare il prossimo contagio globale
secondo gli esperti riuniti a Palermo.

Nella classifica dei più pericolosi ci sono

l’arenavirus, parte di una famiglia di microrganismi patogeni
che prende il nome dalle particelle granulari che lo compongono,
trasmesse da roditori selvatici della giungla;

la famiglia Paramyxoviridae, che comprende patogeni umani già noti
(come il morbillo, la parotite e i virus della parainfluenza umana),

patogeni zoonotici altamente letali (come il virus Nipah)

e una serie di agenti recentemente identificati, come il Sosuga,
ancora poco conosciuti.
 
Chi o cosa favorisce la propagazione di questi virus?

La tesi del meeting è che dipende dai cambiamenti climatici.

Alessandro Sette, immunologo che lavora in California allo sviluppo di vaccini, ha detto:

“L’aumento delle temperature in primis, ma anche l’antropomorfizzazione di zone deforestate,
ci porta a contatto con batteri nuovi per gli esseri umani”.

La soluzione?

Ovviamente nuovi vaccini.

Ma allora quando verrà la prossima pandemia?

Lo comunica nientepopodimeno che Pregliasco, lo ricordate? Ha detto:

Sino ad oggi gli intervalli tra pandemie influenzali sono stati di 18-20 anni,
ma i tempi ora potrebbero essere dimezzati”.

Tra 9-10 anni quindi.

E quale sarà il prossimo virus a prevalere?

“Il genoma del batterio subisce modificazioni casuali,
che possono essere peggiorativi, o esposti nell’ambiente
possono diventare favorenti.
In sostanza dipende dal caso, dalla necessità”.


Sì, la loro.
 
Eccoli qui i "soloni"

Sembrava impossibile e invece ci sono riusciti: mettere insieme i due nuovi dogmi.

I vaccini e il cambiamento climatico.

Esperti arrivati da tutto il mondo si sono riuniti a Palermo al “Pandemic preparedness: from emergence to translation”,
simposio scientifico organizzato dalla Fondazione Ri.MED.

Un confronto che ha coinvolto i più importanti vaccinologi e immunologi del pianeta.

Ovviamente solo quelli ben allineati.

Nessuna possibilità di parola per chi ha una visione diversa dalla loro
.
Perchè la scienza è una questione di visione ????... chiedo agli esperti delucidazioni
 

1699269362424.png
 

Users who are viewing this thread

Back
Alto