Titoli di Stato paesi-emergenti VENEZUELA e Petroleos de Venezuela - Cap. 1 (19 lettori)

probabilità recovery

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moorecat

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Unconfirmed reports say the Venezuelan government is planning a takeover of distribution networks belonging to Empresas Polar, the country's largest private food production and distribution firm. Polar CEO Lorenzo Mendoza sent an open letter to Venezuelan President Nicolas Maduro on April 30 saying the company was open to discussing Venezuela's food supply problems as well as possible solutions. According to one report, the Venezuelan Food Ministry may be planning to seize Polar's distribution networks, intending to redirect flows of food products to state-owned supermarkets, where such products are becoming increasingly scarce. Redirecting to these stores could temporarily provide food items to the poorest Venezuelan voters ahead of this year's legislative elections. While it is not entirely clear that Caracas has decided to take such measures, it is plausible given the government's needs.

If Venezuela's ruling party intends to take control of Polar's means of distribution, it is probably doing so for electoral purposes. The scarcity of food and other products seriously affects the poorest segments of Venezuelan society, which have historically voted for the ruling United Socialist Party of Venezuela. The current food shortages have lasted several years, persisting in part because of price controls in the thriving black market and impacted by smuggling operations to Colombia. Public stores selling food at heavily discounted prices have experienced major shortages, and many Venezuelans have turned to the black market to buy provisions.

But the markup on food items sold on the black market is significant. A month's worth of food bought on the black market can be several times more expensive than supplies bought at a state-owned store. Rampant inflation continues to drive that differential up, which strains the ability of poor Venezuelans to purchase certain food items. This could hurt Maduro's already low approval rating, which hovers between approximately 20 and 25 percent of voters.

If Maduro's strategy is implemented, it could give him a boost in polling numbers, much like the redistribution of electronic and household goods did before the municipal elections of 2013. But any advantage would probably be short-lived. Venezuela's food scarcity is the product of long-standing economic distortions resulting from highly subsidized food prices that cannot be increased without incurring major political costs. Expropriations discourage private land cultivation and lower the yield of croplands that have been redistributed to private individuals, mainly because they lack the resources needed to raise productivity. If Caracas' intervention severely disrupts Polar's distribution networks, food scarcity could worsen in the long term. And consequently, if the acquisition does take place, it would only temporarily postpone the effects of shortages on the Venezuelan public.
 

Obi W. Kenobi

Forumer attivo
con colpevole ritardo :)

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un po' di dati sulla produzione USA:

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poi...

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ha anche detto che non c'è fretta di alzare il prezzo della benzina, per un 2015 vittorioso precedenza ai progetti lavorativi ed ai diritti sociali. vittorioso, dipende per cosa eheheh...

Vero.

OBI (o qualcun'altro) avete la schermata dei prezzi di chiusura bloomberg di venerdì sera?

***

Ho visto su ShibuiMarket (non so quanto affidabile) per la 2031 una chiusura molto alta a 52,11 circa due figure in più rispetto alle chiusure di giovedì sul TLX.

shibuimarket è un portale che aggiorna poche volte al giorno, talvolta non aggiorna, e non so su quale borsa prenda il riferimento. venerdi negli USA VENZ 27 ha scambiato oltre i 50. non ho a disposizione la tabella di tutti i soberanos purtroppo, tendenzialmente direi di non farci affidamento.
 

ficodindia

Forumer storico
https://www.youtube.com/watch?v=mUs098I8mVs
NO VOLVERAN - SUB ITA- Venezuela Chavez

Un video molto istruttivo per capire la società venezuelana. Una società in cui lo spirito di Chavez è penetrato profondamente nella classe meno abbiente venezuelana. Non so come evolverà la crisi, ma credo che la penuria di beni non sia sufficiente per scalfire il potere di Maduro che ha un solido appoggio delle masse povere venezuelane.
 

tommy271

Forumer storico
https://www.youtube.com/watch?v=mUs098I8mVs
NO VOLVERAN - SUB ITA- Venezuela Chavez

Un video molto istruttivo per capire la società venezuelana. Una società in cui lo spirito di Chavez è penetrato profondamente nella classe meno abbiente venezuelana. Non so come evolverà la crisi, ma credo che la penuria di beni non sia sufficiente per scalfire il potere di Maduro che ha un solido appoggio delle masse povere venezuelane.

Per il momento Maduro si tiene bene strette le forze armate, le masse povere iniziano a soffrire ... taglieggiate da un'inflazione che riduce drasticamente il potere d'acquisto.
Maduro resta ai livelli minimi di consenso e dovrà "arrangiare" il sistema di voto, se vorrà vincere le prossime elezioni.
 

ficodindia

Forumer storico
Per il momento Maduro si tiene bene strette le forze armate, le masse povere iniziano a soffrire ... taglieggiate da un'inflazione che riduce drasticamente il potere d'acquisto.
Maduro resta ai livelli minimi di consenso e dovrà "arrangiare" il sistema di voto, se vorrà vincere le prossime elezioni.

Carissimo, nel 2002 Chavez era in crisi di consensi, così almeno dicevano i media antigovernativi, poi le cose sono andate diversamente. Inoltre la produzione di petrolio era scesa drammaticamente da 2.5 mln di b/d o poche migliaia di b/d. Tra l'altro, dopo qualche anno, mi pare nel 2004, vi fu un default con il posticipo dei pagamenti dei bond in scadenza.
Credo che i sondaggi lascino il tempo che trovano quando non sono manipolati, figuriamoci quando fossero manipolati. Tuttavia, "La popolarità di Maduro è aumentata dal 22% al 28%" dopo il c.d. tentativo di colpo di stato.
Venezuela e Spagna, la guerra (diplomatica) tra Maduro e Rajoy - Formiche
 
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tommy271

Forumer storico
Cronología | Los aumentos de salario mínimo en el Gobierno de Maduro


[FONT=&quot] El presidente Nicolás Maduro anunció este viernes un aumento salarial de 30%. Desde que comenzó su mandato presidencial hasta la fecha ha decretado nueve fracciones al salario


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02-05-2015 04:41:00 p.m. | Emen.- El presidente Nicolás Maduro anunció este viernes un aumento de 30% en el salario mínimo, aporte que también aplica para pensionados, trabajadores públicos y La Fuerza Armada Nacional.
A continuación se hará una cronología de los aumentos salariales decretados en el Gobierno de Maduro, desde 2013 hasta la fecha:

EN 2013: La primera vez que Maduro aumentó el sueldo a los trabajadores fue el 9 de abril de 2013, en un acto de campaña previo a las elecciones presidenciales, cuando ordenó un aumento fraccionado en tres partes:
20% en mayo, que llevó el salario de Bs. 2.047 a 2.457 bolívares
10% en septiembre, que lo elevó a Bs. 2.702,04 bolívares
10% en noviembre, lo que ubicó finalmente el salario mínimo en Bs. 2.972,97.
En el mes de noviembre hubo otra aumento complementario de 10%, por lo que el salario mínimo se ubicó finalmente en Bs. 3.270,27a finales de 2013.

EN 2014: El primer ajuste de salario mínimo de 2014 lo decretó en enero, cuando el sueldo se encontraba en 3.270,27 bolívares.

Luego del aumento de 30%, el salario se ubicó en 4.251,78 bolívares más Bs.1.351 de ticket de alimentación, dando un total de Bs.5.602,78 el ingreso mensual mínimo de cada trabajador.

A partir del 1 de diciembre, el salario mínimo pasa de 4.251,78 bolívares a 4.889,11 bolívares. Además, se aumentó la base de cálculo para el pago de cesta ticket, que pasó de 63,5 bolívares por día (0,5 unidades tributarias) a 95,25 bolívares por día (0,75 unidades tributarias).

EN 2015: El primer ajuste salarial del año fue en febrero, con un incremento de 15%, quedando en Bs. 5.622,48.

El 1° de mayo de 2015, el Primer Mandatario anunció un incremento salarial fraccionado de la siguiente manera:
20% en mayo, que llevó el salario a Bs. 6.761,36
10% en julio, quedando en Bs. 7.421,66


 

tommy271

Forumer storico
Prime aperture positive, sia sul TLX che sui mercati tedeschi... circa 1 figura (mediamente/circa) in più rispetto le chiusure di giovedì.
 

ficodindia

Forumer storico
Sull'aumento del prezzo della benzina.

Mi sono chiesto come mai in Venezuela il prezzo della benzina sia così basso, ben al disotto del costo di produzione? Probabilmente per un'errata e grossolana concezione della solidarietà ed aiuto alla gente più povera, che tra l'altro non avendo un mezzo di locomozione, ad es. un automobile, non beneficia affatto di tale forma di sussidio che dal punto di vista dell'equità fiscale è profondamento distorsivo e regressivo.
Se veramente si vuole aiutare la classe più povera sarebbe sufficiente prevedere una forma di sussidio o reddito minimo in base ad una qualche forma di ISE e stabilire il prezzo della benzina in base a criteri aziendali, in tal modo l'introito della benzina che lo stato percepirebbe potrebbe esser redistribuito, attraverso il sussidio, a chi veramente ha bisogno. In tal modo, tra l'altro, si risolverebbe il problema del contrabbando della benzina che rappresenta uno spreco significativo delle risorse statali.

Supponendo che in Venezuela il consumo giornaliero di petrolio sia di circa 700000 b/d, e che la gente povera rappresenti il 70% della popolazione, ossia circa 20000000, stabilendo un prezzo del petrolio, diciamo di 50$ al barile, l'introito netto per lo stato , supponendo un costo di produzione di 18$, sarebbe 50-18= 32$ al barile e quindi 700000x32= 22,4 mln di $ al giorno, 22,4 x 30= 672 mln $ al mese. In media quindi per ogni persona bisognosa lo stato potrebbe erogare un sussidio di 672/20= 33,6$, che supponendo un cambio effettivo $/Bolivar = 210, risulta un sussidio mensile in termini di Bolivar di 6720 Bs non molto lontano dal salario minimo. Probabilmente il numero di persone veramente bisognosa credo sia meno della cifra supposta per cui le risorse disponibili per aiutare le persone veramente bisognose credo siano maggiori.
 
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Obi W. Kenobi

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Carissimo, nel 2002 Chavez era in crisi di consensi, così almeno dicevano i media antigovernativi, poi le cose sono andate diversamente. Inoltre la produzione di petrolio era scesa drammaticamente da 2.5 mln di b/d o poche migliaia di b/d. Tra l'altro, dopo qualche anno, mi pare nel 2004, vi fu un default con il posticipo dei pagamenti dei bond in scadenza.
Credo che i sondaggi lascino il tempo che trovano quando non sono manipolati, figuriamoci quando fossero manipolati. Tuttavia, "La popolarità di Maduro è aumentata dal 22% al 28%" dopo il c.d. tentativo di colpo di stato.
Venezuela e Spagna, la guerra (diplomatica) tra Maduro e Rajoy - Formiche

hai riportato molte inesattezze, non so se dovute ai media che utilizzi per informarti o per assunzioni tue... magari butta un'occhiata di nuovo :)

Mi sono chiesto come mai in Venezuela il prezzo della benzina sia così basso, ben al disotto del costo di produzione? Probabilmente per un'errata e grossolana concezione della solidarietà ed aiuto alla gente più povera, che tra l'altro non avendo un mezzo di locomozione, ad es. un automobile, non beneficia affatto di tale forma di sussidio che dal punto di vista dell'equità fiscale è profondamento distorsivo e regressivo.
Se veramente si vuole aiutare la classe più povera sarebbe sufficiente prevedere una forma di sussidio o reddito minimo in base ad una qualche forma di ISE e stabilire il prezzo della benzina in base a criteri aziendali, in tal modo l'introito della benzina che lo stato percepirebbe potrebbe esser redistribuito, attraverso il sussidio, a chi veramente ha bisogno. In tal modo, tra l'altro, si risolverebbe il problema del contrabbando della benzina che rappresenta uno spreco significativo delle risorse statali.

Supponendo che in Venezuela il consumo giornaliero di petrolio sia di circa 700000 b/d, e che la gente povera rappresenti il 70% della popolazione, ossia circa 20000000, stabilendo un prezzo del petrolio, diciamo di 50$ al barile, l'introito netto per lo stato , supponendo un costo di produzione di 18$, sarebbe 50-18= 32$ al barile e quindi 700000x32= 22,4 mln di $ al giorno, 22,4 x 30= 672 mln $ al mese. In media quindi per ogni persona bisognosa lo stato potrebbe erogare un sussidio di 672/20= 33,6$, che supponendo un cambio effettivo $/Bolivar = 210, risulta un sussidio mensile in termini di Bolivar di 6720 Bs non molto lontano dal salario minimo. Probabilmente il numero di persone veramente bisognosa credo sia meno della cifra supposta per cui le risorse disponibili per aiutare le persone veramente bisognose credo siano maggiori.

non sono d'accordo. in ballo ci sono radicalismo, corruzione e contrabbando. queste sono le principali cause del prezzo basso, la "solidarietà" verso il popolo poco incide... in venezuela manca tutto tranne i sussidi. il reddito minimo, c'è... e presto sarà pure aumentato per la terza volta in pochi mesi (ritoccato ad ottobre 2014 e poi a febbraio 2015).

storicamente il consumo interno è variabile fra 500k e 700k barili diari. dai report degli ultimi mesi appare 500k come dato. oltre che da questioni metereologiche (si fa tutto con il greggio, dalla motopropulsione all'energia domestica, sebbene - credo - inizi a comparire qualche centrale a gas), il tutto è influenzato anche dal contrabbando con la colombia.

nel calcolo dei costi, considera che c'è una quota in divisa locale e non è tutto dollari... generalmente questo incide molto sull'upstream per una quota dai 20 ai 25 punti percentuali, cifre molto indicative giusto per avere un'idea...
 

ficodindia

Forumer storico
hai riportato molte inesattezze, non so se dovute ai media che utilizzi per informarti o per assunzioni tue... magari butta un'occhiata di nuovo :)



non sono d'accordo. in ballo ci sono radicalismo, corruzione e contrabbando. queste sono le principali cause del prezzo basso, la "solidarietà" verso il popolo poco incide... in venezuela manca tutto tranne i sussidi. il reddito minimo, c'è... e presto sarà pure aumentato per la terza volta in pochi mesi (ritoccato ad ottobre 2014 e poi a febbraio 2015).

storicamente il consumo interno è variabile fra 500k e 700k barili diari. dai report degli ultimi mesi appare 500k come dato. oltre che da questioni metereologiche (si fa tutto con il greggio, dalla motopropulsione all'energia domestica, sebbene - credo - inizi a comparire qualche centrale a gas), il tutto è influenzato anche dal contrabbando con la colombia.

nel calcolo dei costi, considera che c'è una quota in divisa locale e non è tutto dollari... generalmente questo incide molto sull'upstream per una quota dai 20 ai 25 punti percentuali, cifre molto indicative giusto per avere un'idea...

Carissimo non so a cosa ti riferisca riguardo alle inesattezze. Per quanto attiene al colpo di stato del 2002 dal video si evince come esso sia stato promosso dall'amministrazione americana. Tuttavia il sospetto che ciò fosse fondato rimane in quanto Pedro Carmona presidente imposto dal manipolo di militari era il presidente della Confindustria venezuelana con simpatie filoamericane, il cui governo è stato riconosciuto immediatamente dagli USA. Riguardo alla caduta verticale della produzione di petrolio a poche migliaia di barili al giorno anche qui si evince dal video a causa della serrata dei dirigenti della PDVSA.
Forse "l'inesattezza" riguarda il default del 2004, più recisamente nel gennaio 2005, in quanto il governo "missed payments on oil-indexed obligations linked to some of the country's other bonds". E tale evento credo sia lo strascico del sabotaggio sotterraneo che i dirigenti del PDVSA hanno continuato a fare al governo venezuelano.
http://www.bloomberg.com/apps/news?pid=newsarchive&sid=aEEJnrVAfNwI

Riguardo al prezzo della benzina credo che l'attuale sistema di prezzo, oltre ad essere clamorosamente distorsivo e regressivo, al di là delle ipotetiche considerazioni, il nocciolo della questione da me sollevato è assolutamente e, dal punto di scientifico scientifico, fondata. Infatti se il prezzo della benzina vuole essere una risorsa per aiutare la famiglie povere, per non essere distorsivo, deve essere trasformato in sussidio aumentandolo al costo di produzione.
 
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