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Un’analisi lucida, puntuale, coraggiosa su quanto accaduto in Pandemia e sugli effetti avversi dei “vaccini” anticovid-19.
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Grazie Susanna Tamaro.
“(…)Con scrupolo da scrittore, mi sono chiesta allora se fosse corretto il termine «vaccino» perché ogni vaccino, secondo il vocabolario della lingua italiana, serve ad acquisire un’immunità attiva, ma la quantità di infettati vaccinati non ci parla di questo. Quando poi ho letto, sempre nello stesso bugiardino, che «è possibile, dopo la vaccinazione, sviluppare una miocardite e pericardite», mi sono resa conto che nel frattempo, sui media, stava avvenendo qualcosa di non molto diverso dal gioco delle tre carte: tanto, nell’anno delle braccia conserte, tutte le morti erano dovute al Covid — in molti casi con tampone post mortem — altrettanto, a vaccinazione di massa avvenuta, nessun danno alla salute era conseguente al vaccino.
Com’è possibile, razionalmente, non capire che un prodotto innovativo, approvato con grande rapidità e con scarsa sperimentazione, possa creare dei danni nelle persone, e che questi danni, in molti casi, siano realtà ancora sconosciute e senza nome anche per gli stessi medici, dato che quando si entra nel «mistero impenetrabile» possono succedere cose che non siamo ancora in grado di comprendere? Sono stata testimone di tre gravi effetti avversi avvenuti intorno a me, persone che conosco da decine di anni e sulla cui salute fisica e mentale non ho alcun dubbio: una miocardite seguita da un infarto fulminante, una pericardite, un’ischemia insorta 48 ore dopo il vaccino seguita da un problema neurologico che ha portato a una parziale paralisi alle gambe. (…)”
Susanna Tamaro
Riflessioni sulle conseguenze della pandemia: l’esperienza del Covid ha lasciato cicatrici profonde, passioni intense e prolungate nel tempo corrodono ogni ragionevolezza
www.corriere.it
Mentre il tamarro bollava come sfigati quelli che avevano conoscenti danneggiati da effetti avversi