Vaccino

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Vaccini e infanzia

I bambini non vaccinati sono più sani dei vaccinati. Questo succede per due semplici motivi: 1) i vaccini inducono malattie in una percentuale di bambini superiore a quella dei bambini colpiti dalle malattie coperte dai vaccini e 2) i vaccini sono imperfetti sia come efficacia che come protezione del gruppo.

I dati presentati non derivano da studi controllati, nel senso che le differenze (vere) tra bimbi vaccinati e non vaccinati potrebbero essere dovute anche ad altri fattori. Ma Kennedy ha promesso di indagare ancora meglio questo argomento e ne vedremo delle belle.

La Lorenzin deve temere più dalla scienza (quella vera e onesta) che dalla politica.
 
 
Non ho verificato la veridicità
 
Avevamo ragione su tutto...


Tutto!
Avevamo ragione su tutto...


Tutto!
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gruglia$co fa finta di non arrivarci...

Dobbiamo dargli una mano noi a fare 1+1?

Ma se noi il prossimo anno l'influenza la chiamiamo Pippo, poi possiamo dire che non ci sarà stata influenza?
Oppure, se noi prendiamo il popolo bue e gli iniettiamo un siero che apre le porte il virus influenzali (ADE), poi la scianzah dice che possiamo fingere stupore per l'aumento delle influenze?
 
L'ACCORDO PANDEMICO

(Da un post fb di “The Justice”)

Mentre gli USA lasciano l'OMS di Bill Gates, in Europa si tenta di legarci mani e piedi alla "scienza" delle multinazionali del farmaco:

Così su X Ursula Von der Leyen:

“Ottime notizie da Ginevra, dove ieri sera è stato raggiunto un primo consenso sull'accordo pandemico.

Abbiamo imparato la lezione del COVID.

Per sconfiggere una pandemia servono test, cure e vaccini.

E sono altrettanto necessarie solidarietà e cooperazione globale.”

Come al solito hanno rassicurato che questo non interferirà con la "sovranità nazionale" dei singoli Stati europei che accetteranno di firmare l'accordo.

Lo abbiamo già visto durante la scorsa delirante pandemia: nonostante non avessimo firmato ulteriori trattati, la nostra sanità era completamente controllata ed etero-diretta e Giuseppe Conte non poteva fare altro che piegarsi al fatto compiuto: accettare le regole di Big Pharma:

- Chiudere le persone in casa
- togliere loro qualsiasi libertà e dignità
- stremarle e poi ricattarle dicendo che l'unico modo per tornare alla normalità sarebbe stato quello di assumere un farmaco non testato.

È evidente che il Piano PANDEMICO non era fatto da Conte a livello politico ma dalle multinazionale del farmaco.

Altrimenti non si spiega perché, nonostante le innumerevoli cure alternative (molto efficaci), abbiamo dovuto aspettare l'arrivo di questi farmaci miracolosi per tornare alla normalità.

Quindi, quando questi qui che lavorano per l'industria bellica e per quella farmaceutica, propongono ulteriori regole di comportamento in caso di pandemia, non si prevede nulla di buono.

Ma se nel 2020 per obbligarci alle loro regole hanno dovuto violare la legge, mettendo il diritto alla salute al primo posto rispetto a tutti gli altri diritti (lavoro, scelta personale, libertà di spostamento) - e non c'è scritto da nessuna parte che questo diritto abbia preminenza rispetto agli altri -, questa volta se firmiamo obrobri compilati da personaggi non credibili, non avremo nemmeno la protezione giuridica dalla nostra.

Ci rendiamo conto in che guaio vogliamo cacciarci?

Torniamo per un attimo alle parole della nostra URSULA preferita:
"Per sconfiggere una pandemia servono test, cure e vaccini."

Abbiamo capito come la pensano:
- Test a tappeto sulla popolazione (ovviamente fatti con la forza e senza possibilità di rifiutarsi), che se sono come quelli che lo stesso inventore diceva che non erano affidabili per la diagnostica, data la bassa specificità, in quando individuano frammenti genici presenti anche in tanti altri virus, allora non stiamo parlando di scienza ma di pretesto di controllo

- Vaccini

Eccoci di nuovo. Quindi se arriverà un'epidemia di influenza non stare a casa o non curarti come ti pare. Se dichiarano che è pandemia devi essere per forza inoculato.

Si perché, se leggete bene fra le righe, quello che dice la nostra amica di Pfizer (la prossima volta facesse prezzi più vantaggiosi quando compra delle dosi di siero genico), è che arrivasse una nuova pandemia bisognerà assumere il vaccino. Ma quindi è già pronto? Non ci volevano anni per realizzarlo e testarlo?
Wow la "scienza" ha fatto passi da gigante!

Se poi dobbiamo pensare che immetteranno sul mercato nuovi vaccini con Rna autoreplicante, si mette davvero male. I sieri magici erano acqua fresca a confronto.

Stando alle dichiarazioni della nostra scientifica presidentessa, dobbiamo desumere che i vaccini sono già pronti, se sono diventati la regola per uscire da qualsiasi pandemia.

Oppure dobbiamo ipotizzare che si conosce già la pandemia che arriverà...

Se sei sveglio intuisci che il discorso della Presidente è tutto storto e mette non pochi dubbi.
Se dormi, ringrazi la Presidente e "la scienza" di occuparsi della tua salute e proteggerti.
 
VACCINI E AUTISMO
Il blog di Jessica Rose dedica i suoi due più recenti post alla correlazione temporale tra aumento dei casi di autismo e incremento delle vaccinazioni pediatriche:
nonché ad alcuni aspetti della nota e irrisolta correlazione tra autismo e alluminio nei vaccini:
Ora, affermare che la questione sia controversa è quanto meno un "understatement" molto "british". Si tratta in realtà di una faccenda da "chi tocca i fili muore", polarizzata tanto quanto e ancor più dei vaccini covid, della crisi ucraina e del doping di Sinner, e per di più ante litteram, fin dal caso Wakefield, peraltro esploso molto al di là dei suoi reali confini, come ha ben ricostruito tempo fa Massimo Mazzucco:
Né l'autismo e nemmeno i disturbi del neurosviluppo rientrano nei miei campi diretti di ricerca, malgrado mi occupi da decenni di neuroscienze, immunologia e infiammazione. Non pretenderò certo dunque di pronunciarmi su un argomento talmente conflittuale. Coincidenza vuole tuttavia che proprio in queste settimane stia collaborando alla scrittura di uno studio sulle connessioni tra neuroinfiammazione e schizofrenia, questo sì un argomento del quale da molto tempo lavoro anche sperimentalmente nel mio istituto. E non posso non riflettere sul nesso potenziale tra vaccini e disturbi del neurosviluppo mentre revisiono la vasta letteratura esistente sui modelli animali di disturbi comportamentali legati all'alterato neurosviluppo, gran parte dei quali è basata proprio sull'induzione di stimoli potentemente infiammatori nella madre durante la gravidanza.
Ben venga dunque, ove mai fosse, l'annunciata iniziativa statunitense volta ad avviare un programma di ricerca sulle cause dell'innegabile epidemia di autismo nei bambini (un caso ogni 32, una vera e propria catastrofe su cui dovrebbero titolare ogni sera i notiziari...). Auguriamoci se mai che sia un vero programma di ricerca e non una sparata dimostrativa che finisca per produrre soltanto l'ennesimo studio epidemiologico inconcludente.
E nel frattempo sarebbe bene rimuovere certi vincoli e divieti di fatto antiscientifici e fideistici, come quello contenuto nella Guida alla valutazione delle reazioni avverse osservabili dopo vaccinazione pubblicata da AIFA nel 2016, secondo cui l'autismo, insieme alla sindrome della morte improvvisa del neonato (SIDA), non è MAI correlabile ai vaccini. MAI.
Comprensibile l'ansia di "proteggere i vaccini", ma facendolo attraverso il divieto di realizzare ricerche finisce per stravolgere la situazione alimentando diffidenza e sfiducia. Paradossalmente predisponendo il terreno fertile per il proliferare tra l'altro di stregoni e ciarlatani. Che è poi probabilmente quello che chi definisce queste strategie in realtà vuole, così da crearsi il "fantoccio di paglia" da confutare a mani basse.
 

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