Vaccino (9 lettori)

Val

Torniamo alla LIRA
L’OMS ha dichiarato il 14.08.2024, in modo arbitrario,
come il nuovo RSI consente di fare al suo Direttore Generale,
un PHEIC (allarme pandemico di preoccupazione internazionale) per l’Mpox.

Tedros Gebreyesus, nei giorni successivi,
ha presentato un piano internazionale per i prossimi 6 mesi,
chiedendo un finanziamento straordinario pari a 135 milioni di USD.

Un PHEIC per l’OMS rappresenta un notevole incremento del proprio potere sugli stati membri
e un aumento dei suoi finanziamenti da gestire in autonomia.

Il nuovo RSI, proposto il 01.06.2024
e approvato con un colpo di mano,
è praticamente la fotocopia del trattato pandemico,
bocciato qualche giorno prima nella stessa Assemblea.


Il CDC Africano, il giorno dopo la PHEIC,
si è precipitato a dichiarare un piano per somministrare 10 milioni di dosi di vaccini per la Mpox in Africa.

Tutte le PHEIC lanciate dall’OMS
promuovono vaccinazioni di massa,
favorendo enormi interessi privati (Bill Gates).



La casistica della RdC e dei paesi confinanti,
dichiarata nella conferenza stampa e relativa a 14.000 casi e 531 decessi per Mpox
non è stata ancora validata da nessun esperto esterno e indipendente dall’OMS.

I dati africani lo richiedono da sempre, per la scarsa attendibilità delle loro fonti.

Il Centrafrica è, infatti, un’area in grande turbolenza e in guerra costante.

Non risulta che il nostro ISS abbia richiesto le sopracitate verifiche
e/o i referti autoptici dei casi a conferma degli stessi.

Come ci si può affidare, come paese e cittadini,
a personaggi come Tedros Ghebreyesus e all’OMS
dopo quello che hanno causato con la loro gestione
dell’emergenza Covid19 e con la vaccinazione di massa,
inutile e dannosa?

Nel frattempo,
Bill Gates si è precipitato a dichiarare
che finanzierà l’apertura in Africa
di uno stabilimento produttivo per vaccini a mRNA per l’Mpox.
 

Val

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Nel Piano internazionale OMS viene richiesto ai paesi membri
l’attuazione di un sistema di Sorveglianza e di “contact tracing”
utilizzando la tecnica PRC (Polymerase Chain Reaction),
già usata nell’emergenza Covid-19 dove ha generato un’enorme quantità di falsi positivi,
quindi caos che ha alimentato la spirale di terrore con i risultati noti

(morti evitabili e vaccinazioni obbligatorie con cd vaccini sperimentali).

Il rischio concreto è quello che si ripeta
lo stesso schema con l’esplosione artificiosa dei casi,
in gran parte falsi positivi, e di panico ingiustificato.



1. Diagnosi
La PCR, infatti, non è un metodo diagnostico,
come dichiarato in più occasioni dal suo inventore il Dr Karry B. Mullis
(premio Nobel per la chimica proprio per questo metodo d’analisi).

Si tratta, invece, di un metodo analitico che intercetta frammenti di molecole.

Non è mai stato progettato per identificare virus e tanto meno per testarli.

La PCR proprio per questa ragione
si presta ad usi inappropriati e fraudolenti
perché puoi trovare qualsiasi cosa tu voglia,
basta aumentare le amplificazioni oltre il limite x30.


Questo è quello che è successo nell’emergenza Covid-19
arrivando a generare fino al 95% di falsi positivi al virus Sars-CoV-2.


L’uso fraudolento di questa tecnica ha creato una nuova categoria di malati: gli asintomatici (falsità).

Tant’è che, ex post, il CDC degli USA ha ammesso
che soltanto il 6% delle morti Covid era senza comorbilità.



Sarebbe bene ed urgente che scienziati indipendenti
facessero sentire la loro voce in modo deciso al MinSal e all’Istituto Superiore di Sanità.
 

Val

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La diagnosi differenziale rimane la via maestra,
perché Mpox è facilmente confondibile, anche per un medico esperto,
con l’Herpes Zoster e la malattia autoimmune a blister,

entrambi presenti nel documento degli Eventi Avversi di particolare interesse di Comirnaty (Pfizer),
fatto rilasciare da un tribunale
(documento che l’Azienda aveva già concordato con il governo USA
di pubblicare solo dopo 72 anni).


Autorevoli scienziati, clinici italiani e stranieri lo confermano, fra questi:
Dr Giuseppe Barbaro, Dr Poornima Wagh e Dr Wolfgang Wodarg.

Per chi ha la possibilità, può ricorrere direttamente alla sierologia virale e/o ad un pannello linfocitario.

Dev’essere, inoltre, chiaro che la responsabilità è in capo al medico
per evitare che la pressione politica, un altro scudo penale,
facciano, ancora una volta, prendere loro scorciatoie pericolose come successo con la Covid-19.

vaiolo herpes zoster


Le persone iniettate con i cd vaccini Covid nel mondo
ammontano a più di 5 miliardi.


Il sistema immunitario delle popolazioni
è cambiato con fenomeni persistenti e stabili di disregolazione
e di immunodeficienza acquisita da vaccino.

È, pertanto, cambiata, nell’ecosistema microbiologico,
inevitabilmente la relazione fra ospite e patogeno,
regolata dal sistema immunitario
favorendo l’istaurazione di un nuovo equilibrio
che vede l’aumento della pressione dei patogeni
e l’insorgenza di molte malattie,
non solo virali opportunistiche quali l’Herpes Zoster o autoimmuni,
ma anche di tumori e tumori turbo in fasce di popolazione
che fino al 2019 erano praticamente esenti da questo problema.

Non risulta così improbabile
che si possano avere ulteriori focolai di Herpes Zoster
e di malattia autoimmune a blister
nei paesi a maggior tasso di vaccinazione covid, fra cui l’Italia.


vaiolo herpes zoster
 

Val

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L’Herpes Zoster è, quindi, uno dei tanti effetti collaterali
della vaccinazione di massa
.

Tutti i malati oncologici
e con malattie croniche in ematologia, gastroenterologia, reumatologia, dermatologia
sono stati vaccinati con almeno 3 dosi di vaccino Covid
e ricevono regolarmente trattamenti immunodepressivi.

Nei dati di EudraVigilance (sistema passivo di farmacovigilanza Europeo),
dove Comirnaty di Pfizer ha un PRR superiore a 2 per l’Herpes Zoster,
quindi è un segnale di sicurezza confermato,
con circa 19.000 segnalazioni spontanee di cittadini
che andrebbero moltiplicati almeno per x100 per cercare di avvicinarsi alla dimensione reale del problema.

Ed è solo uno, anche se il principale, dei 4 vaccini utilizzati.


2. Uno sguardo nel mondo

La Cina ha fatto immediatamente sua la richiesta dell’OMS
dichiarando che a partire dal prossimo mese di settembre sottoporrà a screening con PCR persone e merci in entrata.

Questo è un elemento di preoccupazione,
perché è probabile, che l’”ambaradan” dei tamponi e della casistica fatta di falsi positivi
riparta proprio dal solito paese, innescando poi gli altri paesi “follower
”.

La Nuova Zelanda ha pubblicato a luglio 2024 il nuovo Piano Pandemico
attribuendo, in forza di leggi speciali, autorità al personale medico per forzare (obbligo) le vaccinazioni agli esitanti.


3. Cosa potrà succedere?

Se OMS ha dichiarato un’emergenza,

allora spingerà sicuramente per far ripartire le solite misure sanitarie
(già ventilato la possibilità dei lockdown)
e la vaccinazione,
non solo per le sottopopolazioni a rischio,
negli stati membri con i vaccini:

JYNNEOS di Bavarian Nordic
e ACAM2000 di Emergent Bio Solutions,
aziende a capitale americano.

Vaccini autorizzati in emergenza, quindi,
sperimentali
(non si sa nulla della loro sicurezza ed efficacia)
e aspecifici perché utilizzano un virus del vaiolo umano,
attenuato, con tutti i rischi che questo comporta.

Inoltre, questi vaccini sono caratterizzati da seri eventi avversi cardiaci.

Se questo si realizzasse di nuovo
sarebbe come
” buttare ulteriore benzina sul fuoco di un sistema immunitario già debilitato”, aggravandone potenzialmente lo stato generale.

AIFA questa volta valuterà prontamente la terapia TRANILAST,
specifica, efficacia e collaudata da anni
per i casi di Mpox in Cina e Giappone?
 

Val

Torniamo alla LIRA
Per i BLA BLA BLA fanatici ed ignoranti
l'articolo non è formato da PincoPalla

ma da un biologo molecolare.
 

Daee

Forumer storico
MIOCARDITI 2 x 1
Commentavamo l'altro giorno lo studio francese publicato su JAMA che mostrava come la gravità delle miocarditi post-vaccino fosse non differente da quella delle post-covid e delle miocarditi in generale da qualsiasi causa, a condizione di considerare come intervallo plausibile per l'associazione tra vaccino e miocardite almeno trenta giorni dall'inoculo. Nel post di oggi, Vinay Prasad scopre un'altra informazione dello studio seppellita nel materiale supplementare: soffrire di miocardite post-vaccino non mette al riparo dal rifarsi una miocardite post successivo covid. Ovvero, essere vaccinato non solo non risparmia il covid ma nemmeno conseguenze del covid come una miocardite. E, ovviamente, anche questo studio riconferma uno dei fondamentali di tutta la vicenda, ovvero che vaccinarsi non evita il contagio e tanto meno le conseguenze gravi. Si tenga presente che le miocarditi di questo studio sono tutte rilevate in ospedale, sufficientemente gravi dunque da portare al ricovero.
 

Daee

Forumer storico
TUTTI UGUALI, ALCUNI PIU' DI ALTRI
C'è questa cosa curiosa per cui i vaccini covid a RNA da un punto di vista biotecnologico sono in tutto uguali ad esempio ai vaccini a RNA contro i tumori, ma mentre questi ultimi sono indubitabilmente riconosciuti come terapie geniche, i primi vengono inclusi tra i semplici vaccini e come tali trattati. Abbiamo già più volte chiarito che in UE la responsabilità di questa scelta è di EMA che apoditticamente dichiara in un suo documento di qualche anno fa, poi recepito nelle direttive europee, che un prodotto a RNA è terapia genica a meno che non sia sviluppato contro malattie infettive, caso nel quale va trattato come vaccino. Sic et simpliciter, senza alcuna spiegazione ulteriore. La stessa cosa accade in USA con la FDA, agenzia federale che di fatto "fa scuola" in ambito regolatorio. Ad esempio, nella sua guida per le industrie farmaceutiche sui criteri di valutazione dei vaccini anticancro, che riguarda anche i vaccini anticancro a RNA (https://www.fda.gov/media/82312/download), discutendo della sicurezza e degli effetti a lungo termine raccomanda particolare attenzione e rimanda alle linee guida generali sulle terapie geniche, ricomprendendo quindi i vaccini anticancro compresi gli RNA in queste ultime. Poi però consultando queste linee guida (https://www.govinfo.gov/content/pkg/GOVPUB-HE20-PURL-LPS112486/pdf/GOVPUB-HE20-PURL-LPS112486.pdf) si scopre che esse non si applicano ai vaccini contro le malattie infettive "even if you use products analogous to those used for gene therapy". Per dire che la FDA si rende dunque conto che i prodotti sono biotecnologicamente gli stessi, ma anche qui come già nel caso di EMA apoditticamente decide che pur essendo uguali vanno trattati diversamente. Questione incomprensibile, come se gli esperti dei due lati dell'oceano non fossero in grado di apprezzare le peculiarità e dunque gli aspetti critici e anche realmente pericolosi dei prodotti a RNA (Understanding the Pharmacology of COVID-19 mRNA Vaccines: Playing Dice with the Spike?), tanto più quando usati in prevenzione infettiva e dunque su persone sane che hanno la legittima aspettativa di rimanere tali.

Di questo i vari con@b@lle che hanno scritto in questi anni nell'altro Thread, se ne sono mai resi conto?
 

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