Titoli di Stato paesi-emergenti VENEZUELA e Petroleos de Venezuela - Cap. 1 (4 lettori)

probabilità recovery

  • 1

    Votes: 21 48,8%
  • 100

    Votes: 6 14,0%
  • 50

    Votes: 16 37,2%

  • Total voters
    43
Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.

Obi W. Kenobi

Forumer attivo
Buonasera a tutti!

Sicuramente anche tu seguirai (su TWR) alcuni analisti di WoodMac e da loro qualcosina si carpisce. Per quel che ho capito io, correggimi (correggetemi) se sbaglio, loro sono molto tiepidi per non dire freddini riguardo la domanda di oil per fine anno inizio anno nuovo; stimano riequilibrio domanda-offerta ultimo trimestre 2016; le trivelle in us continueranno a calare ma la produzione hmm insomma; la Norvegia, dopo 13 anni, ha aumentato l'output; Russia pompano a più non posso e non hanno intenzione di ridurre.

A ciò aggiungo che 3/4 giorni fa ho letto su FT o WSJ (se ritrovo il file pubblico l'articolo) che molti produttori si sarebbero hedgiati nella fiammata del WTI a 50$. Questo fatto sinceramente mi mette molti dubbi sulla reale consistenza dei prezzi attuali. Non vorrei che il rialzo dei prezzi sia stato più dovuto al "pompaggio" di Bloomberg & co. che altro... In fin dei conti si legge che Saudi stoccano petrolio ad Okinawa a più non posso e fanno la guerra alla Russia per vendere in Europa (bandierina piazzata in Polonia).
A tutto questo si somma (e forse potrebbe essere una differenza ulteriore rispetto al 2008/2009) che i depositi sono pieni anche di prodotti raffinati: giusto oggi altra botta sul gasoline...

Come scrissi già molto tempo addietro (e senza aver letto WoodMac :lol:) rimango dell'idea che questa caduta dei prezzi sia diversa delle precedenti. Nel 2008/2009 i prezzi rimbalzarono velocemente: qui latitano e magari con mezza notizia negativa sprofondano a 40$. Un'idea più chiara forse la avremo una volta terminata la guerra in Siria: è un duro braccio di ferro tra Arabia Saudita e Russia. Se i Sauditi saranno scontenti la vedo dura una risalita rapida dei prezzi: abbandonati dagli Yankees (che amoreggiano con l'Iran) e con il più forte competitor che ribadisce la sua bandierina sulla Siria...

PS: ma non è che il -0,5mbd stimati nei vari report (IEA e OPEC) per gli US vengono contanti dal picco di produzione? Perchè se così fosse...

-----------------

Venendo più specificamente al Venezuela gli esperti cosa ne pensano del ritorno del "martire"(?) Rosales? Martire non l'ho usato per caso ;)

:ciao:

Premesso che mi informo sul greggio a diversi livelli, partendo sul campo per finire a Twitter... Non cerco di carpire qualcosa da quello o dall'altro, ma raccolgo informazioni (a spanne chiaramente) per vedere com'é la situazione di domanda ed offerta e crearmi la mia idea. In questo trovo la visione di word mckenzie piuttosto bilanciata rispetto ad altri istituti. Gli annunci roboanti, quello dei 20 usd al barile di GS per esempio, hanno un forte impatto sul mercato. Poi possono essere giusti o sbagliati, ma il guadagno di scalpo funziona benissimo sul sentiment.

Detto questo, la Norvegia ha aumentato l'output mesi fa - soprattutto giugno e luglio - come hanno fatto tutti, per le note questioni che visto cosa citi sicuramente conosci. Statoil ha ancora alcuni progetti da cui attingere, direi abbastanza portati avanti soprattuto nel 2012-2013, ma ci sono stati notevoli tagli nei futuri developements. Il mio punto di vista é che ancora non risentono del glut, perché sono stati molto lungimiranti, ma ne risentiranno in futuro (é mia idea che questa sia "the worst that will last for long crisis").

La Russia pompa a livelli record, con output in leggero ma costante aumento. Stanno tirando fuori anche qualcosa come 50 kbpd dalle postazioni in medioriente, motivati dalla guerra all'isis. Col crollo del rublo, come dicevo prima, hanno breakeven points a 5-6 usd. Li é e nessuno la smuove a meno di cose grosse.

Sulla fiammata del WTI hai detto tutto tu. Certo che l'annuncio dell'idiota di al-badri si prestava parecchio bene ad una speculazione, pure io non pensavo in un +12% ma così é andata... :lol: gli stock si stanno riempiendo, ma questo non la dice tutta. Gli USA hanno ampliato i depositi in settembre, stessa cosa la Cina, i saudi sotto al deserto hanno alcune location piene di stock, chiunque tradi petrolio ad un certo livello ha creato silos anche in zone fantasiose del globo... Giusto qualche giorno fa riportavo le foto dal satellite di alcune nuove cisterne ai Caraibi, per dirne una...

Riguardo alle quotazioni... Io sono dell'idea che siamo sulla strada (da qui a fine anno) per i 35-50 usd al barile. In settimana potrebbe già arrivare una bella spinta, vedremo.

L'unico modo di riequilibrare il mercato da qui a poco é eliminare lo shale. L'Iran volenti o nolenti tornerà a produrre oltre 3 Mbpd, personalmente vedo utopico il raddoppio della produzione nei seguenti 5 anni come dichiarato dal simpatico zanganeh. Quanto sia possibile questo passaggio verso il ritorno al convenzionale... Beh, a meno di una guerra seria, é l'unica via, sarà piuttosto lunga anche a causa della resilienza delle trivelle USA.

Per sopravvivere stanno facendo delle porcate disumane. Ad inizio mese è iniziata a circolare la voce che inserendo sabbia e modificando la miscela del liquido pompato in profondità si riesce a tenere maggiormente aperti i pori delle rocce ed estrarre più scisto. Lo stesso procedimento usato su pozzi ritenuti esausti riesce a "rianimarli" per qualche "pompata". Un ulteriore slowdown all'inevitabile collasso. Ancora le compagnie medio-piccole hanno un discreto accesso ai finanziamenti, con anche linee di credito in borsa. Il mio punto di vista è che nel 2016 questo non sarà più possibile. Parlando di livelli di produzione domestica USA, penso che entro gennaio si possa assestare sugli 8.6-8.8 Mbpd e crollare un altro Mbpd entro giugno.

Tempo fa postai le compagnie da seguire su NY per vedere come vanno gli shares dello shale USA, ora non ho a portata di mano magari Se interessa domanii la rimetto. Sempre sull'argomento le società di tankers vanno ancora alla grande... Sono tutti indizi, come quelli di tutti i budget rivisti al ribasso per il 2016, e la vendita di asset esteri.

Sto scoperchiando il vaso di Pandora, per adesso basta sull'oil che mi sono collegato anche tardi :)

Per quanto riguarda rosales... Lapatilla e aporrea, alcuni media a segnalarlo, riportano tante opinioni con accezioni diverse. Io non ho un'idea precisa a riguardo, so solo che maracaibo è un tasto delicato. La decisione è tutta da prendere, possono liberarlo e chiudere la questione dando questa sfumatura alla campagna elettorale oppure metterlo a far compagnia a lopez. vista la sfilza di gente processata penso sia più facile la seconda, giusto poco fa mendoza...

Comuqnue peersonalmente reputo che i movers sui bond venezuelani in questo momento siano 80% oil e 20% elezioni, vedremo più avanti.

Già che ci sono segnalo che grisanti va on air su CNNEE (domani penso qualcosa apparirà su dinero).
 

tommy271

Forumer storico
Tweet da Caracas:


Chiusura bonos



CRtMJEsWEAAF34A.png:large
 

tommy271

Forumer storico
Nonostante i problemi interni, resta l'impegno della Cina nella Latam:

* Bolivia recibirá $7.000 millones en créditos de China para infraestructura
 

tommy271

Forumer storico
Menéndez: Venezuela logró ruptura por efectos de inflación en la pobreza


[FONT=&quot] "El salario mínimo se ha incrementado en un 67% entre el mes de julio y el mes de noviembre", añadió Menéndez

[/FONT]









19-10-2015 02:28:00 p.m. | Emen.- Venezuela ha logrado una ruptura en cuanto a lo que es "el comportamiento de la inflación y los niveles de pobreza" y ese es un tema que tiene que ser aleccionador, aseguró el vicepresidente de Planificación, Ricardo Menéndez, en rueda de prensa.


Menéndez aseguró que hay un Gobierno que "prioriza independientemente de las dificultades económicas", de las dificultades "inducidas" sobre el tema social.


Por otra parte, señaló que hay un paradigma que el Presidente de la República ha roto y es que (...) "se ha triplicado lo que va a ser el concepto del ticket de alimentación que pasa de Bs. 2.300 a Bs.6.750", lo que se traduciría en un incremento de 233% desde le inicio del año, hasta el presente.


La gran noticia, enfatizó, es que "el salario mínimo se ha incrementado en un 67% entre el mes de julio y el mes de noviembre".


El incremento en el ticket de alimentación, explicó, es "como si hubiese ocurrido un incremento en el ingreso de toda la población de el 29,01%".


También informó que el ingreso promedio de los hogares en 2014, era de Bs. 2.089 y en este momento, asegura que se proyecta sobre los Bs. 23.000 por hogar.


En cuanto a los cierres correspondientes al semestre, Menéndez informó que la pobreza estructural extrema cierra con 4,9% y la pobreza general por necesidades básicas insatisfechas en 19,7%.

 

tommy271

Forumer storico
Empresas en el país ajustan sus estados financieros


[FONT=&quot] El sector de la manufactura ha cambiado sus cálculos
[/FONT]







19-10-2015 07:37:09 p.m. | Miguel Sánchez Angarita.- Según un estudio realizado por la firma Ernst & Young, 62% de las compañías con filiales en Venezuela utilizan el Sistema Marginal de Divisas (Simadi), con el fin de ajustar sus estados financieros.

El socio ejecutivo de la firma en Venezuela, Alberto Afiuni, mencionó que los estados financieros de las empresas han cambiado sensiblemente a causa del nuevo régimen cambiario.

“Las finanzas de las empresas han sido ajustadas por el tema de la hiperinflación a nivel contable, pero, además, 62% están migrando al Sistema Marginal de Divisas (Simadi) para observar el comportamiento real de sus estados financieros”, recalcó.
 

tommy271

Forumer storico
Crudo internacional cae arrastrado por debilidad de China


[FONT=&quot] El petróleo de Texas cae un 2,89 % y cierra en 45,89 dólares

[/FONT]











19-10-2015 03:28:30 p.m. | EFE.- El petróleo intermedio de Texas (WTI) cayó hoy un 2,89% y cerró en 45,89 dólares el barril, después de nuevos datos que confirman la ralentización de la economía china.

Al final de la sesión de operaciones a viva voz en la Bolsa Mercantil de Nueva York (Nymex), los contratos de futuros del petróleo WTI para entrega en noviembre cayeron 1,37 dólares.

El precio del crudo en los mercados internacionales se resintió este lunes tras publicarse un dato peor de lo esperado en China, el mayor consumidor energético del mundo junto a EE.UU.

El crecimiento del Producto Interior Bruto (PIB) en China bajó una décima el tercer trimestre y se situó en el 6,9 % en comparación con el mismo periodo de 2014, según la Oficina Nacional de Estadísticas.

El barril de crudo Brent para entrega en diciembre cerró hoy en el mercado de futuros de Londres en 48,60 dólares, un 3,78 % menos que al cierre de la sesión anterior.

El crudo del mar del Norte, de referencia en Europa, terminó la sesión en el International Exchange Futures (ICE) con una caída de 1,91 dólares respecto a la última negociación, cuando acabó en 50,51 dólares.

El precio del crudo europeo perdió hoy el terreno que avanzó semana pasada, cuando había logrado rebasar al alza la barrera de los 50 dólares, ante las renovadas preocupaciones sobre la marcha de la economía china.

El crecimiento interanual del gigante asiático, el segundo consumidor mundial de crudo, cayó una décima durante la primera mitad del año, lastrado por el frenazo de la actividad industrial y la caída del comercio exterior.

 

tommy271

Forumer storico
Bonos soberanos terminan a la baja


[FONT=&quot] En cuanto a los bonos de Pdvsa, el bono que mostró mayor disminución en su cotización fue el Pdvsa 2026

[/FONT]











19-10-2015 04:40:00 p.m. | Emen.- En promedio los globales ceden 0.43 puntos y los de Pdvsa retroceden 0.25 puntos.

La parte media de la curva presentó las variaciones más pronunciadas en la jornada de hoy, perdiendo en promedio 0.48 puntos, en este segmento de la curva el Pdvsa 2023 presenta la caída más significativa al perder 0.70 puntos de su valor.

En cuanto a los bonos de Pdvsa, el bono que mostró mayor disminución en su cotización fue el Pdvsa 2026, que se cotiza a 35% de su valor nominal, evidenciándose con esta variación la menor demanda en el día de hoy. Este papel le permite obtener al inversionista un rendimiento en el orden de 21% de su inversión.

Los papeles de la estatal petrolera que presentan mejor rendimiento corriente, es decir, relación cupón-precio son el Pdvsa 2022 (26.05%) y el Pdvsa 2035 (23.69%). La prima de riesgo de Pdvsa medida por el Credit Default Swap a 5 años se mantuvo estable con una pequeña variación de 0.05% respecto al cierre anterior.

Materias primas

El crudo cierra la jornada en negativo extendiendo de esta forma la caída de la semana pasada, esto como consecuencia de que las señales persistentes de sobreoferta global se disiparan de una manera más lenta a lo originalmente previsto.


El oro por su parte cierra de igual forma en terreno negativo luego de que el índice del mercado inmobiliario en Estados Unidos reportara mejor a lo esperado, reavivando el posible aumento de tasa de interés por parte de la FED próximamente.

El rendimiento de la deuda estadounidense a 10 años bajó 1 punto base respecto a la mañana y se ubica en 2.02%.

Mercado bursátil:

El mercado bursátil en Estados Unidos cierra la jornada en positivo cerca de sus niveles máximos en ocho semanas, luego de que Nike Inc y Walt Disney Co, reportaran ganancias ayudando de esta manera a compensar la caída reportada por Morgan Stanley en horas de la mañana.
El S&P500 gana +0.03%, el Dow Jones +0.08% y el Nasdaq+0.38%.

Ganancias reportadas por el Deutsche Bank ayudaron a las bolsas europeas en la jornada de hoy. El Euro Stoxx avanza +0.22%, el FTSE100 -0.40%, el CAC40 +0.03% y el DAX +0.59%.


22313889855_6e874b95fb.jpg

 
Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.

Users who are viewing this thread

Alto