Vaccino

Ahahahahahahah i pidioti son sempre lì.

“Vi spiego a voce quali interessi si celano dietro la Proposta di Legge n. 862 del 3 febbraio 2023
a firma Lacarra, Carè, Serracchiani, dal titolo :

Introduzione dell’obbligo di diagnosi autoptica, istologica e molecolare
nei casi di morte improvvisa in età infantile e giovanile.

Addirittura c’è in allegato un protocollo per l’esame autoptico”.

“Ormai hanno trovato la strada!
E indovinate a chi affiderebbero la gestione della rete di istituti a cui assegnare le autopsie?

Ad una commissione tecnico scientifica di nomina ministeriale presieduta dal presidente dell’ISS!!

Praticamente la politica vuole entrare anche nelle autopsie
per coprire eventuali correlazioni anche post mortem,
come ha fatto con la farmacovigilanza passiva e con Tachipirina e vigile attesa!!”.

“Avendo visto che ci siamo attivati per richiedere i registri delle morti improvvise in tutte le regioni,
autorevoli esponenti del partito democratico s’inventano una proposta di legge
che introduce dei protocolli per le autopsie ai giovani deceduti per morte cardiaca improvvisa.
Ovviamente nei protocolli non è contemplato alcun accertamento mirato a individuare la presenza della spike vaccinale”.
 
Ahahahahahahah ma oggi è una giornata gioconda.

L'Oms dice che il Covid «è qui per restare tra noi»

e che il riscaldamento globale potrebbe aggravare il 50% dei patogeni conosciuti.

Non c'è alcun riscontro, intanto però ci si mette avanti con un po' di paura.
 
Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale dell’Oms, ha sentenziato:

«Covid 19 è qui per restare e il mondo continuerà ad aver bisogno di strumenti per prevenirlo, diagnosticarlo e curarlo».


Sottolineiamo: siamo nel campo delle possibilità,
nessun patogeno noto ha avuto importanti mutazioni tali da suscitare allarme,
ma l’importante è cominciare a mettere paura e ad insistere sul legame caldo-epidemie.

Ad esempio, alcuni ricercatori hanno fantasticato in merito alla possibilità
che eventuali agenti patogeni congelati nel permafrost,
il suolo perennemente gelato presente nei climi freddi o alle elevate altitudini,
potrebbero essere rilasciati dallo scongelamento prossimo venturo,
e naturalmente questi microrganismi sarebbero letali,
perché non ci sarebbe immunità nei loro confronti.


Insomma: l’alieno venuto dal ghiaccio potrebbe essere uno dei prossimi film pandemici.


L’ipotesi che il cambiamento climatico vada ad alimentare epidemie e malattie
e che tali eventi faranno precipitare il mondo in un’altra pandemia
è sostenuta sempre più diffusamente e in attesa di nuovi virus
si sottolineano molto i rischi delle possibili malattie trasmesse da insetti,
dei quali non si parla più come cibo, ma come minaccia.


Non più gustosi grilli fritti, ma zanzare, e non solo.


Secondo Saad Omer, direttore dello Yale Institute for Global Health
«con il cambiamento climatico globale, sempre più aree, anche quelle lontane dall’equatore
o ad altitudini relativamente elevate, stanno diventando ospitali per le zanzare».


I cambiamenti climatici possono anche spingere le popolazioni a migrare,
provocando, si legge, maggiori interazioni con la fauna selvatica
e aumentando il rischio di diffusione di agenti patogeni.

Alcuni scienziati stanno già facendo previsioni per il 2024, che – dicono -
sarà un anno ancora più caldo di questo a causa dell’evento El Niño .

Ciò probabilmente produrrà una grave siccità in alcune regioni del mondo,
stimolando potenzialmente migrazioni di massa.


Intanto, i teorici del collegamento tra cambiamento climatico e malattie infettive
si stanno attivando per “sensibilizzare” altri scienziati, i media e i governi
perché tengano in debito conto i rischi degli effetti del cambiamento climatico su epidemie e pandemie,
e predispongano risposte alle emergenze provocate dai disastri climatici,
che dovrebbero includere azioni di sanità pubblica per “mitigare” le epidemie.

Inoltre, si vorrebbe che i sistemi sanitari
si adattassero al cambiamento dei modelli di trasmissione delle malattie
e alla mobilità globale di persone, animali e merci.

Tutti questi sforzi richiedono finanziamenti diretti
all’intersezione tra cambiamento climatico e prevenzione delle epidemie,
e al cambio di mentalità della comunità internazionale.


Sarà una grande operazione psicologica.
 
Specialmente negli anni del Covid, abbiamo assistito ad elogi vari ma anche a diverse critiche.

L’OMS ha davvero troppo potere decisionale?

Secondo l’europarlamentare Anderson è così.

Lo strapotere dell’Organizzazione Mondiale della Sanità
non sarebbe lecito essendo

“un organismo non eletto, controllato e gestito da multimiliardari”.
 
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zanza zanza, non stare là in mezzo ahahahahahahahah
 

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