Vaccino

NO-VAX vs SI-VAX.

All’interno della popolazione in studio di 4.490.483 persone, 4.166.442 persone avevano un’età compresa tra 5 e 50 anni e quindi erano idonee alla vaccinazione durante il periodo di 3 anni; durante questo periodo hanno ricevuto un totale di 8.776.089 vaccinazioni....

Questa analisi condotta a livello statale rispetto all’arresto cardiaco extraospedaliero nei giovani non ha dimostrato un aumento dei tassi di arresto cardiaco extraospedaliero complessivo, di miocardite che causa arresto cardiaco extraospedaliero o di arresto cardiaco extraospedaliero non accertato durante la pandemia di Covid-19 o dopo l’introduzione della vaccinazione contro il Covid-19 obbligatoria a livello nazionale.
 
SCHIZOFRENIA
Il WSJ ci informa che i CDC statunitensi avrebbero declassato il covid a influenza, salvo raccomandare a tutti una vaccinazione annuale, agli ultrasessantacinquenni tre dosi all'anno, una ogni quattro mesi, e agli immunodepressi ben sei dosi all'anno, una ogni due mesi.

 
Una evidente schizofrenia, quella dei vertici delle istituzioni sanitarie statunitensi:
se appena pochi giorni fa davamo conto dell’audizione al Congresso d
a parte del dottor Peter Marks, direttore del Center for Biologics Evaluation and Research (Cber) presso la Fda
– e della sua candida ammissione per cui i vaccini contro il Covid-19 “potrebbero non prevenire l’infezione”,
ovvero anche chi sia vaccinato potrebbe infettarsi e contagiare –,
oggi leggiamo della nona dose.

Nona, avete letto bene.

Le altre otto, dunque, sono state pressoché inutili?

Torniamo alla notizia.

La direttrice dei Centers for Diseases Control and Prevention (CDC) americani, Mandy Cohen,
ha approvato la raccomandazione dell’Advisory Committee on Immunization Practices (ACIP)
ovvero il Comitato consultivo sulle pratiche di immunizzazione,
che propone un’ulteriore dose di vaccino Covid-19, nella sua versione aggiornata al 2023-2024,
che dunque si aggiungerebbe al richiamo autunnale dei mesi scorsi.

Gli americani dovranno scegliere se ricevere il siero mRNA Pfizer oppure Moderna
 
Si tratta di una raccomandazione, non di un obbligo,
ma pare assolutamente surreale,
nonostante le evidenze scientifiche sempre più diffuse
e la montagna di studi e ricerche sempre più frequenti
sui danni collaterali dettati tanto dalla proteina Spike
quanto dalla stessa biotecnologia a mRNA.

Il “richiamo” autunnale per i fragili e gli anziani in Italia si è rivelato un epocale flop,
nonostante si sia provato ad alimentare ancora il clima del terrore attraverso uno spot televisivo con Michele Placido.

Secondo l’autorità sanitaria americana,
una dose aggiuntiva del vaccino aggiornato può ripristinare la protezione
che è diminuita rispetto alla dose autunnale del vaccino,
fornendo una maggiore protezione agli adulti di età pari o superiore a 65 anni.

Le persone “con un sistema immunitario indebolito” sarebbero il target dell’ennesimo richiamo,
ma abbiamo già scritto una miriade di volte dell’indebolimento del sistema immunitario
come una delle numerosissime conseguenze della inoculazione di un farmaco sperimentale chiamato vaccino.

E non lo dicevamo noi,
bensì ci siamo limitati a divulgare le risultanze di studi e ricerche pubblicati da autorevoli riviste,
ma forse Mandy Cohen non se ne è minimamente accorta e, come leggiamo

“La maggior parte dei decessi e dei ricoveri per Covid-19
lo scorso anno, sono avvenuti tra persone di età pari o superiore a 65 anni”.
 
Peccato che le uniche statistiche cui negli USA, in Italia e in Europa

non fanno scalpore
– non tra le virostar e tra i professionisti dell’informazione

siano quelle sulla crescita esponenziale e drammatica

delle morti inspiegabili da malori improvvisi

o quelle delle migliaia e migliaia di persone colpite da effetti avversi,

anche molto gravi, o uccise in pochi mesi o settimane

per oscure malattie fulminanti.
 

Ecco. Ad un caso così vai a dire, eh, ma l'ISTAT, la Svizzera, la nuova Zelanda ecc.
Non è stata una sua scelta.
Chissà se è entrata nelle statistiche degli effetti avversi.
Quanti ce ne sono come lei?
 
Ma va. Adesso si sveglia.

“Questa mattina, non è stato operato un paziente a Roma perché non aveva fatto tampone Covid”.

Come spiegato nel video, il caso ha riguardato un amico di Bassetti
che aveva accompagnato il padre anziano per un piccolo intervento in day hospital.

“Nel febbraio 2024 ci sono ancora ospedali che chiedono tampone Covid
per far entrare pazienti per procedure mediche e chirurgiche. Vi rendete conto?
Poi si capisce perché il sistema sanitario continua ad avere problemi.
Tutto questo è inutile e inaccettabile. Spero che qualcuno intervenga”.


Sì, professore. Ci rendiamo conto.
E da molto tempo, anche.
Felici che ora ci dia ragione.


Verrebbe da dire: Meglio tardi che mai.
Il tema, infatti, sono i tamponi Covid.
E le parole di Bassetti sono inequivocabili.

Oltretutto, vanno ad aggiungersi al recente annuncio in cui ha spiegato che
sua moglie e i suoi figli non si sottoporranno ad altri richiami del vaccino anti Covid.



Come cambia il mondo!
 

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