codam
Forumer storico
da: [email protected] Luciano Testoni
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da: [email protected] Luciano Testoni
Caro Oreste,
in base ai tuoi conti, dato che il 75% delle azioni della newco verrebbe redistribuito fra gli azionisti di Parmalat S.p.A., il depauperamento risultante(in valore) per questi ultimi rimarrebbe sostanzialmente quello a suo tempo da me calcolato nella proposta di concambio preparata per il vostro Comitato.
Un'operazione del genere dovrebbe quindi essere votata dall'assemblea dei nuovi azionisti. Se loro accettassero......., tutto bene!
Ma c'è un altro aspetto che forse non avete considerato in modo adeguato. Togliendo dalla disponibilità diretta di Parmalat S.p.A. quasi un miliardo e mezzo di euro, questa non potrebbe certo condurre in porto le acquisizioni quasi trionfalmente annunciate e che tanto hanno contribuito a mantenere il titolo sui 2,5 euro invece di lasciarlo sprofondare a meno di due, cosa che sarebbe avvenuta se si fosse coerentemente allineato al crollo della nostra borsa. Queste acquisizioni poi chi le farebbe, la newco? Allora sì che si verrebbe a costituire una vacca bicefala che molto ha dell'assurdo, e che nessuno vuole.
Scusa la forma stringata, ho parlato a braccio ma credo, come al solito, con raziocinio.
Saluti Luciano T.
da: [email protected] elianto-due
Salve Luciano,
è sicuramente vero quello che sostieni, c'è però da considerare che su Nuova Parmalat grava anche un forte rischio risarcitorio, non dimentichiamo che prima della sentenza Kaplan (28.6.07) Nuova Parmalat valeva circa 3,3 euro, contro gli attuali 2,4 circa...
Adesso il valore della società è abbastanza indeterminato perchè in bilico tra i risarcimenti già raccolti e le eventuali responsabilità che - proprio in virtù del concordato - NP ha ereditato da Vecchia Parmalat. Con lo "sdoppiamento" intanto il board mette al sicuro la nuova società (che non può più essere attaccata da nessuno) e permette al mercato di dare un valore esatto. Non c'è solo il capitolo "acquisizioni", non dimentichiamo che non è detto che Parmalat debba acquisire, potrebbe anche essere acquisita. E in questo momento chi si azzarda a comprare una società che non si sa bene quanto possa essere chiamata a risarcire, un giorno o l'altro?
Inoltre, come ha spiegato Oreste, NP manterebbe cmq una fortissima partecipazione in questa eventuale NewCo, partecipando alla divisione degli utili, che in questo caso sarebbero rappresentati unicamente dall'evolversi del contenzioso. Da non dimenticare che questa NewCo. sarebbe quotata, e quindi NP avrebbe anche la possibilità di guadagnare offrendo al mercato parti della propria partecipazione in NewCo.
Io come sai non sono un'esperto di finanza ma credo che questa soluzione farebbe benissimo a tutti, NP in primis.
Da notare anche che NewCo non avrebbe più nulla da risarcire a nessuno, inglobando dentro di se la posizione degli ex azionisti. I bondholders hanno già avuto il concambio e non possono più pretendere nulla nè dalla vecchia nè da NP. Quindi resterebbe aperta unicamente la partita tra NewCo e le banche. Quando NewCo incassa anche NP ne guadagna direttamente, avendo una partecipazione.
La class action Usa, per esempio, decadrebbe sicuramente contro NP e resterebbe aperta solo la posizione contro Banche e revisori.
Resta da capire come verrebbero valorizzate le vecchie azioni: per prezzo di carico o semplicemente tenendo conto solo del numero di azioni possedute, a prescindere del prezzo di carico??
Io credo che i prossimi 2-3 mesi saranno decisivi.
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da: [email protected] Luciano Testoni
Caro Oreste,
in base ai tuoi conti, dato che il 75% delle azioni della newco verrebbe redistribuito fra gli azionisti di Parmalat S.p.A., il depauperamento risultante(in valore) per questi ultimi rimarrebbe sostanzialmente quello a suo tempo da me calcolato nella proposta di concambio preparata per il vostro Comitato.
Un'operazione del genere dovrebbe quindi essere votata dall'assemblea dei nuovi azionisti. Se loro accettassero......., tutto bene!
Ma c'è un altro aspetto che forse non avete considerato in modo adeguato. Togliendo dalla disponibilità diretta di Parmalat S.p.A. quasi un miliardo e mezzo di euro, questa non potrebbe certo condurre in porto le acquisizioni quasi trionfalmente annunciate e che tanto hanno contribuito a mantenere il titolo sui 2,5 euro invece di lasciarlo sprofondare a meno di due, cosa che sarebbe avvenuta se si fosse coerentemente allineato al crollo della nostra borsa. Queste acquisizioni poi chi le farebbe, la newco? Allora sì che si verrebbe a costituire una vacca bicefala che molto ha dell'assurdo, e che nessuno vuole.
Scusa la forma stringata, ho parlato a braccio ma credo, come al solito, con raziocinio.
Saluti Luciano T.
da: [email protected] elianto-due
Salve Luciano,
è sicuramente vero quello che sostieni, c'è però da considerare che su Nuova Parmalat grava anche un forte rischio risarcitorio, non dimentichiamo che prima della sentenza Kaplan (28.6.07) Nuova Parmalat valeva circa 3,3 euro, contro gli attuali 2,4 circa...
Adesso il valore della società è abbastanza indeterminato perchè in bilico tra i risarcimenti già raccolti e le eventuali responsabilità che - proprio in virtù del concordato - NP ha ereditato da Vecchia Parmalat. Con lo "sdoppiamento" intanto il board mette al sicuro la nuova società (che non può più essere attaccata da nessuno) e permette al mercato di dare un valore esatto. Non c'è solo il capitolo "acquisizioni", non dimentichiamo che non è detto che Parmalat debba acquisire, potrebbe anche essere acquisita. E in questo momento chi si azzarda a comprare una società che non si sa bene quanto possa essere chiamata a risarcire, un giorno o l'altro?
Inoltre, come ha spiegato Oreste, NP manterebbe cmq una fortissima partecipazione in questa eventuale NewCo, partecipando alla divisione degli utili, che in questo caso sarebbero rappresentati unicamente dall'evolversi del contenzioso. Da non dimenticare che questa NewCo. sarebbe quotata, e quindi NP avrebbe anche la possibilità di guadagnare offrendo al mercato parti della propria partecipazione in NewCo.
Io come sai non sono un'esperto di finanza ma credo che questa soluzione farebbe benissimo a tutti, NP in primis.
Da notare anche che NewCo non avrebbe più nulla da risarcire a nessuno, inglobando dentro di se la posizione degli ex azionisti. I bondholders hanno già avuto il concambio e non possono più pretendere nulla nè dalla vecchia nè da NP. Quindi resterebbe aperta unicamente la partita tra NewCo e le banche. Quando NewCo incassa anche NP ne guadagna direttamente, avendo una partecipazione.
La class action Usa, per esempio, decadrebbe sicuramente contro NP e resterebbe aperta solo la posizione contro Banche e revisori.
Resta da capire come verrebbero valorizzate le vecchie azioni: per prezzo di carico o semplicemente tenendo conto solo del numero di azioni possedute, a prescindere del prezzo di carico??
Io credo che i prossimi 2-3 mesi saranno decisivi.
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