È in uso, da un paio d’anni circa, un termine angosciante e disturbante in sé:
“turbo-cancro”.
Una definizione, peraltro, alquanto
vaga.
È piuttosto evidente che qualcosa non quadri
e non possiamo accettare che divenga una formula di uso comune,
come i famigerati “
malori improvvisi”, senza che si studino
le ragioni di questo exploit.
E, attenzione, non lo diciamo noi, ma i numeri:
negli ultimi 24-36 mesi si è registrata una vera esplosione di casi.
Ora, veniamo al punto.
Anche noi ci siamo occupati dei dati comunicati da
Roberto Burioni nelle scorse settimane:
negli
ultimi venti anni si è registrato un netto aumento dell’incidenza di alcuni
gravi tumori tra i più giovani,
secondo i dati racchiusi in un
articolo del
Wall Street Journal.
“E non sappiamo ancora il
perché“, ha detto il virologo da salotto televisivo.
Ecco, dunque, che ci vengono in soccorso i latini,
che parlavano di
excusatio non petita, accusatio manifesta.
Spieghiamoci meglio: è come dire che il
vaccino non c’entra.
Fine del discorso?
Assolutamente no, sicché l’
oncologa Patrizia Gentilini ha detto la sua in una
lettera.