Vaccino

Il Segretario dell'HHS, Robert F. Kennedy Jr. conferma che le cosiddette "morti di morbillo" NON sono in realtà morti di morbillo.

"Dobbiamo mettere le cose in chiaro. Non c'è stato un decesso per morbillo in oltre un decennio".

C'è un video di una sua intervista. O è falsa questa, oppure il mainstream ha riportato notizie false la scorsa settimana. Naturalmente alcuni avranno abboccato subito perché ormai non resta loro che la speranza che il mainstream dica la verità.
 

Dr. Gerardo Rossi:
" ... Recenti risultati dai CDC negli Stati Uniti indicano che ben 1/60 bambini hanno ASD. Molti di questi bambini regrediscono a circa 3 anni di età, spesso dopo un evento specifico, come infezione ..., traumi ..., esposizioni tossiche ... o stress ...che implicano l'importanza di alcuni fattori ambientali. …”
http://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0014299915003982
 
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COMUNICATO DELL’ASSOCIAZIONE ITALIANA PER LE VITTIME COVID SULL’ONOREFICENZA CONSEGNATA AL VIROLOGO BURIONI


Premiare Burioni è un affronto e un dolore in più per chi ha perso qualcuno nel periodo Covid. AIVIC non ci sta!

La scelta del presidente della Repubblica Sergio Mattarella di conferire al professor Roberto Burioni la medaglia di bronzo al merito della salute pubblica, proprio per la promozione delle vaccinazioni, è un duro colpo, quasi uno shock.
Perchè Burioni, se fosse stato un personaggio dei fumetti, sarebbe il "Cattivo". Quello che sparge paura e confusione in giro, quello che urlava dai suoi social “Vax, vax, vax!” come se fosse un mantra, ma che nel farlo ha confuso più di quanto abbia chiarito. Ricordate quando, nel bel mezzo della pandemia, il nostro ‘virologo di fiducia’ ci diceva che "In Italia siamo tranquilli, il virus non c’è"? Eh, magari Burioni aveva trovato una formula segreta per evitare il contagio, peccato che quella frase risuonasse più come una stramba previsione di qualche esperto di astrologia, piuttosto che una valutazione scientifica. Non era l'unico a sbagliare, per carità, ma ammettiamolo: ha sbagliato in modo talmente plateale da far impallidire anche il più ottimista dei virologi da bar. Poi c’è la sua indiscutibile capacità di non essere un semplice divulgatore scientifico, ma un vero e proprio guerriero della Rete. Solo che,invece di combattere contro il virus, ha dato battaglia a chiunque non fosse d’accordo con lui. Si dirà: “Ma Burioni ha fatto bene a combattere i negazionisti e i no-vax!”. Eh sì, lo ha fatto, ma non con l’arma della ragione, della calma e della scienza. No. Ha preferito la strada dell’insulto, della demonizzazione. I "no-vax" venivano bollati come casi da psicoterapeuta,o peggio, come degli esseri inferiori,quando non addirittura come “sorci”. Insomma, se non ti vaccinavi, secondo lui, non solo non capivi niente di scienza, ma eri anche una persona di bassa qualità umana. Un bel modo di favorire il dialogo, non c’è che dire.
E ora arriva la medaglia. Certo, in tempi come questi, dove un'informazione sballata ha mietuto vittime come un virus in giro, che cosa c'è di più utile di premiare chi ha contribuito, con la sua spiccata sensibilità, a fare chiarezza e portare serenità? Ah, no, scusate. Mi sono confusa, Burioni ha creato terrore, ha scatenato una guerra verbale contro chiunque non si piegasse al suo verbo, ignorando che l’unico modo per fermare una pandemia è unire la gente, non dividerla tra “giusti” e “sbagliati”.
E pensare che tutto questo succede mentre, da un lato, ci sono tante persone che, senza clamori, hanno contribuito davvero alla lotta contro il Covid, con discrezione, competenza e, soprattutto, rispetto. Ma loro non sono finiti in copertina. Loro non sono andati in TV a dire che chi non si vaccinava era "un pericolo pubblico". Loro non hanno minacciato di "chiudere in casa" i dissidenti. No, loro facevano il loro lavoro, senza bisogno di urlare o insultare.
Il fatto che una figura come Burioni venga premiata in questo modo, come se fosse un eroe nazionale, è un affronto. Non solo alla memoria di chi ha combattuto la pandemia con serietà e professionalità, ma anche alla scienza stessa. Perché il ruolo di un esperto non è quello di terrorizzare la gente, ma di informarla, di aiutare a comprendere, di ascoltare anche le voci che non si allineano. Burioni ha fatto tutto il contrario: ha creato confusione, ha diviso, ha insultato.
E questo, nonostante tutto, sarebbe un riconoscimento meritato? Per noi, come AIVIC, la risposta è un no secco. Non è un attacco politico, non è una questione ideologica: è semplicemente una questione di coerenza e rispetto verso chi, anche nella tempesta, ha cercato di fare del bene, senza imporsi come guru di turno.E, francamente, dare un premio a chi ha contribuito alla divisione sociale durante un’emergenza sanitaria, anziché alla coesione, è un altro errore che, temo, non dimenticheremo facilmente
- Marzia Chiocchi




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LA RANA, LO SCORPIONE E I VACCINI COVID
Tre giorni fa, l'autorevolissima rivista scientifica Neurology ha pubblicato una revisione della letteratura su vaccini covid e sindrome di Guillain Barré (GBS). La GBS è una infiammazione acuta dei nervi periferici su base autoimmunitaria che in uno-due casi su dieci richiede ventilazione assistita e può essere fatale. La GBS è stata associata al vaccino covid AstraZeneca mentre ancora oggi in tanti negano la connessione con i vaccini a RNA. Ora questa revisione analizza 103 sudi pubblicati per un totale di 175 casi di GBS, più frequenti con AstraZeneca ma presenti anche con Pfizer e Moderna, e tanto più gravi quanto più a insorgenza tardiva rispetto alla vaccinazione (con buona pace della "plausibile finestra temporale" di due settimane). Per dire, che ritengo da sempre pretestuosa la differenziazione così netta tra diversi tipi di vaccini covid: indubbiamente alcune caratteristiche li differenziano, ma alla fine tutti contengono in un modo o nell'altro la tossina virale, e questo li accomuna costituendo la loro natura, come lo scorpione della nota favoletta. Inoltre, dubito fortemente che Neurology avrebbe pubblicato uno studio del genere anche solo un paio di anni fa. Forse anche certe riviste meriterebbero una medaglia al merito della sanità.

Guillain-Barré Syndrome After COVID-19 Vaccination: A Systematic Review and Analysis of Case Reports (P8-10.009) | Neurology
 
La catastrofe della vaccinologia continua anche dopo il covid.

Quest’inverno il vaccino per l’influenza negli adulti ha aumentato il rischio di influenza!


Conclusions This study found that influenza vaccination of working-aged adults was associated with a higher risk of influenza during the 2024-2025 respiratory viral season, suggesting that the vaccine has not been effective in preventing influenza this season.

Stranamente non era citato SOICILO
 

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