Titoli di Stato paesi-emergenti VENEZUELA e Petroleos de Venezuela - Cap. 1 (14 lettori)

probabilità recovery

  • 1

    Votes: 21 48,8%
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    Votes: 6 14,0%
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    Votes: 16 37,2%

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    43
Stato
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tommy271

Forumer storico
come per dire... se volete continuare la guerra dei prezzi va bene, ma datemi i soldi altrimenti i 3 milioni di barili diari li togliamo noi dal mercato :lol:

chiaramente "no precisó las condiciones de esta ayuda"...

io comunque per adesso vedo solo dichiarazioni... peraltro il qatar è indubbiamente molto ricco, ma mica è esente dalla situazione attuale, e con un ritmo estrattivo di 1.8 mln di barili al giorno e soli 15 mld di barili di riserve provate mica penso che vada a regalare in giro.



secondo me... sta facendo il giro di tutti i produttori principali per farsi un'idea di quanto debba durare questa situazione. in base a quel che gli dicono, probabilmente, deciderà che misure economiche prendere e cosa fare più avanti.

Questa è già una proposta seria ... :-o :lol:.



Da quel che vedo mi pare che vada in giro con il piattino ... letteralmente in mano ...
Ma in questo modo perde credibilità.
Gli accordi con gli emiri devono passare prima da Washington... se poi vuole aprire una nuova stagione di rapporti, tanto meglio.

Comunque, se voleva andare in Arabia Saudita e in Qatar doveva farlo in un altro momento ... non il giorno dopo della visita a Teheran.
Cosa penseranno gli iraniani?

E non credo che Maduro abbia la capacità ed intelligenza per cercare un ruolo da giocare in questi paesi.

Tra un pò arriverà ad Algeri.
Ultima tappa.
 

tommy271

Forumer storico
Tweet da Caracas:




Pdvsa 35 concentra caída más acentuada en esta parte de la curva: 0,55 ptos. Su precio se mantiene similar al cierre del viernes: 39,92%

El #bono Pdvsa 2022 se ha cotizado en las últimas cuatro jornadas por debajo de 50%.

Pdvsa 2016 sostiene desde el pasado jueves una tendencia negativa, cediendo en las primeras horas de la jornada de hoy 0,60 puntos (49,57%).

Respecto a los títulos emitidos por la petrolera estatal, sus precios caen en promedio 0,25 puntos.

Casos puntuales como el Venz 2018 (cupón 7%) y el Venz 2034 registran alzas en sus precios de 2,50 y 1,10 ptos respectivamente.

Destaca el #bono Venz 2025 con un retroceso de 0,35 puntos, alcanzando así su precio más bajo en lo que va de año (36,53%)

El #bono Venz 2023 acumulada desde finales de la semana pasada una caída en su cotización cercana a 2 ptos, ubicándose actualmente en 37,78%

La #deuda soberana de #Venezuela comienza la semana en terreno negativo. En promedio los precios ceden 0,10 puntos.
 

NoWay

It's time to play the game
Tanto per intenderci ... non capisco queste tappe del viaggio di Maduro ... prima cerca accordi di cooperazione con l'Iran ... e poi chiede l'appoggio dei nemici storici di Teheran (Arabia Saudita e Qatar).

E' come se la Merkel passa da Kiev dando appoggio agli ucraini ... e poi vola a Mosca cercando l'appoggio di Putin.

Starà bussando a tutte le porte... :)
 

NoWay

It's time to play the game
*FOREX FOCUS: petrolio perde il 5%, Brent sotto 48 usd

MILANO (MF-DJ)--I future sul petrolio trattano sui nuovi minimi da 5 anni e mezzo, in scia ai timori per la produzione globale, con gli analisti sempre piú pessimisti sull'outlook del greggio.

Il future sul Brent, con scadenza a marzo, tratta sotto i 50 dollari a 48,65 usd/barile (-5,17%) dopo essere sceso sui minimi dal 18 marzo 2009 a 47,22 dollari. Il derivato sul Wti a febbraio, quota 46,03 usd/barile (-4,74%) dai 48,36 usd/barile dell'ultima chiusura.

Intanto Alwaleed bin Talal, membro della famiglia reale saudita, ha affermato che il greggio non raggiungerà mai più i 100 dollari al barile. Il principe non prevede alcuna ripresa. A detta dell'emiro, con l'offerta in eccesso sommata alla debolezza della domanda, il petrolio "andrà ancora più giù".

Sul mercato dell'oro nero, la strada per trovare "un nuovo equilibrio continua", afferma Jeffrey Curries, a capo della ricerca sulle commodity di Goldman Sachs, precisando che ora i mercati di capitale che finanziano la produzione di shale Usa stanno giocando un ruolo dominante. Le quotazioni dovranno rimanere basse piú a lungo per bloccare i flussi che sostengono l'output di shale statunitense, avverte l'esperto. Goldman Sachs ha tagliato la previsione media sul Brent per quest'anno a 50,40 usd/barile da 83,75 e sul Wti a 47,15 usd/barile da 73,75.

Anche Societe Generale ha ridotto le stime sul prezzo del Brent di 15 dollari a 55 usd/barile e del Wti di 14 dollari a 51 usd/barili per la media di quest'anno, attribuendo la causa all'aumento delle scorte previsto per la prima metá dell'anno. "Diverse forze di mercato continuano a provocare ondate ribassiste sulle quotazioni", sottolinea Mike Wittner, responsabile della ricerca sul greggio. Per il primo semestre si prezzano "fondamentali molto deboli", spiega l'esperto, aggiungendo che l'impazienza dei mercati potrebbe spingere le quotazioni su livelli tanto bassi da bloccare la produzione in Canada e Stati Uniti.

Pessimistica anche la valutazione degli strategist di Ig, secondo i quali nel breve periodo la flessione del greggio continuerá. "Al momento non vi è stato alcun segnale, tecnico o fondamentale, per una possibile inversione di tendenza. Il Wti potrebbe puntare i sostegni in area 45 dollari al barile, importante supporto di lungo periodo. Stesso discorso per il Brent che si avvicina a 47,50, soglia importante per il quadro tecnico", spiegano gli esperti.

Per Michael Hewson di Cmc Markets le quotazioni possono scendere addirittura verso i 40 dollari al barile. Tenere i prezzi bassi favorisce il gioco dei produttori del Golfo, come l'Arabia Saudita, che "manterranno sotto scacco i priduttori di shale Usa", sottolinea l'esperto.

L'andamento del petrolio continuerá a essere monitorato perchè rappresenta "un'incognita per le Banche centrali nel 2015", come affermano da Societe Generale, ricordando che "le aspettative sull'inflazione sono scese drasticamente nei Paesi avanzati".

Negli Stati Uniti, i prezzi al consumo piú deboli implicano che "la Fed avrá piú flessibilitá per normalizzare la politica" monetaria. Inoltre, le quotazioni piú basse del greggio possono "costituire uno stimoli per l'economia", quindi la banca mantiene la previsione di un primo rialzo dei tassi a giugno. Per quanto riguarda l'Eurozona, "il rischio che la deflazione si radicalizzi è cresciuto e spinge per ulteriori azioni della Bce e per un'implementazione piú rapida delle riforme", concludono da Societe Generale.
 

tommy271

Forumer storico
Lievi perdite decimali a Francoforte... nessun movimento di rilievo:


22 bid/ask 45,05 - 46,69

26 bid/ask 40,05 - 43,25

27 bid/ask 39,60 - 42,26

31 bid/ask 40,00 - 41,78
 
Stato
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