"L’ “ASSASSINO” CONTRO LA QUINTA COLONNA
L’isterismo dei Signori dell’Universo su come liberarsi ad ogni costo e con ogni mezzo del presidente Putin (e ripristinare i suoi vassalli oligarchi) ora ha raggiunto il culmine: l'ultima sparata è "Putin L'Assassino", con il cruciale e prezioso supporto da parte dell’intelligence britannica.
Non ci sono dubbi che dietro al crollo del petrolio e del rublo ci sia lo zampino dei Signori dell’Universo. Sembra un po’ la ripetizione dello scenario della metà del 2014, quando il prezzo del petrolio era crollato e non c’era segno visibile di un aumento di produzione: quello che lo ha provocato è stato lo ‘scarico’ invisibile di sette milioni di barili al giorno di petrolio dal Golfo dietro ordine dei Signori dell’Universo, secondo infallibili fonti bancarie (americane).
La Federal Reserve ha notevolmente contribuito al caos aumentando i tassi d’interesse in un momento in cui l’economia americana era malata, mentre a Wall Street manipolatori di regolamenti in denaro liquido attaccavano il mercato. Va da sé che i soliti sospetti, dal crollo del mercato, ci guadagneranno centinaia di miliardi di dollari. Basta guardare cosa succede a BlackRock.
In questo cupo scenario ecco che arriva nientemeno che l’aspirante Maestro del (nuovo) Universo, il presidente cinese Xi Jinping e il suo tour ad alto profilo in Medio Oriente. La triplice ‘offensiva’ economica di Xi in Arabia Saudita, Egitto e Iran va interpretata come il tentativo di Pechino di rimodellare il sud-ovest asiatico in modo che sia più consono alla SCO (Shanghai Cooperation Organization).
Xi, come tutti, sa molto bene che l'intera economia americana – fondata su una valuta mondiale di riserve senza valore - è alimentata da un ‘tributo’ - neanche ben dissimulato - che ogni nazione del mondo versa all’Impero del Caos. E Xi sa anche che questo ‘tributo-truffa’ ha le ore contate.
A Riyadh, Xi ha anche fatto intendere – in modo sottile e tipicamente cinese – che alla Casa di Saud converrebbe molto di più se abbandonasse una volta per tutte il suo protettore mafioso – Washington – e il petrodollaro come sistema privilegiato per riciclare le entrate saudite da petrolio. Perché non parlare di titoli in yuan e di petro-yuan?
Non c’e’ bisogno di aggiungere che, se mai la Casa di Saud contemplasse simili mosse, non mancherà a Riyadh un bel colpo di stato manovrato dalla CIA, con annessa confisca di tutti i beni della Casa di Saud – come molti Signori dell’Universo Minion già sostengono in via ufficiosa.
Quindi, ecco che oggi i Sauditi, obbedendo agli ordini dei Signori dell’Universo – scaricano freneticamente titoli sul mercato mentre la Banca Centrale Russa s’interroga sul da farsi.
Anche se i sauditi finora sono riusciti a scaricare sul mercato 8 trilioni di dollari di beni, la Russia, adottando la strategia corretta, potrebbe ancora permettersi un regime di autosufficienza che USA ed Europa non potrebbero mai sognarsi. E per di più godersi la piena occupazione – mentre l’Occidente continua a cadere sempre più giù ogni volta che crolla il suo mercato.
Allora, Banca Centrale e Ministro delle Finanze Russo...a voi due la mossa.
Come Don Chisciotte - TUONA IL RUBLO, MERCATI IN FIAMME
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