Titoli di Stato paesi-emergenti VENEZUELA e Petroleos de Venezuela - Cap. 1

probabilità recovery

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Stato
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"Il surplus di oggi è solo 2,2 milioni di barili al giorno, secondo Petroleum Intelligence Weekly. L'Iran porterà sulla inizialmente circa 600.000 barili al giorno di olio nuovo nel 2016. Ciò significa che entro la fine dell'anno avremo un surplus potenziale da 2,8 milioni di euro.

Il problema è, secondo i commercianti del Golfo Persico, un esaurimento del petrolio annuale di sette milioni di barili al giorno, e che non può essere sostituito con il crollo nella perforazione. Ciò significa che tutto l'olio eccedente potrebbe essere spazzato via nel primo o secondo trimestre del 2016. Entro la metà di 2016, i prezzi del petrolio dovrebbero iniziare in aumento drammaticamente, anche con l'olio extra dall'Iran.

Così la strategia di governo USA ha ormai metastasi nel tentativo di distruggere l'economia russa prima che il prezzo del petrolio recupera inevitabilmente. Questo darebbe il governo degli Stati Uniti una finestra di opportunità che copre solo i prossimi sei mesi.

Come questo avrebbe potuto essere tirato fuori finora è un testamento, ancora una volta, la forza irresistibile di manipolatori di Wall Street con regolamento in contanti; sono in grado di creare un incidente in cui non vi è quasi nessun olio in eccesso affatto. Eppure, mentre l'Impero del Caos manipola freneticamente il prezzo del petrolio verso il basso, potrebbe non andare giù abbastanza veloce per distruggere l'economia russa.

Anche Reuters è stato costretto ad ammettere brevemente il surplus olio è stato meno di due milioni di barili al giorno, e può anche essere allarmante meno di un milione di barili al giorno, prima di tornare a un-tutto l'olio-at-tempo-basso solita storia. Queste informazioni sulle eccedenze olio reale finora era stato completamente censurato. Si affronta testa sul egemonica degli Stati Uniti racconto delle eccedenze durata per sempre e l'imminente crollo dell'economia russa."

https://www.rt.com/op-edge/328097-oil-saudi-iran-war-crisis/

"Battibecco Arabia Saudita e Iran: Un altro scontro nella guerra del petrolio"
 
Premesso che la situazione è sicuramente drammatica pongo un quesito.
Ma davvero la Cina secondo voi è disposta a perdere uno dei paesi più ricchi di risorse del pianeta scaraventandoli in un default o attirando (peggio) FMI?
Non sarebbe più lungimirante tenerlo a galla continuando a sfruttarlo , magari comprandosi pure il debito?
I dati è vero sono drammatici, ma la trasparenza è zero in questo paese e tutto sommato i bond stanno reggendo al momento..più o meno :)

La Cina da un default del Venezuela non importa granchè ... come ho già spiegato non detiene titoli di debito ... ma ha rilasciato linee di finanziamento con garanzia sottostante di oil.

E più il prezzo scende ... maggiori quantitativi di oil dovrà consegnare :-o.
Indipendentemente se governerà Maduro o la MUD.
 
Beh, all-in direi proprio di no :no: si tratta sempre di una situazione ad alto rischio che, tuttavia, per il 2016 dovrebbe essere scongiurato in quanto se non sbaglio anche i mercati scommettono sul rispetto delle scadenze (mi riferisco alla quotazione del bond 2016)

Poi è chiaro: ogni valutazione e previsione dipende dal prezzo del barile, se per il 2016 il prezzo si assesta a 40-45 dollari io penso che il Venezuela ce la possa fare ad evitare tracolli fino al 2018 ...ma è solo una mia sensazione, poi discorso più approfondito meriterebbe PDVSA che sicuramente è quella che rischia di più

Poi ogni discorso lascia il tempo che trova perché tutto dipende dalla valutazione interna sulla convenienza o meno di un default rispetto al debito assunto...:mumble:

Se assumiamo per valido ciò che ci dice il mercato, potremmo dire che a febbraio c'è una buona probabilità di pagamento. Mentre ad ottobre le possibilità sono 50 a 50.
 
Secondo me, il regime attuera' delle blande riforme appena sufficienti ad onorare il debito estero 2016-17 (cedole+rimborsi) ed a consentire al Venezuela di importare i beni indispensabili alla sopravvivenza. Le attuali riserve in valuta della BNV faranno da volano.
Nel frattempo tutti sperano che il petrolio ritorni a quotazioni idonee a migliorare la situazione generale delle finanze statali.

E dunque, non mi pare che un default sia inevitabile nei prox 2 anni... anzi lo vedo improbabile, oltre che inutile e soprattutto dannoso all'immagine sia nazionale, sia internazionale del regime chavista. :mumble:

Dell'immagine pubblica i chavisti se ne fregano ... peggio di così :lol:.

Ma non dobbiamo ragionare con il cervello dei bondholder ... ma con il loro.

Con un default si imbarcano in una sequela infinita di cause ... ma da qui a dieci anni, volendo possono venirne a capo ripagando i bond o facendo varie proposte di "concordato" (un pò come gli argentini).
E vanno subito in super avanzo primario.

Nel frattempo non pagano gli oneri, riguadagnando 10 MLD di $ ed attendono una ripresa dei prezzo dell'oil.
Così si mettono fieno in cascina, limitano insorgenze sociali e sperano di passare la nottata.

Ditemi che senso ha continuare a pagare la deuda externa, quando qualunque canale di finanziamento sui mercati è precluso.
Qual'è la convenienza?
 
Secondo me senz'altro, da sempre sono stato di quest'idea e, come potrebbe chiamare in causa il FMI sapendo che sottostare alle loro condizioni, com'è loro prassi, vorrebbe e potrebbe significare la morte definitiva? Come potrebbe in questo caso ripagare il debito alla Cina che, com'è noto consiste nel consegnarle circa 1,3 milioni di barili al giorno su 2,7 milioni che ne produce e contemporaneamente soddisfare i famelici del FMI e della Banca Mondiale?

Difficilmente Maduro cercherà aiuto nel FMI ... ma con la MUD si parlerà di questo.

La Cina è membro di peso del FMI, troverà modo di salvaguardare i propri interessi.

E poi non esageriamo ... la Cina non dipende dalle forniture del Venezuela. Ed il primo mercato dove sbarcheranno gli oli iraniani sarà proprio a Pechino.

Per quanto riguarda il FMI ... basterà non pagare la deuda externa e aumentare i prezzi per PetroCaribe. I fondi di garanzia per gli "squali" li trovano qui.
 
Difficilmente Maduro cercherà aiuto nel FMI ... ma con la MUD si parlerà di questo.

La Cina è membro di peso del FMI, troverà modo di salvaguardare i propri interessi.

E poi non esageriamo ... la Cina non dipende dalle forniture del Venezuela. Ed il primo mercato dove sbarcheranno gli oli iraniani sarà proprio a Pechino.

Per quanto riguarda il FMI ... basterà non pagare la deuda externa e aumentare i prezzi per PetroCaribe. I fondi di garanzia per gli "squali" li trovano qui.


Buongiorno Tommy e a tutti.

Per la Cina, tutelare i suoi interessi, vuol dire anche fare in modo che il paziente non muoia definitivamente, permettendo così agli sciacalli di appropriarsi dei suoi beni con quattro soldi. Finora è stata questa la politica del FMI, Banca Mondiale ecc.Imho. Ai cinesi interessa espandere i commerci, stringere accordi con le nazioni ricche di materie prime e conquistare fette di mercato con prodotti anche di qualità, facendo leva sulla diplomazia e la pazienza. Contrariamente ai cinesi, gli occidentali fanno fatica a capire come pensano i cinesi secondo me.
 
GEOPOLITICA
Contatore dominio degli Stati Uniti: la Cina e l'Iran decide stretta partnership
News economica tedesco | Pubblicato:01/24/16 01:30 Orologio
Cina e Iran espandere le sue già strette relazioni economiche nella sfera politica. Washington ha seguito lo sviluppo con sospetto. I primi pensatori hanno avvertito che l'alleanza tra Pechino e Teheran potrebbe essere una minaccia per gli interessi degli Stati Uniti.

Gegen US-Dominanz: China und Iran beschließen enge Partnerschaft -DEUTSCHE WIRTSCHAFTS NACHRICHTEN


"Dopo 14 anni, Xi è il primo capo di Stato cinese a visitare l'Iran. La Cina ha da diversi anni l'Iran il principale partner commerciale. Il volume degli scambi dovrebbe addirittura superare i nuovi contratti il marchio di 52 miliardi di euro dal 2014 Ruhani anche parlato di un totale di $ 555.000.000.000 entro i prossimi dieci anni.

Xi ha il Sabato anche avuto colloqui con i vertici del Paese, l'Ayatollah Ali Khamenei fatto. Il leader cinese era a Teheran per trasmettere nella recente disputa tra l'Iran e l'Arabia Saudita. Finora, non ha ancora fatto una dichiarazione pubblica sul tema.

L'Iran considera la Cina come un partner sincero che a gran voce Ruhani mantenuta anche nei momenti difficili durante la pena relativa alla questione nucleare nel paese sono e dovrebbe quindi rimanere anche dopo l'accordo nucleare compagno prima di trading."
 
PREZZO DEL PETROLIO
Russia può prezzo del petrolio sotto i $ 20 facilmente far fronte rispetto agli Stati Uniti
News economica tedesco | Pubblicato:01/24/16 01:05 Orologio
L'analista capo a Bremer Landesbank, Folker Hellmeyer ha pubblicato un'interessante analisi del prezzo del petrolio. Pertanto, paesi come la Russia e l'Arabia Saudita potrebbe anche produrre con profitto ad un prezzo di 20 dollari, mentre i paesi occidentali nei guai.


Niedriger Ölpreis: Russland und Arabien können weiter profitabel produzierenDEUTSCHE WIRTSCHAFTS NACHRICHTEN
 

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Buongiorno Tommy e a tutti.

Per la Cina, tutelare i suoi interessi, vuol dire anche fare in modo che il paziente non muoia definitivamente, permettendo così agli sciacalli di appropriarsi dei suoi beni con quattro soldi. Finora è stata questa la politica del FMI, Banca Mondiale ecc.Imho. Ai cinesi interessa espandere i commerci, stringere accordi con le nazioni ricche di materie prime e conquistare fette di mercato con prodotti anche di qualità, facendo leva sulla diplomazia e la pazienza. Contrariamente ai cinesi, gli occidentali fanno fatica a capire come pensano i cinesi secondo me.

La Cina penetra nei mercati dell'ex terzo mondo contraendo accordi che risultano vantaggiosi per le parti e non ingerendosi negli affari interni ... cioè il contrario di molti paesi del cosiddetto "Occidente".

Per quanto riguarda l'America Latina, non dimentichiamoci che uno dei primi paesi a riconoscere il Cile dell'ex dittatore Pinochet fu proprio Pechino.

Per quanto riguarda il Venezuela, temo un "disincanto" di Pechino.
 
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