Titoli di Stato paesi-emergenti VENEZUELA e Petroleos de Venezuela - Cap. 1 (5 lettori)

probabilità recovery

  • 1

    Votes: 21 48,8%
  • 100

    Votes: 6 14,0%
  • 50

    Votes: 16 37,2%

  • Total voters
    43
Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.

tommy271

Forumer storico
Tweet da Caracas:





A esta hora, petróleo WTI anota pérdidas #oilprices




CR2G2boXIAEdXdH.png:large

 

avvlorenzo

Nuovo forumer
Oggi 21.10.2015 sono uscite queste due notizie contraddittorie:

-(ANSA) - ROMA, 21 OTT - Non tagliare le quote di produzione e far precipitare i prezzi per mettere fuori gioco lo shale oil americano, la cui estrazione è più cara rispetto ai metodi tradizionali. La strategia Opec, non dichiarata ma evidente, ha dato i suoi frutti se, come emerge dai dati citati dall'agenzia Bloomberg, la produzione Usa, che ha raggiunto un picco a gennaio, è ormai tornata ai livelli del novembre 2014, quando il Cartello decise di non tagliare le quote (Petrolio: Opec vince, produzione Usa giù - Economia - ANSA.it)


- In base ai dati EIA (Energy Information Administration) nella scorsa settimana le scorte di petrolio USA sono salite di 8 milioni di barili, molto al di sopra dei 3,5 attesi dagli analisti. I future su Brent e WTI scivolano sui minimi da inizio mese (USA: scorte petrolio in forte rialzo | Trend Online)



Che ne pensate?
 

Obi W. Kenobi

Forumer attivo
A me sembra chiaro un accumulo di scorte da parte di tutti...per poi alzare i prezzi e fare i soldi veri..

Certo, storicamente é sempre stato così. Il discorso é che il mercato dell'oil é come una sommatoria a valore nullo. Mi spiego meglio, ogni barile estratto deve essere usato, sia esso consumato, esportato o stoccato. I pesi per questa sommatoria sono la domanda, la fornitura e lo stoccaggio. Questi fanno il prezzo (a meno della speculazione, aggiungiamo anche questa).

In questo momento siamo ad un punto di equilibrio in cui fornitura - domanda = 1-1.5 Mbpd. Questi barili ogni giorno vengono stoccati in qualche deposito, sia esso USA, Cina o silos di un trader indipendente.

Finché c'è posto, l'olio si stocca. Se l'Iran ne mette altro e lo shale risulta ancora resiliente, altro spike verso il basso. Se scoppia una guerra seria in medioriente, spike verso l'alto.

Se i disinvestimenti in O&G saranno elevati, prima o poi per questioni di anelasticitá della domanda saranno chiesti più barili di quelli estratti. Inizia la risalita e si vendono gli stock a prezzo superiore del comprato.

Se si esagera con la risalita dei prezzi, il ciclo si ripete.

Alla fine il giochino è semplice. Il problema è solo capire in anticipo in quale fase della giostra siamo :)
 

tommy271

Forumer storico
A me sembra chiaro un accumulo di scorte da parte di tutti...per poi alzare i prezzi e fare i soldi veri..

Aggiungo a quello detto da OBI: anche lo stoccaggio ha un suo costo, pure in termini finanziari.
Penso che ormai abbiano riempito ogni anfratto e non ho idea dove lo metteranno.
Attendo la ripresa delle forniture da Iran e Libia, poi ne riparliamo.
 

tommy271

Forumer storico
* FMI aseguró "no hay negociaciones para un programa de apoyo financiero para Venezuela": EFE


* Productores OPEP y de países fuera del cartel debaten riesgo inversión en petróleo, no recorte producción: Reuters
 
Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.

Users who are viewing this thread

Alto