Voi, si ...dico a voi

domanda delle cento pistole a cui è d'obbligo rispondere retoricamente con un'altra domanda:

ricordati da chi?
 
domanda delle cento pistole a cui è d'obbligo rispondere retoricamente con un'altra domanda:

ricordati da chi?
Da un generale "altri"
Parenti, amici, vicini, concittadini, resto del mondo:-o

Dai posteri, cui spetta l'ardua sentenza.
Ha lasciato acceso del fuoco che arde ancora nel mondo il signore/la signora Tizio/a?

Si o no?
Quanto grande? Chi lambiscono le sue fiamme?
 
Oppure, giacché io sono una che costruisce con tenacia, mattoncino dopo mattoncino, la domanda è:
"Il Tizio o la Tizia ha costruito un edificio duraturo?"
Quanto grande sia e da chi è fruito e perché viene dopo.
 
Da un generale "altri"
Parenti, amici, vicini, concittadini, resto del mondo:-o

Dai posteri, cui spetta l'ardua sentenza.
Ha lasciato acceso del fuoco che arde ancora nel mondo il signore/la signora Tizio/a?

Si o no?
Quanto grande? Chi lambiscono le sue fiamme?

Come sei romantica Claire!

Talmente da essere disarmante...(non obbietto)
 
Se ci sarà concessa la lucidità, in quei secondi finali, per riassumere il film della propria esistenza, l'unica cosa sensata, sarà il più classico e mai abbastanza applicato, esame di coscienza: sono stato quello che volevo ?

Si/no.

E i posteri ? Si fottano.
Non lo so.
Una volta ho rischiato di morire e, prima di perdere i sensi, io ho pensato che avrei voluto morire da madre. Morire dopo aver avuto almeno un figlio.
Un figlio è il modo più immediato (ma più difficile) per consegnare ai posteri una parte di te.
 
Tempo 100 anni e siamo tutti dimenticati, purtroppo.
Quando muoiono quelli che ti ricordano muore anche il ricordo, a meno che tu non sia Dante.
Che poi mi sono sempre chiesto dove sta la logica in tutto ciò. Capisco se uno viene pensato mentre è in vita, fa piacere. Ma da morto che te ne fai del ricordo altrui? Non te lo puoi godere. Se ci pensate è profondamente irrazionale sta cosa.
Esatto! Ma quali 100 anni, ti dimenticheranno già dopo un giorno.. Anch'io la penso come te. Mica per niente che me ne sbatto di voler essere ricordata dagli altri. Quello che mi importa è vivere cercando di realizzare il più possibile quello che vorrei. Non sempre è facile, ma almeno ci provo.
 
Se ci sarà concessa la lucidità, in quei secondi finali, per riassumere il film della propria esistenza, l'unica cosa sensata, sarà il più classico e mai abbastanza applicato, esame di coscienza: sono stato quello che volevo ?

Si/no.
Già.... esattamente.
O meglio : Ho fatto quello che volevo?
 
Ultima modifica:
Esatto! Ma quali 100 anni, ti dimenticheranno già dopo un giorno..
Beh dai non essere così pessimista :d:
Io comunque se posso contribuire nel mio piccolo al progresso dell'umanità ne sarei lieto.
In fondo è proprio per questa voglia di progresso dei nostri antenati che noi viviamo meglio di loro loro, con tecnologie e conquiste sociali che ci semplificano notevolmente la vita. Lo dobbiamo anche noi ai posteri.
 

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