TRATTATO PANDEMICO, REFERENDUM E MORBILLO
Mentre l'
OMS approva il "
Trattato per prevenzione e risposta alle epidemie globali dopo Covid-19" e mentre in Italia qualcuno poco informato sulle vicende iniziate (mediaticamente) nel 2015 e pensa di aver scoperto l'acqua calda (pure appoggiato da professionisti che avrebbero invece aver dovuto stoppare l'iniziativa!) proponendo un
referendum che segnerà forse la fine del
dissenso vaccinale (ricordo che
Novax è termine giuridicamente diffamatorio!), i
ricercatori cinesi lavorano anche per noi (sicuramente nemmeno volendolo!) e pubblicano pochi giorni fa
QUESTO interessante lavoro che conferma ancora una volta come
l'immunità naturale protegga di più dell'immunità vaccinale!
Studio impeccabile quindi inattaccabile (ma forse qualche doppia nel cognome dei ricercatori sarà un difetto importante per l'ebete) ed eseguito prendendo il
morbillo come malattia infettiva contagiosa come riferimento, malattia esantematica infantile per eccellenza e su cui si è costruita tutta la teoria dell'immunità di gregge (teoria che come scritto più e più volte negli anni fa acqua da tutte le parti e non è praticamente applicabile a nessuna malattia infettiva), oltretutto "prevenibile" (così piace pensare ai più) tramite vaccinazione a virus vivo (il cosiddetto vaccino trivalente o quadrivalente dal 2019
MPR o
MPR-V), quindi tramite una modalità vaccinale tra le più "simili" all'infezione naturale.
Nonostante questa similitudine però l'immunità, come ribadito e ben illustrato in questo studio, decade molto rapidamente, rendendo gli ignari vaccinati ancora più soggetti ad ammalarsi e in età più adulta, dove la malattia diventa più problematica (se si chiama malattia esantematica infantile non è un caso!).
Questo lavoro non solo è importantissimo per i dati e quello che illustra in maniera inequivocabile (per buona pace delle virostar e dei buffoni da forum), ma fa capire una volta di più come l'unica via che va seguita per togliere finti obblighi non sia tanto quella giuridica ma quella scientifica!
Già prima del Covid dissi in molte occasioni che sarebbe stato opportuno che soprattutto le associazioni di categorie si spendessero per favorire la ricerca, infatti se cosi fosse stato fatto negli ultimi 25 anni, forse non avremmo nemmeno vissuto la panto-pandemia Covid perchè avremmo già avuto solide basi scientifiche di contrasto alle teorie farlocche e a tutto quanto ci hanno propinato per farci accettare la
tecnologia a mRNA, tecnologia che sottolineo è nata per altri scopi (terapia tumorale) dopo che sono stati stoppati gli studi sulle
basi genetiche della risposta immune alle vaccinazioni (
QUESTO studio del 2012 è l'ultimo pubblicato), perchè si iniziava a comprendere concretamente come la situazione fosse complessa e come l'apparato basato sulle
vaccinazioni di massa, proprio grazie alle scoperte fatte, iniziava a scricchiolare pesantemente!
Quindi, consapevoli dei
danni (inutile facciano finta di no!), i soliti "buontemponi" della "scienza" hanno deciso di puntare tutto sulla tecnologia a mRNA, mettendo da parte la genetica individuale e la risposta individuale alle vaccinazioni (quindi la
vaccinomica), fregandosene del perchè non tutti rispondiamo allo stesso modo a un vaccino, del perchè non tutti abbiamo gli stessi polimorfismi infiammatori, lo stesso HLA, gli stessi recettori Toll-like e quanto queste differenze incidano sulla risposta al vaccino, tanto per loro questi "dettagli fondamentali" non avevano rilevanza (sicuramente non rilevanza commerciale dal momento che rende molto di più immettere sul mercato 1 vaccino per tutti!).
Invero qualcuno, anche per il
vaccino Covid, ha tentato nel 2024 di pubblicare su questo argomento, però la pubblicazione, seppur stata accettata da
Nature, non ha avuto molto risalto ma è stata usata più che altro per dire che non tutti reagiscono allo stesso modo al vaccino Covid e non tutti sviluppano allo stesso modo gli anticorpi.
Questo argomento invece sarebbe da indagare molto e nel dettaglio, perchè farebbe luce sulle tante patologie misconosciute ma a un occhio attento di natura post-vaccinale (in tanti casi con nesso causale e non solo temporale già assodato),
perchè sarebbe l'unico modo fattibile e portante risultati certi per chiedere una revisione legislativa e l'abrogazione di insulse e malsane leggi vaccinali.
Purtroppo la memoria storica è troppo corta, la voglia di fare concretamente qualcosa poca, la voglia di visibilità politico-mediatica troppa e finiamo sempre nelle "ragnatele" del sistema, dandoci mazzate enormi da soli come quella che è e sarà la
proposta referendaria di cui sposo completamente l'
analisi di Corvelva che potete leggere
QUI.
La situazione cambierà?
Io penso di sì ma ci vorrà del tempo perchè come le mele devono maturare e coglierle troppo presto non va bene, così anche la coscienza della maggioranza, così ancora tanto immatura e facilmente soggiogabile su certi temi, deve ancora maturare.
Certo è che bisogna iniziare a capire che solo una sana ricerca priva di conflitti di interesse può veramente portare a risultati concreti, poi applicabili sia alla
giurisprudenza che alla
politica sanitaria.
Non scrivo di chi è l'articolo e mi scuso con l'autore. Eventualmente gli farò avere le obiezioni di Grok, del culex e del comp@gno di culex.