Titoli di Stato paesi-emergenti VENEZUELA e Petroleos de Venezuela - Cap. 1 (24 lettori)

probabilità recovery

  • 1

    Votes: 21 48,8%
  • 100

    Votes: 6 14,0%
  • 50

    Votes: 16 37,2%

  • Total voters
    43
Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.

russiabond

Il mito, la leggenda.
Si, resta da vedere se un ipotetico default riguardi uno o l'altro ... o tutti e due.

... potrebbe essere ristrutturazione "spintanea" almeno per un periodo

cedole tagliate e nominale invariato spostate scadenze brevi a quando il petrol sarà di nuovo a prezzi congrui insomma ...

non deve essere per forza una Grecia quella penso resterà per anni ed anni come la peggior skifezza che abbiano potuto fare

ecco perchè vale la pena cavalcare il prezzo piu basso e puntare al nominale piu alto paga sempre bene avere nominale alto ...;)

di sicuro la base 35 per i PDVSA per iniziare a farsi l'eventuale discesa agli inferi è ottima l'ho già detto scritto
dieci entrate a massa uguale ...e a scendere e vediamo chi esce con le ossa rotte

non posso giocarmela ripeto sono su BDM e non mollo un centesimo

però ne varrebbe veramente la pena a mio modestissimo avviso

e contro le opinioni di Gaudente ...potrebbe questa volta magari avare ragione lui

io non penso ma come al solito

chi vivrà vedrà ...:lol:


P.S. e dopo vi lascio passeggiata e sauna finlandese ...

alla fine vincente è colui che porta a casa soldi ...se serve switchiare e cambiare cavallo e tradare come ho fatto sui GGB alla fine restano i soldi se restano quelli ...e sei in plus hai vonto altrimenti hai perso ...lo sapete che ragiono terra terra ...

vale sempre l'articolo quinto

chi gà i skey gà vinto :D

il problema Venezuela secondo me non è la ristrutturazione è lo scoppio di una guerra civile ...li entriamo nel campo del tutto è possibile ...finchè non c'è sangue in piazza ...sarà ne piu ne meno delle altre ristrutturazioni ...
 
Ultima modifica:

tommy271

Forumer storico
... potrebbe essere ristrutturazione "spintanea" almeno per un periodo

cedole tagliate e nominale invariato spostate scadenze brevi a quando il petrol sarà di nuovo a prezzi congrui insomma ...

non deve essere per forza una Grecia quella penso resterà per anni ed anni come la peggior skifezza che abbiano potuto fare

ecco perchè vale la pena cavalcare il prezzo piu basso e puntare al nominale piu alto paga sempre bene avere nominale alto ...;)

di sicuro la base 35 per i PDVSA per iniziare a farsi l'eventuale discesa agli inferi è ottima l'ho già detto scritto
dieci entrate a massa uguale ...e a scendere e vediamo chi esce con le ossa rotte

non posso giocarmela ripeto sono su BDM e non mollo un centesimo

però ne varrebbe veramente la pena a mio modestissimo avviso

e contro le opinioni di Gaudente ...potrebbe questa volta magari avare ragione lui

io non penso ma come al solito

chi vivrà vedrà ...:lol:


P.S. e dopo vi lascio passeggiata e sauna finlandese ...

alla fine vincente è colui che porta a casa soldi ...se serve switchiare e cambiare cavallo e tradare come ho fatto sui GGB alla fine restano i soldi se restano quelli ...e sei in plus hai vonto altrimenti hai perso ...lo sapete che ragiono terra terra ...

vale sempre l'articolo quinto

chi gà i skey gà vinto :D

il problema Venezuela secondo me non è la ristrutturazione è lo scoppio di una guerra civile ...li entriamo nel campo del tutto è possibile ...finchè non c'è sangue in piazza ...sarà ne piu ne meno delle altre ristrutturazioni ...

Certo che questi momenti tra Grecia e Venezuela sarebbero il tuo pane ... ma anche la vecchia "Russia" ...
 

junior63

Forumer storico
non so se era stato postato

http://www.ft.com/intl/cms/s/0/62459b98-80ea-11e4-b5cf-00144feabdc0.html


qui c'è lo zampino degli Usa.
Imho vogliono far saltare Maduro e di sto passo mi sa ci riescono

Le sanzioni erano ferme da molti mesi in senato per l'opposizione della senatrice della Lousiana. La senatrice ha perso le elezioni al ballottaggio e le sanzioni sono state approvarte dal nuovo arrivato.
Si diceva nei mesi scorsi che la Casa Bianca era contraria alle sanzioni e Obama non le avrebbe firmate, pare proprio che adesso abbia cambiato idea, forse avere le 2 camere contro lo costringe a qualche concessione?

Colpiscono gli interessi di singole persone e non dello stato venezuelano, tra queste diversi militari accusati di narcotraffico, forse qualche prestanome a Miami dovrà levare le ancore, nulla di più per le finanze venezuelane.

Se volessero proprio metterci lo zampino basterebbe che smettessero anche solo per pochi mesi di comprare petrolio dal Venezuela, non c'è nemmeno bisogno di embargo.

Chi è causa del suo mal pianga se stesso, hanno chiesto una riunione d'urgenza della OPEP e il risultato è stato un disastro, forse senza quella riunione i prezzi del petrolio sarebbero scesi più lentamente dato che il mercato non avrebbe avuto la certezza delle decisioni che sarebbero state prese alla prossima riunione OPEP.

La cosa strana è che non arriva nessun comunicato dal Mercosur, Alba, Unasur, Petrocaribe, Banco Sur o dal famoso fondo creato dai BRICS a garantire che interveranno in favore del Venezuela se ce ne fosse bisogno.
Paesi che hanno beneficiato per anni dei petrodollari, questo si che è un mezzo colpo di stato al Venezuela altro che USA.
 

Obi W. Kenobi

Forumer attivo
sperando che torres non torni con la valigetta piena solo di lampadine a LED: Venezuela join hands with China to boost energy sector|Industries|chinadaily.com.cn

CARACAS - The Venezuelan government signed agreements on Monday with Chinese companies to boost Venezuela's electric energy sector which has been severely affected since 2010 after more than 30 years without renovation.

At a televised ceremony attended by Venezuelan President Nicolas Maduro, energy officials and various companies signed accords to create joint ventures to produce LED bulbs and maintain public lighting.

"None of these agreements can stay solely on paper, we have the money, the place to start up the factory and the technology to have these bulbs and luminaries installed in the shortest time possible," said Maduro.

Among the Chinese companies that signed contracts was Zhejian Yankon Group whose representatives promised that with its technology, Venezuela would save around 10 percent of its electricity consumption.

"This agreement is one of many that will be done with China to consolidate our national economic development in 2015," Maduro said.
Maduro said the joint ventures will be set up in "special economic zones" which he has recently approved.

Since Chinese President Xi Jinping visited Caracas in July, China and Venezuela have signed various cooperation agreements of mutual benefit.
Last week, Venezuelan Vice-President of Economy and Finance Rodolfo Marco Torres visited China to further promote bilateral cooperation.

------------------------------------------------------------------------------------

aggiungo un trafiletto sulle quotazioni attuali: Deuda de Venezuela se desploma pero perspectiva de incumplimiento es poco clara - FinanzasDigital

Deuda de Venezuela se desploma pero perspectiva de incumplimiento es poco clara

Caracas/Finanzas Digital.- Los precios de los bonos soberanos de Venezuela se han desplomado y el costo de asegurar la deuda contra una cesación de pagos se ha disparado, luego de que una caída de los precios del crudo a mínimos de cinco años recortó el flujo de efectivo al país empeorando la situación para una ya débil economía venezolana.

Hay agentes del mercado financiero que se preparan para un incumplimiento de pagos o default, pero algunos analistas, inversores y economistas dicen que el Gobierno tiene opciones para aplazar ese desenlace.

El presidente Nicolás Maduro insiste que Venezuela realizará todos los pagos y que en los 15 años de Gobierno socialista nunca se incumplieron los compromisos internacionales.

Analistas apuntan a que la carga de deuda de Venezuela no es muy pesada, pero que en cambio está demasiado apalancada en sus importaciones, y que el problema real es el desplome del valor de la moneda, el bolívar, pues las empresas carecen de los dólares que necesitan debido a estrictos controles de cambios.

“Esto sería un default en el que destruyeron la producción privada y crearon una dependencia de las importaciones. Han creado enormes obligaciones estructurales en dólares aparte de la deuda”, dijo Siobhan Morden, responsable de estrategia latinoamericana de Jefferies en Nueva York.

El petróleo aporta un 96 por ciento de los ingresos por exportaciones de Venezuela, en dólares.

En el mercado negro, un dólar se compra en unos 175 bolívares, de acuerdo con www.dolartoday.com, un sitio web ampliamente utilizado. Eso es 27 veces más que el tipo de cambio más fuerte de tres cotizaciones oficiales distintas, que es de 6,3 por dólar.

Venezuela respalda sus bonos por miles de millones de dólares con petróleo, que usa para equilibrar sus cuentas y pagar unos programas sociales que han sacado de la pobreza a millones.

El modelo económico se ha deteriorado ahora que los precios del crudo se han derrumbado un 40 por ciento desde junio a un mínimo en cinco años. Los futuros del crudo en Estados Unidos perdían 1,07 dólares, a 62,75 dólares por barril el miércoles.

El bono referencial de Venezuela, con vencimiento en 2027, disminuía 1,96 dólares a 46,686 dólares, llevando su rendimiento a un nuevo récord de 21,713 por ciento.

La diferencia entre los rendimientos de la deuda venezolana con los títulos comparables del Tesoro de Estados Unidos en el índice EMBI+ de JPMorgan alcanzaba a 2.349 puntos básicos.

Sin Default aún

Los inversionistas siguen muy cautos sobre Venezuela, dada la elevada inflación, el deterioro cambiario, la escasez y las acusaciones de Maduro de una campaña internacional en su contra.

Un análisis de Moody’s indica un fuerte incremento de la tasa de frecuencia prevista de default soberano de Venezuela a un año, a un 13,07 por ciento, un máximo de cinco años.

Un inversor que desee asegurar una operación de 10 millones de dólares por cinco años tendría que gastar 5,7 millones de dólares como costo de entrada.

Adicionalmente, tendría que pagar 500.000 dólares por año por la duración del contrato de “credit default swap” (CDS), como se conocen a los seguros de incumplimiento de crédito, según el proveedor de datos Markit.

“Estamos previendo un ajuste significativo del tipo de cambio este año y de nuevo el próximo año”, dijo Alberto Ades, copresidente de análisis de economía global de Bank of America Merrill Lynch y responsable de estrategia de renta fija.

Ades dijo que el colapso del crudo forzará al Gobierno a implementar ajustes económicos y eliminar distorsiones.

Para un Gobierno reticente a incumplir pagos, esos movimientos terminarían impulsando las tasas de crecimiento en relación con su actual desempeño.

BAML prevé que la economía venezolana crezca un 1,2 por ciento en 2015 después de contraerse un 3,3 por ciento este año.

La oposición dijo el martes que la economía se contrajo un 4,2 por ciento en los primeros nueve meses de 2014.

Para fines de este año, BAML prevé que el bolívar se devalue a 13 unidades por dólar. La expectativa es que haya otra devaluación a 30 bolívares para fines de 2015 y luego a 66 bolívares para 2016, acercándolo a la tasa del mercado negro.

En el corto plazo, ello aliviaría algo de la presión y la especulación de que el Gobierno se prepara para un default.

De todos modos, los inversores están mirando escenarios de incumplimiento.

Más detalles surgieron en una discusión a puertas cerradas, reportada originalmente la semana pasada por IFR, de un panel patrocinado por especialistas en reestructuración soberana del bufete legal Cleary Gottlieb Steen & Hamilton.

Un analista dijo que los abogados de Cleary pensaban que Venezuela sólo tendría una “ligera modificación del perfil” de su deuda, pero que si los inversores fueran detrás de sus activos tendrían dificultades para cobrarlos.

“¿Qué pasa si se incumplen los (bonos) soberanos pero no los de (la petrolera estatal) PDVSA? Es difícil ir detrás de PDVSA”, dijo el analista, que habló bajo condición de anonimato.

“Lo mismo vale para (la unidad de refinación en Estados Unidos) Citgo. Todo el mundo cree que simplemente se puede ir a por esos activos y Cleary estaba diciendo que no, que será más difícil que eso”, agregó.

Un inversor en deuda de mercados emergentes, que se abstuvo de que se mencionara su nombre y presenció el encuentro, dijo que su compañía no se prepara para un default pronto.

“Se pueden hacer muchas cosas antes de un default. Se puede devaluar. Eso es lo más fácil. Se pueden vender activos, reducir subsidios”, añadió.

Fuente: Reuters

--------------------------------------------------------------------------

doomsday...

G3PwtttY
 
Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.

Users who are viewing this thread

Alto