Titoli di Stato paesi-emergenti VENEZUELA e Petroleos de Venezuela - Cap. 1
- Creatore Discussione troppidebiti
- Data di Inizio
- Stato
freddi
Forumer attivo
2 Aprile 2015
Nucleare Iran, ultimi metri in vista dell'accordo
Tra minacce e aperture, la trattativa sul nucleare in Iran prosegue a oltranza. Israele si riserva tutte le opzioni, compresa quella militare
Orlando Sacchelli
Oggi non sarà siglato alcun accordo sul nucleare iraniano. L'annuncio, fatto dall'Iran, sembra una doccia fredda. Ma il ministro degli esteri iraniano, Javad Zarif, assicura che le parti impegnate a Losanna nel negoziato potrebbero far uscire una dichiarazione congiunta "formale e pubblica" entro la mezzanotte. Insomma, dopo otto giorni di colloqui, l'accordo non c'è ancora. La nota sarà solo una dichiarazione, e non costituirà nessun "accordo", i cui dettagli tecnici saranno invece definiti più avanti.
Le trattative erano proseguite per tutta la notte e sembrava di essere in dirittura d'arrivo. "Siamo ai metri finali, i più duri", aveva affermato ieri sera il ministro degli Esteri francese, Laurent Fabius. Le delegazioni di Iran e 5+1 (Usa, Russia, Cina, Francia, Gb e Germania) stanno provando a superare le divergenze su alcuni nodi che frenano l’intesa, in particolare i tempi della revoca delle sanzioni contro la Repubblica islamica.
Obama aveva ordinato a Kerry di ignorare lo sforamento della deadline per il preliminare (31 marzo) e di andare avanti. Lo ha fatto nel corso della videoconferenza con il team della sicurezza nazionale avvenuta nella notte del 1° aprile, quando la delegazione di Teheran sembrava mostrarsi intransigente. Obama sperava così, sottolinea il Nyt, di modificare la dinamica delle trattative. Ieri gli Stati Uniti hanno palesato un certo nervosismo, minacciando di lasciare Losanna senza trovare un accordo: "Non siamo per scadenze arbitrarie, ma non vogliamo nemmeno trattative senza fine", ha detto il portavoce della Casa Bianca, Josh Earnest. E se non si riuscisse a raggiungere un'intesa, non si esclude l'inasprimento delle sanzioni. Il capo del Pentagono, Ashton Carter, sottolinea che anche "l’opzione militare sarà sul tavolo". Del resto in casi come questi, prevale sempre l'antico adagio: se vuoi la pace prepara la guerra. E fare la voce grossa minacciando conseguenze terribili "fa parte del gioco".
Ma Teheran non ha gradito l'uscita di Carter. "Queste dichiarazioni confermano il diritto iraniano a non fidarsi degli Stati Uniti e sicuramente non avranno alcun impatto sulle posizioni razionali, giuste e ben fondate dell'Iran rispetto alla questione nucleare". Lo ha detto il ministro della Difesa iraniano, Hossein Dehghan, in riferimento alle parole dell'omologo statunitense. L'unico obiettivo di queste "minacce ripetitive", ha detto Dehghan, è di "rovinare l'atmosfera razionale" dei colloqui in corso in Svizzera "in un momento delicato e complicato".
Israele ovviamente non resta a guardare e si riserva tutte le opzioni, compresa quella militare, per difendere la propria sicurezza in caso di un accordo tra Teheran e il gruppo del "5+1" sul programma nucleare iraniano: lo ha dichiarato una fonte del governo del premier Benjamin Netanyahu.
Nucleare Iran, ultimi metri in vista dell'accordo
Tra minacce e aperture, la trattativa sul nucleare in Iran prosegue a oltranza. Israele si riserva tutte le opzioni, compresa quella militare
Orlando Sacchelli
Oggi non sarà siglato alcun accordo sul nucleare iraniano. L'annuncio, fatto dall'Iran, sembra una doccia fredda. Ma il ministro degli esteri iraniano, Javad Zarif, assicura che le parti impegnate a Losanna nel negoziato potrebbero far uscire una dichiarazione congiunta "formale e pubblica" entro la mezzanotte. Insomma, dopo otto giorni di colloqui, l'accordo non c'è ancora. La nota sarà solo una dichiarazione, e non costituirà nessun "accordo", i cui dettagli tecnici saranno invece definiti più avanti.
Le trattative erano proseguite per tutta la notte e sembrava di essere in dirittura d'arrivo. "Siamo ai metri finali, i più duri", aveva affermato ieri sera il ministro degli Esteri francese, Laurent Fabius. Le delegazioni di Iran e 5+1 (Usa, Russia, Cina, Francia, Gb e Germania) stanno provando a superare le divergenze su alcuni nodi che frenano l’intesa, in particolare i tempi della revoca delle sanzioni contro la Repubblica islamica.
Obama aveva ordinato a Kerry di ignorare lo sforamento della deadline per il preliminare (31 marzo) e di andare avanti. Lo ha fatto nel corso della videoconferenza con il team della sicurezza nazionale avvenuta nella notte del 1° aprile, quando la delegazione di Teheran sembrava mostrarsi intransigente. Obama sperava così, sottolinea il Nyt, di modificare la dinamica delle trattative. Ieri gli Stati Uniti hanno palesato un certo nervosismo, minacciando di lasciare Losanna senza trovare un accordo: "Non siamo per scadenze arbitrarie, ma non vogliamo nemmeno trattative senza fine", ha detto il portavoce della Casa Bianca, Josh Earnest. E se non si riuscisse a raggiungere un'intesa, non si esclude l'inasprimento delle sanzioni. Il capo del Pentagono, Ashton Carter, sottolinea che anche "l’opzione militare sarà sul tavolo". Del resto in casi come questi, prevale sempre l'antico adagio: se vuoi la pace prepara la guerra. E fare la voce grossa minacciando conseguenze terribili "fa parte del gioco".
Ma Teheran non ha gradito l'uscita di Carter. "Queste dichiarazioni confermano il diritto iraniano a non fidarsi degli Stati Uniti e sicuramente non avranno alcun impatto sulle posizioni razionali, giuste e ben fondate dell'Iran rispetto alla questione nucleare". Lo ha detto il ministro della Difesa iraniano, Hossein Dehghan, in riferimento alle parole dell'omologo statunitense. L'unico obiettivo di queste "minacce ripetitive", ha detto Dehghan, è di "rovinare l'atmosfera razionale" dei colloqui in corso in Svizzera "in un momento delicato e complicato".
Israele ovviamente non resta a guardare e si riserva tutte le opzioni, compresa quella militare, per difendere la propria sicurezza in caso di un accordo tra Teheran e il gruppo del "5+1" sul programma nucleare iraniano: lo ha dichiarato una fonte del governo del premier Benjamin Netanyahu.
Obi W. Kenobi
Forumer attivo
Steinitz: If Diplomacy Fails, Military Options on Table Against Iran - Latest News Briefs - Arutz Sheva
BREAKING: EU announces press event on Iran Talks in Lausanne to be held Thursday evening.
BREAKING: EU announces press event on Iran Talks in Lausanne to be held Thursday evening.
tommy271
Forumer storico
Chiusure in crescita decimale a Francoforte.
Complessivamente si rimane entro un trading range molto stabile e stretto ... nelle ultime settimane.
I "soberanos" restano ancorati in questa "palude", senza forza per uscirne verso l'alto ... e non ancora deboli per affondare.
Vedremo se dopo Pasqua il noster Maduro aumentarà il prezzo della benzina e se ci sarà un riammorbidimento con Obama alla Cumbre de las america ...
22 bid/ask 44,60 - 45,10
26 bid/ask 41,35 - 42,50
27 bid/ask 40,50 - 41,75
31 bid/ask 41,30 - 42,75
Complessivamente si rimane entro un trading range molto stabile e stretto ... nelle ultime settimane.
I "soberanos" restano ancorati in questa "palude", senza forza per uscirne verso l'alto ... e non ancora deboli per affondare.
Vedremo se dopo Pasqua il noster Maduro aumentarà il prezzo della benzina e se ci sarà un riammorbidimento con Obama alla Cumbre de las america ...
22 bid/ask 44,60 - 45,10
26 bid/ask 41,35 - 42,50
27 bid/ask 40,50 - 41,75
31 bid/ask 41,30 - 42,75
Obi W. Kenobi
Forumer attivo
Obi W. Kenobi
Forumer attivo
* * * * *
Iranian President Hassan Rouhani has said that marathon negotiations between world powers and Iran over its nuclear ambitions have produced an agreement on "parameters" with a more detailed accord to be thrashed out by the end of June.
"Solutions on key parameters of Iran nuclear case reached. Drafting to start immediately, to finish by June 30th," Mr Rouhani tweeted on Thursday evening.
The permanent members of the UN Security Council as well as Germany - a group collectively known as P5+1 - and Iran have been in negotiations since November.
Talks have aimed at securing a permanent detente in which Tehran tames its nuclear programme in return for an easing of economic sanctions against Iran.
* * * * *
Powers, Iran agree that most of Iran's enriched Uranium stocks will be diluted or shipped abroad - Reuters.
6'000 centrifuges will continue to enrich 3.67% in Natanz. In terms of R&D, Iran will continue its R&D on advanced centrifuges. Iran will not be asked to shut down any enrichment sites. Iran currently has 19'000 centrifuges, will be asked to slash that down to 6,000.
Tasnim News Agency: Oil sanctions to be lifted once deal will be implemented. P5+1 countries are obliged not to impose new nuclear sanctions against Iran.
tommy271
Forumer storico
Reservas internacionales cayeron $1.107 millones en el primer trimestre
[FONT="] Durante los primeros tres meses del año los ahorros del país tocaron su punto máximo el 27 de febrero
[/FONT]
02-04-2015 11:42:00 a.m. | Jean Carlos Manzano.- Las reservas internacionales cerraron el primer trimestre del año en $20.973 millones, una baja de $1.107 millones con respecto al monto del último trimestre de 2014, de acuerdo con datos del Banco Central de Venezuela.
Durante los primeros tres meses del año los ahorros del país tocaron su punto máximo el 27 de febrero, cuando se ubicó en $24.244 millones y su menor registro fue el 27 de enero cuando totalizaban $20.589 millones.
En febrero el ministro de Economía, Rodolfo Marco Torres, señaló que se estaban inyectado recursos a las reservas, sin precisar el origen. En 2014 se les proporcionó dinero del Fondo Chino.
“Este alza significativa obedece al fortalecimiento del fondo estratégico de reservas”, dijo el funcionario en febrero.
En marzo, el Estado realizó el pago de la liquidación del Eurobono 2015 por 1.000 millones de euros, sin embargo, no se precisó si ese desembolso se hizo de las reservas.
Según la firma Capital Economics "las reservas internacionales ya (están) peligrosamente bajas" y existe la posibilidad de que se intensifique la " escasez de dólares, y por lo tanto de las importaciones (..) (lo que) pondrá todavía más presión sobre la inflación en los próximos meses"
Leer más en: Reservas internacionales cayeron $1.107 millones en el primer trimestre
[FONT="] Durante los primeros tres meses del año los ahorros del país tocaron su punto máximo el 27 de febrero
[/FONT]
02-04-2015 11:42:00 a.m. | Jean Carlos Manzano.- Las reservas internacionales cerraron el primer trimestre del año en $20.973 millones, una baja de $1.107 millones con respecto al monto del último trimestre de 2014, de acuerdo con datos del Banco Central de Venezuela.
Durante los primeros tres meses del año los ahorros del país tocaron su punto máximo el 27 de febrero, cuando se ubicó en $24.244 millones y su menor registro fue el 27 de enero cuando totalizaban $20.589 millones.
En febrero el ministro de Economía, Rodolfo Marco Torres, señaló que se estaban inyectado recursos a las reservas, sin precisar el origen. En 2014 se les proporcionó dinero del Fondo Chino.
“Este alza significativa obedece al fortalecimiento del fondo estratégico de reservas”, dijo el funcionario en febrero.
En marzo, el Estado realizó el pago de la liquidación del Eurobono 2015 por 1.000 millones de euros, sin embargo, no se precisó si ese desembolso se hizo de las reservas.
Según la firma Capital Economics "las reservas internacionales ya (están) peligrosamente bajas" y existe la posibilidad de que se intensifique la " escasez de dólares, y por lo tanto de las importaciones (..) (lo que) pondrá todavía más presión sobre la inflación en los próximos meses"
Leer más en: Reservas internacionales cayeron $1.107 millones en el primer trimestre
tommy271
Forumer storico
Dólar Simadi comienza el mes en alza y se cotiza a Bs. 193,05
[FONT="] Esta semana el Simadi no operará durante el jueves y viernes por ser feriados nacionales
[/FONT]
01-04-2015 04:25:00 p.m. | Jean Carlos Manzano.- La tasa del Sistema Marginal de Divisas (Simadi) comenzó el mes de abril en alza de 10 céntimos con respecto a la última jornada de marzo y se ubicó en Bs. 193,05 por dólar, informó el Banco Central de Venezuela (BCV).
El Simadi atendió este miércoles 1,84% de las liquidaciones del día, agregó el BCV, porcentaje que mantiene por segundo día consecutivo y que es el más alto desde que comenzó a operar este mecanismo.
Esta semana el Simadi no operará durante el jueves y viernes por ser feriados nacionales acatados por los bancos.
Con el resultado de esta tercera jornada de la semana, el Simadi promedia Bs. 192,93 por dólar en los últimos cinco días y Bs. 181,91 por dólar desde que entró en operaciones.
En mercados de divisas no oficiales como el fronterizo de Cúcuta, el dólar se ubica en Bs. 225,45.
Leer más en: Dólar Simadi comienza el mes en alza y se cotiza a Bs. 193,05
[FONT="] Esta semana el Simadi no operará durante el jueves y viernes por ser feriados nacionales
[/FONT]
01-04-2015 04:25:00 p.m. | Jean Carlos Manzano.- La tasa del Sistema Marginal de Divisas (Simadi) comenzó el mes de abril en alza de 10 céntimos con respecto a la última jornada de marzo y se ubicó en Bs. 193,05 por dólar, informó el Banco Central de Venezuela (BCV).
El Simadi atendió este miércoles 1,84% de las liquidaciones del día, agregó el BCV, porcentaje que mantiene por segundo día consecutivo y que es el más alto desde que comenzó a operar este mecanismo.
Esta semana el Simadi no operará durante el jueves y viernes por ser feriados nacionales acatados por los bancos.
Con el resultado de esta tercera jornada de la semana, el Simadi promedia Bs. 192,93 por dólar en los últimos cinco días y Bs. 181,91 por dólar desde que entró en operaciones.
En mercados de divisas no oficiales como el fronterizo de Cúcuta, el dólar se ubica en Bs. 225,45.
Leer más en: Dólar Simadi comienza el mes en alza y se cotiza a Bs. 193,05
- Stato
Similar threads
Titoli di Stato paesi-emergenti
VENEZUELA e Petroleos de Venezuela - Cap. 2
