Requiem
La campagna per il lancio della quarta dose agli anziani si è rivelata un flop bello e buono, nonostante ci avesse messo la faccia in prima persona.
Ma per
Giorgio Parisi, l’uomo che ha proposto la cottura passiva della pasta per combattere la crisi energetica,
le brutte notizie non sono poi tante:
il ministro della Salute uscente Roberto Speranza lo ha infatti promosso nel consiglio del Centro nazionale antipandemico (Cnap),
una branca della Fondazione biotecnopolo di Siena, cuore del progetto italiano per affrontare eventuali minacce in arrivo nei prossimi anni.
A fargli compagnia, altri facce non proprio sconosciute.
Prima di lasciare il dicastero al ministro della Salute che verrà,
Speranza ha infatti voluto in seno all’organismo che si è insediato di recente
anche l’ex capo del Cts Franco Locatelli.
L’uomo, per intenderci, che nel 2021 prometteva:
“Raggiungeremo l’immunità di gregge tra agosto e settembre”.
Non proprio una felice profezia.
Tra gli altri membri anche Barney Graham, figura vicina ad Anthony Fauci,
che aveva inizialmente dichiarato di voler collaborare a sua volta con la struttura salvo poi sparire dai radar.
La retribuzione dei membri “sarà fissata da un decreto del ministero della Salute, di concerto con Mef e ministero delle Università.
Il Cnap avrà una dotazione fissa di 340 milioni di euro fino al 2026, secondo quando disposto dalle azioni complementari al Pnrr”.
Diverrà socio fondatore la Fondazione Toscana life sciences di Fabrizio Landi,
“ex frequentatore della Leopolda ben introdotto negli ambienti progressisti della Regione”.
Prima di veder calare il sipario, insomma, il governo Draghi si è impegnato per realizzare una bella infornata,
favorita dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale dello statuto del Biotecnopolo avvenuta il 26 agosto.
A seguire, la promulgazione del decreto del premier con le nomine e la costituzione del consiglio del Cnap.
L’ente si occuperà anche di ricerca sui vaccini e sulle monoclonali.