Titoli di Stato paesi-emergenti VENEZUELA e Petroleos de Venezuela - Cap. 1 (2 lettori)

probabilità recovery

  • 1

    Votes: 21 48,8%
  • 100

    Votes: 6 14,0%
  • 50

    Votes: 16 37,2%

  • Total voters
    43
Stato
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tommy271

Forumer storico
Ciao Tommy come va sei rientrato in qualche madurobond?

ritieni che il bond con scadenza piu' lunga sia piu' affidabile, quindi, di uno a breve scadenza?

Grazie

Non sono più rientrato, ma tengo la situazione sotto controllo.

Al momento osservo il Ven.18/20 oltre ad alcuni PDVSA.

Qui, più che parlare di "affidabilità" bisogna valutare il prezzo e l'eventuale duration per apprezzare - al limite - spunti per il rimbalzo.

Non mi interessa, tanto per intenderci, il "cedolone".
 

tommy271

Forumer storico
E se invece dovessero vincere le opposizioni...? :mumble:

Se i brogli di Maduro non bastano (e l'esercito non interviene) l'opposizione vince.

Non sarà facile governare con una sommatoria di partiti, unita solo dall'antimadurismo. Da Washington però interverranno pesantemente per non lasciarsi scappare l'occasione per riordinare un paese piuttosto strategico. Questo basterà per formare un primo governo ed avviare l'impeachment al Nicolas.

Per quanto riguarda i bonos sarà un'occasione da non lasciarsi sfuggire per ristrutturare il debito.

Qui dipenderà da chi ha in mano il debito ... se sono hedge USA con entrature nell'Amministrazione, cercheranno un approccio soft con proposte da trattare intorno ad un tavolo ... altrimenti non resta che rinnegare il debito ed avanzare concambi a proprio vantaggio.

Personalmente ritengo che occorra un bel taglio sull'onere del debito, oltre ad una limatura del debito nominale complessivo unita ad un riscadenziamento sulle emissioni da qui a quattro/cinque anni.

Tutto dipende da come evolverà il prezzo dell'oil e dal comportamento del dollaro.
Ricordiamoci che in America Latina quasi tutti i paesi sono sensibilissimi a qualunque intervento della FED ... ed in questi anni hanno emesso molto debito in $.
 

tommy271

Forumer storico
Perú destaca entre las economías con mejores perspectivas


[FONT=&quot] Perú expandió su producto interior bruto (PIB) en tasas que oscilaron entre el 6 % y el 9,1 % desde 2005 hasta 2012

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19-09-2015 12:44:00 p.m. | EFE.- Perú tiene una de las economías con mejores perspectivas de Latinoamérica gracias a unas políticas fiscales y monetarias sólidas, destacó hoy en Lima el director del Departamento del Hemisferio Occidental del Fondo Monetario Internacional (FMI), Alejandro Werner.

Werner auguró que el crecimiento de la economía peruana debe de acelerarse en 2016 después de que su sector primario haya experimentado un repunte en los últimos meses.

El funcionario del FMI inauguró la conferencia junto al ministro peruano de Economía y Finanzas, Alonso Segura, y el presidente del Banco Central de la Reserva del Perú (BCRP), Julio Velarde.

Destacó que el “esfuerzo persistente y consistente” de Perú para reformar estructuralmente su economía con la aplicación de políticas macroeconómicas sólidas permitieron al país aprovechar el ciclo alcista de los precios de las materias primas y ayudó a afrontar la coyuntura actual, que es más compleja.

Perú expandió su producto interior bruto (PIB) en tasas que oscilaron entre el 6 % y el 9,1 % desde 2005 hasta 2012, a excepción de 2009, que fue del 1 % a causa de la crisis financiera mundial, y en los dos últimos años experimentó una desaceleración con tasas del 5,8 % en 2013 y del 2,4 por ciento en 2014, según el Banco Mundial.

***
Un'occhiata nell'area.

 

tommy271

Forumer storico
Guyana acudirá a corte de la ONU en disputa sobre el Esequibo


[FONT=&quot] El presidente David Granger dijo que no quiere que la disputa sea manejada por un mediador de la ONU

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19-09-2015 05:29:00 p.m. | AP.- El presidente de Guyana dijo el sábado que pedirá la intervención de la Corte Internacional de Justicia para resolver una disputa fronteriza con su vecina Venezuela.

El presidente David Granger dijo que planea decirle a la Asamblea General de las Naciones Unidas la semana próxima que él no quiere ya que la disputa sea manejada por un mediador de la ONU.

"Vamos a acudir a la corte'', dijo. ``No estamos interesados más en un proceso estéril''.

El anuncio se produce apenas días después que Venezuela dijera que iba a suspender el proceso de solicitud del nuevo embajador de Guyana.

Venezuela ha reclamado desde hace tiempo soberanía sobre dos tercios de Guyana, incluso una vasta área marina en la que Exxon Mobil Corp. dijo que había hecho un importante descubrimiento de petróleo.

El gobierno de Venezuela además se ha negado a comprar grandes envíos de arroz de Guyana a cambio de suministros de petróleo. Como resultado, Guyana anunció recientemente que hará todas sus compras de crudo a Trinidad.
 

tommy271

Forumer storico
Aggiungo e chiudo, l'ipotesi peggiore resta il golpe militare.

Dipenderà poi da chi effettuerà il colpo di stato ... se forze legate ai narcos e contrabbandieri (e sono la stragrande maggioranza e determinano - attualmente - i corsi) oppure se saranno ambienti più o meno vicini a settori "riformisti".

In ogni caso, il pagamento della deuda externa sarà un ricco bottino su cui mettere le mani.
 

Investor2015

A.D. 2015
Se i brogli di Maduro non bastano (e l'esercito non interviene) l'opposizione vince.

Non sarà facile governare con una sommatoria di partiti, unita solo dall'antimadurismo. Da Washington però interverranno pesantemente per non lasciarsi scappare l'occasione per riordinare un paese piuttosto strategico. Questo basterà per formare un primo governo ed avviare l'impeachment al Nicolas.

Per quanto riguarda i bonos sarà un'occasione da non lasciarsi sfuggire per ristrutturare il debito.

Qui dipenderà da chi ha in mano il debito ... se sono hedge USA con entrature nell'Amministrazione, cercheranno un approccio soft con proposte da trattare intorno ad un tavolo ... altrimenti non resta che rinnegare il debito ed avanzare concambi a proprio vantaggio.

Personalmente ritengo che occorra un bel taglio sull'onere del debito, oltre ad una limatura del debito nominale complessivo unita ad un riscadenziamento sulle emissioni da qui a quattro/cinque anni.

Tutto dipende da come evolverà il prezzo dell'oil e dal comportamento del dollaro.
Ricordiamoci che in America Latina quasi tutti i paesi sono sensibilissimi a qualunque intervento della FED ... ed in questi anni hanno emesso molto debito in $.

Lo scenario che ho messo in grassetto non sarebbe male. :mumble:

Ma spero che nei prossimi 6 mesi il greggio recuperi; facendo i conti della serva, l'attuale costo di un litro di petrolio è appena superiore a quello di un litro di acqua minerale. Non è possibile che duri ancora molto questa situazione. :rolleyes:
 

tommy271

Forumer storico
Lo scenario che ho messo in grassetto non sarebbe male. :mumble:

Ma spero che nei prossimi 6 mesi il greggio recuperi; facendo i conti della serva, l'attuale costo di un litro di petrolio è appena superiore a quello di un litro di acqua minerale. Non è possibile che duri ancora molto questa situazione. :rolleyes:

Adesso, per quel che aspetto, è un pò di volatilità prima delle elezioni di dicembre.

Un riordino dei tre cambi e del prezzo della gasolina è di fondamentale importanza, qualora vinca Maduro.

Con l'attuale sistema è impensabile attrarre investimenti anche dalla Cina. E l'apparato produttivo è praticamente fermo.

L'oil - credo - resterà basso ancora per un pò. Ciò rende indispensabile la riforma.
 

tommy271

Forumer storico
¡SALVANDO OBSTÁCULOS Y SABOTEO DEL RÉGIMEN! Marejada de pueblo anti chavista tomó calles de Caracas



DolarToday / Sep 20, 2015 @ 5:00 pm

La oposición congregó a miles de personas que colapsaron el municipio Chacao, salvando el boicot chavista









Rosa Gubitz, de 68 años, tenía un collarín en el cuello porque se rompió la cervical, y sin embargo, estaba ahí este sábado parada en la esquina de la avenida Francisco de Miranda con la calle Elice, sosteniendo un letrero por la libertad de Leopoldo López, condenado injustamente a casi 14 años de prisión por disentir contra el gobierno de Nicolás Maduro.


El ícono de Leopoldo, un joven político caraqueño de 44 años que lleva 19 meses preso en la cárcel militar de Ramo Verde, lo portaban decenas de manifestantes en la gran marcha convocada por el líder desde la cárcel.

La manifestación fue multitudinaria. La calle Elice de Chacao quedó pequeña para la cantidad de gente que acudió al llamado de Leopoldo apoyado por los 29 partidos de la Mesa de la Unidad Democrática (MUD), que tímidamente escogió el sitio por temor a no llenarlo de acuerdo con las últimas convocatorias.

Pero las expectativas de los partidos políticos integrantes de la MUD fueron superadas pese a que el oficialismo ordenó cerrar la estación del Metro de Chacao para desmotivar a los manifestantes que caminaron kilómetros para llegar al sitio de concentración.

Rosa Gubitz dijo que pedía la libertad de Leopoldo, del alcalde metropolitano de Caracas, Antonio Ledezma, del ex alcalde de San Cristóbal, Daniel Ceballos y de los 78 presos políticos. «Quiero que salgan los corruptos ladrones que tenemos en el gobierno. A Maduro y su familia no les da vergüenza viajar por el mundo gastando la plata de los venezolanos.

Yo no les tengo miedo a los chavistas».


«Si se puede, si se puede» eran las consignas que coreaban los manifestantes. En la tarima de oradores Lilian Tintori tomó el micrófono para exclamar que pedían la libertad de su esposo Leopoldo, la de los 78 presos políticos y la de los exiliados en el extranjero, la de Antonio Ledezma y del ex alcalde Daniel Ceballos. «Debemos unir a las familias separadas. Venezuela es para todos».


UN MISMO MENSAJE

En su discurso Timtori subrayó que «no queremos más escasez de alimentos, ni inflación, ni inseguridad que asesina a 25.000 personas por año. Queremos cambio. Estamos comprometido por el cambio».

Luego hablaron varios candidatos a diputados que se disputan los circuitos electorales caraqueños de las legislativas previstas para el 6 de diciembre. Los opositores son favoritos de las elecciones con posibilidades de ganar las parlamentarias.


Entre los dirigentes políticos también habló Henry Ramos Allup, secretario general de Acción Democrática, quien destacó la posibilidad cierta de ganar por avalancha y de cambiar y derrotar al gobierno por las vías constitucionales y pacíficas.

Mientras escuchaba a los oradores, Américo Martín, ex guerrillero y dirigente de izquierda, dijo a ABC que veía al gobierno de Nicolás Maduro debilitado y aislado tanto en el plano nacional como en el internacional.



«No quiere entregar el gobierno pero no tiene fuerza para evitar que gane la alianza de la MUD. La clave de la unidad, casi completa, es el anhelo al cambio que todos quieren y que es el camino marcado por la MUD, que se encuentra bien posicionada y es el único referente político que tenemos para el cambio».


A su lado Jenifer Escalante, estudiante de comunicación social de 21 años, también quiere un cambio. «Esperamos lograr en diciembre un cambio porque lo merecemos. Al graduarme quiero conseguir un trabajo donde pueda ejercer la libertad de expresión que hoy está negada para todos nosotros. No es justo que tenga que perder tres horas en cola para conseguir un kilo de jabón para lavar. Antes no era así».


El joven Roberto Ramos, de 19 años, «estoy entusiasmado por votar este diciembre, es mi primera vez, y lo voy a hacer por el cambio, por mi futuro, para cambiar el desastre que tenemos.


(El Nacional)
 

tommy271

Forumer storico
¡6 DE DICIEMBRE JAQUE MATE AL RÉGIMEN! Oposición mueve sus piezas para las elecciones parlamentarias



DolarToday / Sep 20, 2015 @ 4:30 pm




Este sábado hubo multitudinarias marchas para exigir la liberación del coordinador nacional de Voluntad Popular, Leopoldo López











Cerca de 2.000 personas, más que en la última convocatoria, marcharon para mostrar su apoyo a la oposición venezolana para las elecciones parlamentarias que se realizarán el 6 diciembre. Los manifestantes salieron a las calles de las principales ciudades de Venezuela durante la mañana de este sábado. Exigieron la liberación del líder Leopoldo López y otros 78 presos políticos. En dicho acto, se congregó a militantes de los partidos de la Mesa de la Unidad Democrática (MUD) y a candidatos de esa coalición para las próximas elecciones legislativas.


Además de la concentración en Caracas, fueron especialmente nutridas las marchas en Maracaibo, San Cristóbal, Barquisimeto y Ciudad Guayana, al sur de país. Alguna presencia militar y policial marcó también la reunión pero en ningún caso hizo falta su actuación pues las marchas fueron pacíficas y en la que destacó la presencia de estudiantes universitarios.

Con puntos de concentración establecidos de antemano y vestidos de blanco, miles de venezolanos de todas las edades y estratos sociales acompañaron la convocatoria de la Mesa de Unidad Democrática a la que asistió, en pleno, el liderazgo político de la oposición excepto al gobernador del estado Miranda, Henrique Capriles Radonski. Su ausencia, aunque sensible, no deslució el discurso opositor al menos en Caracas, donde se exigió a viva voz la liberación de los presos políticos.


Destacó entre ellas la intervención del candidato a diputado por Acción Democrática, Henry Ramos Allup, al asegurar que el gobierno ¨revolucionario¨ perderá las parlamentarias y por ello ha desatado una serie de acciones que buscan distraer y eventualmente disminuir la brecha de lo que asegura será el triunfo opositor. ¨El gobierno está sufriendo un ACV¨, señaló en tono jocoso “un Ataque de Culillo (miedo) Violento”, dijo.

Ramos también advirtió a las autoridades que si la oposición gana la mayoría parlamentaria deberá rendir cuentas ante la Asamblea Nacional, diferente a las lecturas complacientes de las memorias y cuenta que se hacen hasta ahora.

La esposa de Leopoldo López, Lilian Tintori, fue recibida con cariño por los presentes y reveló su lado más político al asegurar que ella personalmente recorrerá el país para captar el voto opositor de cara a las parlamentarias. La posibilidad de obtener la mayoría de curul es para la oposición la llave para la liberación de los presos políticos pues espera promover una Ley de Amnistía con la que además busca promover el retorno de los exiliados políticos.

Igual que el día de la sentencia contra López los medios nacionales de comunicación reflejaron muy poco o nada lo ocurrido en las calles del país con la convocatoria opositora. Son las redes sociales y algunas plataformas multimedia, además de la prensa internacional, las maneras de informarse de lo que estaba ocurriendo en las marchas.


Se sumaron desde Washington

Cerca de un centenar de venezolanos se concentraron en el centro de Washington en favor de una “Venezuela Libre” y en apoyo a López.
“Queremos hacer conocer al mundo la violación de los derechos humanos que supone la condena de Leopoldo López sin haber seguido un proceso judicial justo”, dijo Laura Freimanis, coordinadora de la convocatoria en Washington. “No es un problema de Venezuela, es un problema internacional”, agregó.

Los manifestantes, que portaban banderas de Venezuela, entonaron en varias ocasiones el himno nacional y solicitaron la libertad de López.
El encuentro se celebró a mediodía frente a la Estatua del Libertador venezolano Simón Bolívar en el centro de la ciudad, y a apenas unos metros de la sede de la Organización de Estados Americanos (OEA).


La Justicia venezolana encontró a López culpable de instigación pública, asociación para delinquir, daños a la propiedad e incendio intencional en el contexto de manifestaciones contra el Gobierno en febrero de 2014. Esas protestas se tornaron violentas y en ellas murieron 43 personas.


La invitación llamaba a todos los venezolanos en toda Venezuela y el mundo a congregarse este sábado vestidos de blanco simbolizando la paz y bajo el lema “Venezuela quiere cambio”.

A nivel internacional, la convocatoria también fue confirmada en más de 20 ciudades entre ellas Bogotá, Ciudad de México, Ginebra, Londres, Madrid, Tenerife (España), Lima, Milán, Montevideo y Buenos Aires; las estadounidenses Nueva York, Miami, Charlotte, Boston y Houston y las canadienses Calgary, Toronto y Montreal

Fuente: El Nacional


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Ancora debole l'opposizione nelle piazze.
 
Stato
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