Obi W. Kenobi
Forumer attivo
Buonasera a tutti!
Sicuramente anche tu seguirai (su TWR) alcuni analisti di WoodMac e da loro qualcosina si carpisce. Per quel che ho capito io, correggimi (correggetemi) se sbaglio, loro sono molto tiepidi per non dire freddini riguardo la domanda di oil per fine anno inizio anno nuovo; stimano riequilibrio domanda-offerta ultimo trimestre 2016; le trivelle in us continueranno a calare ma la produzione hmm insomma; la Norvegia, dopo 13 anni, ha aumentato l'output; Russia pompano a più non posso e non hanno intenzione di ridurre.
A ciò aggiungo che 3/4 giorni fa ho letto su FT o WSJ (se ritrovo il file pubblico l'articolo) che molti produttori si sarebbero hedgiati nella fiammata del WTI a 50$. Questo fatto sinceramente mi mette molti dubbi sulla reale consistenza dei prezzi attuali. Non vorrei che il rialzo dei prezzi sia stato più dovuto al "pompaggio" di Bloomberg & co. che altro... In fin dei conti si legge che Saudi stoccano petrolio ad Okinawa a più non posso e fanno la guerra alla Russia per vendere in Europa (bandierina piazzata in Polonia).
A tutto questo si somma (e forse potrebbe essere una differenza ulteriore rispetto al 2008/2009) che i depositi sono pieni anche di prodotti raffinati: giusto oggi altra botta sul gasoline...
Come scrissi già molto tempo addietro (e senza aver letto WoodMac ) rimango dell'idea che questa caduta dei prezzi sia diversa delle precedenti. Nel 2008/2009 i prezzi rimbalzarono velocemente: qui latitano e magari con mezza notizia negativa sprofondano a 40$. Un'idea più chiara forse la avremo una volta terminata la guerra in Siria: è un duro braccio di ferro tra Arabia Saudita e Russia. Se i Sauditi saranno scontenti la vedo dura una risalita rapida dei prezzi: abbandonati dagli Yankees (che amoreggiano con l'Iran) e con il più forte competitor che ribadisce la sua bandierina sulla Siria...
PS: ma non è che il -0,5mbd stimati nei vari report (IEA e OPEC) per gli US vengono contanti dal picco di produzione? Perchè se così fosse...
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Venendo più specificamente al Venezuela gli esperti cosa ne pensano del ritorno del "martire"(?) Rosales? Martire non l'ho usato per caso
Premesso che mi informo sul greggio a diversi livelli, partendo sul campo per finire a Twitter... Non cerco di carpire qualcosa da quello o dall'altro, ma raccolgo informazioni (a spanne chiaramente) per vedere com'é la situazione di domanda ed offerta e crearmi la mia idea. In questo trovo la visione di word mckenzie piuttosto bilanciata rispetto ad altri istituti. Gli annunci roboanti, quello dei 20 usd al barile di GS per esempio, hanno un forte impatto sul mercato. Poi possono essere giusti o sbagliati, ma il guadagno di scalpo funziona benissimo sul sentiment.
Detto questo, la Norvegia ha aumentato l'output mesi fa - soprattutto giugno e luglio - come hanno fatto tutti, per le note questioni che visto cosa citi sicuramente conosci. Statoil ha ancora alcuni progetti da cui attingere, direi abbastanza portati avanti soprattuto nel 2012-2013, ma ci sono stati notevoli tagli nei futuri developements. Il mio punto di vista é che ancora non risentono del glut, perché sono stati molto lungimiranti, ma ne risentiranno in futuro (é mia idea che questa sia "the worst that will last for long crisis").
La Russia pompa a livelli record, con output in leggero ma costante aumento. Stanno tirando fuori anche qualcosa come 50 kbpd dalle postazioni in medioriente, motivati dalla guerra all'isis. Col crollo del rublo, come dicevo prima, hanno breakeven points a 5-6 usd. Li é e nessuno la smuove a meno di cose grosse.
Sulla fiammata del WTI hai detto tutto tu. Certo che l'annuncio dell'idiota di al-badri si prestava parecchio bene ad una speculazione, pure io non pensavo in un +12% ma così é andata... gli stock si stanno riempiendo, ma questo non la dice tutta. Gli USA hanno ampliato i depositi in settembre, stessa cosa la Cina, i saudi sotto al deserto hanno alcune location piene di stock, chiunque tradi petrolio ad un certo livello ha creato silos anche in zone fantasiose del globo... Giusto qualche giorno fa riportavo le foto dal satellite di alcune nuove cisterne ai Caraibi, per dirne una...
Riguardo alle quotazioni... Io sono dell'idea che siamo sulla strada (da qui a fine anno) per i 35-50 usd al barile. In settimana potrebbe già arrivare una bella spinta, vedremo.
L'unico modo di riequilibrare il mercato da qui a poco é eliminare lo shale. L'Iran volenti o nolenti tornerà a produrre oltre 3 Mbpd, personalmente vedo utopico il raddoppio della produzione nei seguenti 5 anni come dichiarato dal simpatico zanganeh. Quanto sia possibile questo passaggio verso il ritorno al convenzionale... Beh, a meno di una guerra seria, é l'unica via, sarà piuttosto lunga anche a causa della resilienza delle trivelle USA.
Per sopravvivere stanno facendo delle porcate disumane. Ad inizio mese è iniziata a circolare la voce che inserendo sabbia e modificando la miscela del liquido pompato in profondità si riesce a tenere maggiormente aperti i pori delle rocce ed estrarre più scisto. Lo stesso procedimento usato su pozzi ritenuti esausti riesce a "rianimarli" per qualche "pompata". Un ulteriore slowdown all'inevitabile collasso. Ancora le compagnie medio-piccole hanno un discreto accesso ai finanziamenti, con anche linee di credito in borsa. Il mio punto di vista è che nel 2016 questo non sarà più possibile. Parlando di livelli di produzione domestica USA, penso che entro gennaio si possa assestare sugli 8.6-8.8 Mbpd e crollare un altro Mbpd entro giugno.
Tempo fa postai le compagnie da seguire su NY per vedere come vanno gli shares dello shale USA, ora non ho a portata di mano magari Se interessa domanii la rimetto. Sempre sull'argomento le società di tankers vanno ancora alla grande... Sono tutti indizi, come quelli di tutti i budget rivisti al ribasso per il 2016, e la vendita di asset esteri.
Sto scoperchiando il vaso di Pandora, per adesso basta sull'oil che mi sono collegato anche tardi
Per quanto riguarda rosales... Lapatilla e aporrea, alcuni media a segnalarlo, riportano tante opinioni con accezioni diverse. Io non ho un'idea precisa a riguardo, so solo che maracaibo è un tasto delicato. La decisione è tutta da prendere, possono liberarlo e chiudere la questione dando questa sfumatura alla campagna elettorale oppure metterlo a far compagnia a lopez. vista la sfilza di gente processata penso sia più facile la seconda, giusto poco fa mendoza...
Comuqnue peersonalmente reputo che i movers sui bond venezuelani in questo momento siano 80% oil e 20% elezioni, vedremo più avanti.
Già che ci sono segnalo che grisanti va on air su CNNEE (domani penso qualcosa apparirà su dinero).