Vaccino

Nonostante la pandemia sia alle spalle da tempo,
la Commissione Ue lancia l'allarmismo:

firmato un contratto con Moderna per l'approvvigionamento di nuove dosi di vaccini Covid.

Sono 17 i Paesi che ne potranno usufruire, di cui 15 appartenenti all'Ue.

Ogni Paese potrà avere fino a 146 milioni di dosi.
 
Ecco quali sono i Paesi:


  • Belgio
  • Cipro
  • Danimarca
  • Estonia
  • Grecia
  • Spagna
  • Finlandia
  • Francia
  • Croazia
  • Irlanda
  • Lussemburgo
  • Paesi Bassi
  • Polonia
  • Svezia
  • Slovenia
  • Norvegia
  • Macedonia del Nord
 
Per l'Esecutivo europeo,

"questo approvvigionamento congiunto garantisce la sicurezza delle forniture
e migliora la preparazione dei Paesi partecipanti in caso di crisi sanitarie,
come è avvenuto durante la pandemia Covid:
sebbene i vaccini siano già disponibili,
questo contratto facilita ulteriormente l'accesso a un vaccino che può essere facilmente trasportato e conservato
".


"Ciò potrebbe rivelarsi particolarmente utile in caso di emergenza,
in quanto il vaccino può essere conservato a temperature di congelamento regolari
senza dover rispettare la catena del freddo ultra-bassa,
consentendo una distribuzione ancora più rapida e sicura
"

si legge nel comunicato.

Ahahahahahahahahahah
 

Gli ospedali segnalano un aumento dei ricoveri al pronto soccorso di bambini vaccinati contro il Covid

Un cardiologo danese di fama mondiale lancia l'allarme in seguito alle segnalazioni provenienti dagli ospedali di un drammatico aumento del numero di bambini vaccinati con mRNA contro il Covid trasportati d'urgenza al pronto soccorso con condizioni potenzialmente letali e fatali.

L'avvertimento è stato diramato dalla dottoressa Selina Kikkenborg Berg del Dipartimento di Cardiologia dell'Ospedale Universitario di Copenaghen, Rigshospitalet.


Il Rigshospitalet è l'ospedale più altamente specializzato della Danimarca.

Kikkenborg Berg ha guidato un team di esperti di alto livello per condurre uno studio di coorte basato su registri nazionali per valutare l'utilizzo dell'assistenza sanitaria tra gli adolescenti di età compresa tra 12 e 18 anni che avevano ricevuto "vaccini" a mRNA contro il Covid.

I risultati dello studio sottoposto a revisione paritaria sono stati pubblicati sulla prestigiosa rivista Nature Human Behavior.

Kikkenborg Berg e il suo team hanno analizzato i dati dei minori che avevano ricevuto il “vaccino” Pfizer Covid mRNA e hanno confrontato i dati con quelli dei loro coetanei non vaccinati.

Lo studio ha cercato di capire se la vaccinazione potesse influenzare i modelli di utilizzo dell'assistenza sanitaria, rivelando potenzialmente un segnale che confermasse l'impatto negativo delle iniezioni sulla salute.

I ricercatori hanno utilizzato un modello di coorte abbinata e il metodo PERR (Previous Event Rate Ratio).

Lo studio ha scoperto che risultati come visite al pronto soccorso, ricoveri ospedalieri e consultazioni con medici di base e specialisti sono tutti aumentati vertiginosamente tra coloro che avevano ricevuto i “vaccini”.

Fonte (Hospitals Report Surge in Emergency Room Admissions of Covid-Vaxxed Children - Slay News)
 
INCREDIBILE

Se le cose non cambieranno
chi muore oggi in ospedale rischia di ricevere un test Covid al posto dell’Estrema Unzione.

È la struttura a decidere,
il direttore di reparto vara le regole che valgono fino al capezzale, ognuno fa le sue
(l’anarchia legislativa in materia di Covid è un lascito della pandemia).

Con un test positivo inizia lo scempio, prima che sul corpo sulla psiche:
il paziente che ha ancora sporadici barlumi di consapevolezza è totalmente isolato.
Non riceve visite, nè attenzioni proprio nel momento in cui ne avrebbe più bisogno.

Oppure, come è accaduto la prima settimana di gennaio all’ospedale Mauriziano di Torino,
appena deceduti si finisce nel sacco nero.

E qui l’assurdità si fa più incomprensibile:
un anziano positivo al Sars-Cov-2 è stato vegliato dalle figlie fino all’ultimo
ma poi il corpo, considerato infetto secondo protocollo del 2020,
è stato sigillato in un sacco e tutti zitti che queste sono le regole.

La famiglia è stata costretta a rivolgersi a un avvocato, e grazie al Comitato Fortitudo, ha potuto ricevere le spoglie del congiunto.


Un episodio simile, lo stesso mese, è accaduto all’ospedale di Velletri
e chissà di quanti altri non ne è giunta notizia.
 
Ci faccia riflettere anche il resoconto di Fabio Zanchi, uscito sulle cronache nei giorni scorsi.

Il collega è rimasto sconvolto dalla sciatteria con cui sono trattati i corpi dei defunti all’Humanitas di Milano
ed io sono tre anni ormai che non riesco a ripensare senza rabbia a mia suocera avvolta dalla plastica nera al San Martino di Genova.


Parliamo di ospedali del Nord Italia in cui operano fior di professionisti
e da cui trapelano solo notizie apparentemente confortanti,
le strutture si digitalizzano,
l’AI velocizzerà i controlli,
le diagnosi saranno più dettagliate,
tutto splendido,
ma quando esaleremo l’ultimo respiro – e capiterà a ognuno di noi – che fine faranno le nostre spoglie?

Perché il trapasso deve coincidere con la trasandatezza
?


Da dove abbiamo ereditato questa mentalità?
O meglio: quando sono cambiate le basilari attenzioni, figlie di una profonda cultura di rispetto?

Perché siamo arrivati ad accettare simili profanazioni e quando abbiamo smesso di vigilare
?

La morte, che è forse l’unica certezza della vita, è sempre più allontanata dalla nostra quotidianità.
Ma fingere che non esista è un guaio.
Si vive senza più osservare la vecchiaia,
dovremmo invece contemplarla perché essa è il nostro destino (a meno che non ci colga il malore improvviso…).

Dovremmo renderci conto che il corpo avvizzisce,
che la mente perde vitalità,
che la carne si trasforma
perché nessuno a questo mondo ha potuto evitare il destino dell’umanità,
né col botulino, né con l’intelligenza artificiale o con qualche altro artificio.

Se la morte non è più sacra perde sacralità anche la vita.


Perciò, chiediamo al governo di trasmettere valore sul fine vita.


Intanto il governo Meloni sta ragionando su come chiamarsi fuori dall’Oms:
si spera infatti che le ottime ragioni per abbandonare quella che è diventata un’organizzazione privata
che si muove in mancanza di trasparenza diventi Legge.

Se siamo sempre stati amici degli Usa da accettare tutte le missioni di guerra (quindi da condividerne anche i lati peggiori),
a maggior ragione ora seguirne le orme porterebbe solo vantaggi all’Italia.

In primo luogo sull’autonomia decisionale e poi sull’economia,
i 100 milioni di euro versati annualmente gioverebbero alla sanità pubblica
e, magari le briciole, migliorerebbero anche le camere mortuarie.


Un sentito grazie ai senatori che hanno saputo promuovere e documentare il provvedimento.
 

Veterano di 76 anni sconfigge il cancro alla prostata con Ivermectina: il racconto del Dr. Mark Gordon

"Ho un veterano di 76 anni a cui è stato diagnosticato un Gleason 7. Il Gleason è il grado di tumore della prostata, ed era un Gleason 7," ha dichiarato il Dr. Mark Gordon.

"Ha assunto 12 mg di Ivermectina al giorno per otto settimane. A 12 settimane è stato sottoposto a una speciale PET per verificare la presenza di anomalie nella prostata. Non hanno trovato nulla. E il suo PSA, quando è arrivato con il cancro, era di 12,6. Ora è a 5,3."

Un risultato sorprendente che apre nuove discussioni sull'approccio al trattamento del cancro.
 

Veterano di 76 anni sconfigge il cancro alla prostata con Ivermectina: il racconto del Dr. Mark Gordon

"Ho un veterano di 76 anni a cui è stato diagnosticato un Gleason 7. Il Gleason è il grado di tumore della prostata, ed era un Gleason 7," ha dichiarato il Dr. Mark Gordon.

"Ha assunto 12 mg di Ivermectina al giorno per otto settimane. A 12 settimane è stato sottoposto a una speciale PET per verificare la presenza di anomalie nella prostata. Non hanno trovato nulla. E il suo PSA, quando è arrivato con il cancro, era di 12,6. Ora è a 5,3."

Un risultato sorprendente che apre nuove discussioni sull'approccio al trattamento del cancro.
Hanno chiesto al zanza e ai vari parassiti che perculavano chi utilizzava l'ivermectina? Forse la avversano perché è antiparassitario?
Eppure letteratura scientifica ne esiste... Ma per loro solo RNA
 
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