Si tratta di una
raccomandazione, non di un obbligo,
ma pare assolutamente surreale,
nonostante le
evidenze scientifiche sempre più diffuse
e la montagna di
studi e ricerche sempre più frequenti
sui
danni collaterali dettati tanto dalla
proteina Spike
quanto dalla stessa
biotecnologia a mRNA.
Il “richiamo” autunnale per i fragili e gli anziani in Italia si è rivelato un epocale
flop,
nonostante si sia provato ad alimentare ancora il clima del terrore attraverso uno
spot televisivo con Michele Placido.
Secondo l’autorità sanitaria americana,
una dose
aggiuntiva del vaccino aggiornato può ripristinare la protezione
che è
diminuita rispetto alla dose autunnale del vaccino,
fornendo una maggiore protezione agli adulti di età pari o superiore a
65 anni.
Le persone “con un
sistema immunitario indebolito” sarebbero il target dell’ennesimo richiamo,
ma abbiamo già scritto una miriade di volte dell’indebolimento del sistema immunitario
come una delle numerosissime
conseguenze della inoculazione di un
farmaco sperimentale chiamato vaccino.
E non lo dicevamo noi,
bensì ci siamo limitati a divulgare le risultanze di studi e ricerche pubblicati da autorevoli riviste,
ma forse Mandy Cohen non se ne è minimamente accorta e, come leggiamo
“La maggior parte dei decessi e dei ricoveri per Covid-19
lo scorso anno, sono avvenuti tra persone di età pari o superiore a 65 anni”.