Titoli di Stato paesi-emergenti VENEZUELA e Petroleos de Venezuela - Cap. 1 (6 lettori)

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tommy271

Forumer storico
“Arbitraje está sesgado a favor de los inversores”


[FONT=&quot] ConocoPhillips y ExxonMobil no discutieron indemnizaciones

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09:03 a.m. | Miguel Sánchez Angarita .- Bernard Mommer, viceministro de Hidrocarburos durante la presidencia de Hugo Chávez, afirmó que el sistema de arbitraje para la solución de controversia está sesgado a favor de los inversores.

“No voy a decir que Caracas sea una sede neutral, pero no se puede pecar de tonto y decir que Washington es neutral. Todo el sistema de arbitraje está sesgado a favor de los inversores”, afirmó.

En declaraciones a IPS, el funcionario subrayó que cuando empezó la negociación de las indemnizaciones de las petroleras internacionales por el tema de las expropiaciones, ConocoPhillips y ExxonMobil fueron las únicas que no aceptaron sentarse en la mesa.

“Cuando empezamos con la expropiación recurrieron al arbitraje. Ni siquiera sabía que eso era posible. Para un arbitraje las dos partes deben dar su consentimiento, ¿no? ¿Cómo podían demandar a un Estado?”, se preguntó el ex viceministro.

Venezuela firmó tratados bilaterales de inversión (TBI) en 1991 con varios países, entre ellos Holanda, el cual ofrece a los inversores la posibilidad de arbitraje si sienten que el Estado los trata injustamente.

En 2006, ConocoPhillips y ExxonMobil trasladaron sus capitales desde Venezuela hacia Holanda, lo que le dio la oportunidad de reclamar ante el Estado sus derechos en el TBI.

Entre las dos compañías transnacionales solicitaron arreglos de $42 mil millones.

“A esto se le llama sándwich holandés. Usted pone una sociedad holandesa en el medio de su cadena de empresas y se puede denominar holandés”, explicó George Kahale, un abogado estadounidense que defiende a Venezuela.

En 2008, Wikileaks indicó que el representante de ConocoPhillips le dijo al embajador de Estados Unidos que las negociaciones iban por buen camino y que Venezuela estaba siendo razonable. Esto contradice lo afirmado por la empresa en público.

“En otras palabras, el inversor puede mentir. Nosotros no podemos demandarlos de ninguna manera. Solo ellos nos pueden demandar. Esto demuestra que los países industrializados desean demoler al Estado-nación”, subrayó.

Leer más en: ?Arbitraje está sesgado a favor de los inversores?

***
Una questione che rispunta ...
 

tommy271

Forumer storico
Tweet da Caracas:

A esta hora #bonosvenezolanos
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g.ln

Triplo Panico: comprare
entratine nel Venezuela 2027

:ciao: Venduto gold oggi in gain ed entrato un po' nel Venezuela 27 a 39,5. Si poteva fare meglio, ma mi accontento.
Buona serata, Giuseppe
 

g.ln

Triplo Panico: comprare
mollare o non mollare

Ciao Giuseppe,

mi scuso per (OT) per curiosità eri rimasto sull'etf greco o avevi mollato?

Avevo mollato. Continuo ad avere titoli greci in percentuale superiore al 50% del ptf. Se non mi ripagano bene della rapina del 2012 non li mollo.
Oggi ho ritenuto di approfittare del cedimento del Venezuela, spero provvisorio, se no martingalo alla Russiabond :D
Ciao e buona serata, Giuseppe
 

g.ln

Triplo Panico: comprare
cedola del 15 marzo in dollari: ti aspettiamo con ansia!

pensi che il Venezuela ora inizi a salire ?

Io spero di arrivare almeno alla cedola di Marzo.

Non credo probabile il fallimento del Venezuela, anche se sono pronto anche a questo scenario estremo. Non solo di petrolio vive (o potrà vivere) quel Paese, ma anche di metalli rari, tra cui l'oro, di cui sono accertate riserve da sfruttare.
Non sono sicuro che oggi siamo sui minimi di periodo, comunque denaro non mi sembra mancato. Ho comprato sul panichino, alimentato dalla discesa del prezzo del petrolio. Sul triplo panico entrerò più massicciamente, su altri leggeri ritracci no.
Sulla cedola di Marzo ci conterei.
Buona serata, Giuseppe
 
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camaleonte

Forumer storico
Non credo probabile il fallimento del Venezuela, anche se sono pronto anche a questo scenario estremo. Non solo di petrolio vive (o potrà vivere) quel Paese, ma anche di metalli rari, tra cui l'oro, di cui sono accertate riserve da sfruttare.
Non sono sicuro che oggi siamo sui minimi di periodo, comunque denaro non mi sembra mancato. Ho comprato sul panichino, alimentato dalla discesa del prezzo del petrolio. Sul triplo panico entrerò più massicciamente, su altri leggeri ritracci no.
Sulla cedola di Marzo ci conterei.
Buona serata, Giuseppe


Ciao Giuseppe, lieto di rileggerti.

Proprio ieri ho riacquistato per l'ennesima volta il 27 a 41,2 che avevo venduto a 47,50 circa in occasione dell'ultimo rialzo.

Il Venezuela, come giustamente da te accennato è ricco di metalli rari, quindi non solo oro e petrolio:


"Perché il Venezuela fa gola a Washington

Per quanto riguarda l’America Latina, le interferenze statunitensi hanno radici talmente profonde, che non basterebbero a sviscerarle i volumi di un’intera biblioteca. Limitandoci, perciò, al solo Venezuela, consigliamo alcuni articoli di Attilio Folliero. Il primo articolo, dopo una succinta ma chiarissima esposizione degli eventi dal “Caracazo”, il massacro di cui si rese colpevole il governo di Carlos Andrés Perez nel 1989, analizza il recente tentativo di golpe del febbraio 2015, il cui scopo era di creare un caos tale, da giustificare il “fraterno” intervento militare degli Stati Uniti. Chi legge il secondo articolo capisce quale autentico forziere di ricchezze sia il Venezuela e perché gli Stati Uniti ci tengano tanto a conquistarne il controllo.

La riserva petrolifera è enorme, al momento oltre 300 miliardi di barili, con la tecnologia attuale . “In realtà la quantità di petrolio presente in Venezuela è enormemente superiore; nella sola Fascia dell’Orinoco, la regione con la più grande riserva petrolifera del mondo, si trovano più di 1.100 miliardi di barili. Man mano che la tecnologia progredisce si inglobano nelle riserve effettive anche quei miliardi di barili che prima non potevano essere estratti o non risultava economicamente conveniente estrarre. Di questi dati gli analisti finanziari interessati pare proprio che non ne tengano conto.”

Quanto al gas venezuelano, “Attualmente si stima una riserva di 196.000 miliardi di piedi cubici di gas, che fa del Venezuela l’ottava riserva di gas del mondo; secondo ENAGAS, l’Ente Nazionale del Gas, il Venezuela passerà presto ad essere la terza riserva di gas del mondo .”

Ci sono, poi, il coltan e l’oro:

Il Coltan è una miscela complessa di columbite e tantalite, due minerali della classe degli ossidi che si trovano molto raramente allo stato puro. Il coltan si usa nell’industria metallurgica per la preparazione di leghe metalliche con elevato punto di fusione, per aumentare la resistenza alla corrosione in alcuni tipi di acciai inossidabili; è utilizzato nell’industria elettronica e dei semiconduttori per la costruzione di condensatori ad alta capacità e dimensioni ridotte, usati in telefoni cellulari e computer. È un minerale considerato strategico dal Dipartimento di Stato degli Stati Uniti d’America, pertanto si comprende facilmente la sua enorme importanza ed il suo elevato prezzo, superiore a quello dell’oro e dei diamanti. Ebbene si stima che il Venezuela, come annunciato da Chavez abbia riserve per oltre 100.000 tonnellate di coltan… . Il Venezuela, secondo stime annunciate da Chavez, su studi di società iraniane e russe, ha nel proprio sottosuolo riserve in oro per oltre 25.000 tonnellate . Per capire tale dato basta dire che equivale a quasi tutto l’oro detenuto da tutte le banche centrali del mondo.”

Due articoli sul Blog del prof Attilio Folliero, di qualche anno fa, illustrano come i media falsari pratichino la disinformazione nei confronti del Venezuela.(6)

Michele G. Basso: La classe dirigente americana ha un solo obiettivo: il Mondo

Buona serata.
 

ferdo

Utente Senior
Invece col petrolio così depresso e senza valide ragioni per risalire, non vedo proprio come il Venenzuela si possa salvare
 

g.ln

Triplo Panico: comprare
Venezuela si potrà salvare

Ciao Camaleonte, ben risentito e felice di averti anche come compagno di investimento in quella terra lontana e potenzialmente ricchissima.
Certo, come sottilinea Ferdo, nell'immediato il basso prezzo del petrolio è un grosso problema, ma senza quel problema non avremmo questi rendimenti. Penso che diversificare tra emittenti ad alto o altissimo rischio aiuti a seguire con più distacco e freddezza, che non possono mai mancare in un trader speculativo, lo svolgersi degli eventi, che presentano sempre delle opportunità da saper cogliere con tempismo e coraggio: prima la Grecia, poi il forte ritracciamento del gold, poi le sub bancarie, infine il crollo del petrolio e il conseguente ritraccio del Venezuela. Domani è un altro giorno.
Cogliamo anche il fascino del rischio e la soddisfazione di domare cavalli imbizzarriti, saltando di groppa in groppa. Qualche caduta purtroppo è inevitabile.
Che i gain siano con noi! :up:
Notte, Giuseppe
 
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Stato
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